12 - Cold Water

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La luce del sole e il cinguettio degli uccellini mi fece aprire gli occhi. Sbattei più volte le palpebre per regolare la vista sfocata, prima di stirare il mio corpo e alzarmi dal morbido materasso del letto. Non sapevo cosa avrei fatto per tutto il giorno, quindi mi preparai una semplice tazzina di caffè e salii di nuovo in camera silenziosamente, per non svegliare mia madre. Non avevo voglia di vederla, mi avrebbe sicuramente assillato con le sue finte domande materne, e io non avevo intenzione di stare al suo gioco. Sperai solo che quella settimana finisse presto, perché già non la tolleravo più, con i suoi sorrisetti e il suo falso interesse verso la mia vita. Presi un sorso dal caffè, e il mio telefono squillò sul comodino, facendomi sbuffare.

《Sì?》risposi senza nemmeno guardare chi fosse, e sorrisi sentendo la voce di Claire dall'altra parte.

《Come stai?》riuscivo a sentire il suo buon umore anche attraverso il cellulare, probabilmente mi aveva chiamato per darmi una delle sue belle notizie. La sua vita ne era piena, e mi venne quasi da ridere quando provai a metterla a confronto con la mia. Io non facevo altro che stare in bilico su un filo sottile, mentre lei rideva di continuo.

《Bene, grazie. Come mai mi chiami?》ero certa che mi avesse chiamato per qualcosa. Di solito messaggiavamo normalmente.

《Io e Alex abbiamo trovato una casa》urlò letteralmente dalla felicità, e scossi il telefono dall'orecchio sentendo la sua voce squillante stordirmi. Scossi la testa, prima di puntare lo sguardo di nuovo sul liquido scuro nella tazzina, bevendone ancora, pensando alla mia migliore amica che andava a vivere con il suo ragazzo, dopo così poco tempo insieme.

《Sono felice per voi》

《Bhe', in realtà volevamo invitarvi a cena.》inarcai un sopracciglio prima di aprire la bocca《Perché parli al plurale?》sapevo che programmava uno dei suoi piani perfidi, ne ero sicura. E di solito, non promettevano niente di buono.

《Ehm》sbuffai, prima di incitarla a parlare con tono irritato.
《Claire, avanti》si schiarì la voce, iniziando con insicurezza
《Volevamo invitare solamente te, ma poi mi è venuto in mente Bieber e... 》sbarrai gli occhi, sbuffando di nuovo.

Era impazzita. Decisamente. Era troppo formale come cosa, e io e lui non stavamo nemmeno insieme. Per non parlare del fatto che ero confusa, troppo. Non lo vedevo da alcuni giorni dopo il nostro incontro fin troppo ravvicinato in veranda, e tutte le volte che ero con lui finivo per non voler andarmene. E la cosa mi spaventava, abbastanza. Non sapevo cosa stava facendo al mio corpo, in sua presenza il mio cervello non connetteva, agivo senza pensare, e poi mi ritrovavo a voler mettere la testa sotto terra come uno struzzo.

《Claire, sai che non siamo fidanzati, vero?》la sentii sospirare, e poi parlò di nuovo《Lo so Yasmine. Ma non potresti farlo per me? Ti prego》usò il tono che non sopportavo proprio, portandomi ad alzare gli occhi al cielo. Era impossibile dire di no a Claire. La maggior parte delle volte ti assillava così tanto da farti uscire di testa, con una tortura lenta e insopportabile. Altre si metteva a fare il tono da bambina che stava usando ora.

《L'alternativa sarebbe quella di invitare tua madre con te, ma non penso ti ispiri molto》scossi la testa immediatamente, quasi schifata. Non volevo assolutamente che mia madre rovinasse la cena che stavano organizzando. E fidatevi, che ovunque mia madre andasse il peggio era assicurato. Ma perché dovevo avere per forza qualcuno con me? Potevo perfettamente andare da sola, alla fine. Si trattava della mia migliore amica e del suo ragazzo, non riuscivo a trovare il problema.

《E se venissi da sola?》il mio tono incerto mi fece rispondere senza che Claire potesse aprire bocca. Questa idea risultava migliore da pensata.

Who We Are - J. B. || #Wattys2018Where stories live. Discover now