25 - What, Yasmine?

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La luce del sole era accecante, e il leggero vento che continuava a scontrarsi con la mia pelle mi fece venire i brividi. La finestra in camera era aperta, probabilmente scordata dalla sera prima. Alzai gli occhi al cielo e mi mossi cercando di fare il più piano possibile, diretta verso le ante aperte. Le chiusi con attenzione, e poi puntai lo sguardo davanti a me. Erano le nove, ero sveglia da almeno mezz'ora. Le braccia di Justin ora stringevano il mio cuscino, e sorrisi appena ricordando che fino a poco fa tenessero strette me, anche durante il sonno. Camminai lentamente e mi accomodai nuovamente sul materasso. Il suo respiro calmo accompagnò il mio per alcuni secondi, e mi persi ad osservarlo. Il suo profilo dai tratti morbidi, le labbra seducenti, carnose e rosee, la mascella dura ma rilassata. Carezzai leggermente le sue guance. Le sue labbra continuavano a chiamarmi, ma tirai un respiro profondo e focalizzai la mia attenzione su altro.

La sera precedente ci eravamo addormentati dopo coccole, risatine da parte sua e sussurri. Mi aveva baciato dolcemente, e avevo dormito sonni tranquilli come una bambina di cinque anni. Era incredibile, come tutto potesse cambiare grazie a lui. Scossi la testa. Le sue ciglia lunghe toccavano quasi gli zigomi, e mi ritrovai a baciarli, scordandomi di tutte le buone maniere a cui avevo tenuto testa. Le sue braccia strinsero il mio corpo, e il mio sorriso aumentò.

Sospirai e mi voltai dalla parte opposta, ma non potei fare a meno di bloccarmi con la testa sospesa in aria ad alcuni centimetri dal cuscino. Sbarrai gli occhi quando realizzai cosa stesse accadendo e diventai improvvisamente rossa.

《Justin!》sbottai. Il ragazzo accanto a me si mise improvvisamente a sedere sul materasso, prima di mugolare insonnolito.
《Che cazzo ti prende?》trattenni una risata per il suo tono infastidito e nascosi il volto rosso nei capelli. Non mi mossi dalla mia posizione, e alcuni secondi dopo sentii di nuovo la sua presa intorno alla mia vita.
《Piccola》mugolò. Sorrisi per il nomignolo, prima di voltarmi.
《Chi sognavi?》domandai seccata. Non potei fare a meno di prendermi mentalmente a sberle in faccia, per la domanda fuori posto. La sua faccia assunse un espressione interrogativa, e mi rilassai di getto. Nascosi la testa nei cuscini e sospirai sentendo il suo sguardo incollato addosso.
《Il tuo amichetto lì》la mia voce uscì ovattata a causa del guanciale su cui ero poggiata. Tirai un sospiro e mi decisi ad uscire dal mio nascondiglio. Indicai le coperte, e lui ridacchiò appena《Stava infastidendo il mio fondo schiena》continuai.
《Sai, per la maggior parte dei ragazzi è così, al mattino》
Yasmine, sei un'idiota.
Sorrisi appena e scossi la testa, con le guance più rosse di quanto già non fossero.
《Vado a fare il caffè》annunciai. Spinsi via le coperte e penzolai i piedi giù dal materasso infilando le ciabatte.

Venni tirata improvvisamente sul letto, cadendo a pancia in su. Justin si mosse sotto le coperte, e prima che potessi dire o fare qualcosa, mi ritrovai faccia a faccia con lui. Poggiò le braccia ai lati del mio corpo per reggersi, e i capelli biondi gli caddero sulla fronte.
Crescono in fretta.
Ma a che diavolo pensi?

Mi imposi di rimanere lucida, ma non feci molto per portare a termine la mia missione. Passai invece lo sguardo sul suo addome nudo, poggiato quasi sul mio petto. Il suo respiro caldo soffiava sul mio collo, creando la pelle d'oca. Si morse le labbra e avvicinò maggiormente il suo volto al mio con sguardo seducente.
Diamine, questo ragazzo è pazzo.

《Voglio il buongiorno》fece il labbruccio e parlò con quel tono che di solito mi mandava fuori di testa, trattenendo una risata. Non potei fare a meno di scoppiare a ridere, e ben presto mi seguì anche lui. La scena era risultata piuttosto comica. Aveva usato il tono sensuale che usava per dissuadermi mischiandolo con una smorfia al dir poco infantile. Il mio petto toccava di tanto in tanto il suo addome, a causa della continua ricerca d'aria, data dalle troppe risate.
Chiusi gli occhi e risposi sarcastica:《Buongiorno》
Spostò il peso su un solo braccio e inarcai la schiena quando la sua mano solleticò il mio fianco destro. Si infilò dietro al mio dorso, e con un movimento fin troppo facile mi alzò dal materasso, avvicinandomi maggiormente a lui. Mi morsi il labbro inferiore e un sorriso spontaneo invase il mio volto.
《Buongiorno》sussurrai sulle sue labbra.

Who We Are - J. B. || #Wattys2018Where stories live. Discover now