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Destinazione Napoli. Decisi di partire anche io, così da poter trovare anche la mia famiglia. Erano le otto di mattina, avevo gli occhi pieni di sonno. Notavo la contentezza delle figlie di Raul, e di Paula. Che bambine felici.

Avevo una valigia rosa, contrassegnata da una riga bianca. Era la Mia valigia, quella che mi aveva sempre accompagnato. Viaggiare mi rilassava. 

Gonzalo, Raul e Josè si sedettero sulla fila di tre. Tre bambini mi sembravano, facevano una grande confusione! Io, Marta e Alicia due file dopo, in mezzo c'erano le bambine. 

Mi sedetti vicino al finestrino, misi le cuffie e sparai al massimo la mia playlist. Non volevo sentire nessuno, non avevo voglia di parlare. Guardavo fuori il panorama. Che bello il mare. L'ultima volta che andai in vacanza fu l'anno scorso a Ibiza, con ... Vabbè, s'è capito. Lasciamo stare. 

Facemmo scalo a Roma, e aspettammo un'ora l'arrivo del prossimo aereo. Presi la mia valigia, mi sedetti in sala d'attesa, e presi il cellulare. Decisi di chiamare mia cugina, che mi avrebbe ospitato qualche giorno prima di tornare. Sara è molto tifosa del Napoli, e ultimamente mi stava tormentando su questi nuovi VIP in arrivo. Le solite mille domande, e i soliti mille commenti sulla loro bellezza. Era fatta così.

:- Non vedo l'ora di vederli!

:- Niente di che, soprattutto il mio ex.

:- See, quello è Gonzalo Higuain!

:-Il ragazzo che mi ha tradita, ecco chi era.

:- Piuttosto, quando arrivate, voglio conoscerli! Voglio pure gli autografi e foto!

:- Ma dai, sono tre persone normali! Si deve vedere se non si pentono della loro scelta..

:- Non si pentiranno, non si pentirà, rassegnati. 

E purtroppo, aveva ragione. La salutai, l'aereo era arrivato.

Stesse postazioni, solo che stavolta c'erano file di due. Presi il posto più lontano possibile da loro, non volevo sentirli. Ancora con le cuffie, sparai al massimo la mia canzone preferita dei Coldplay. Mentre sistemavo la mia borsa sul sedile, si avvicina quel bell'imbusto.

Subito seccata, gli chiesi cosa volesse.

:- Non posso sedermi qua?

:- Mille posti, il numero 54 vai trovando?

:- Si, voglio sedermi qua.  Dai togli lo zaino.

:- Basta che non mi dai fastidio.

Perchè s'era seduto vicino a me?!

Durante il viaggio, mentre guardavo dall'alto Napoli e provavo a riconoscere casa mia, Gonzalo iniziò a parlarmi.

Dovetti per forza togliermi le cuffie, cosa che odio assolutamente fare. 

:- Dove starai 'sti giorni?

:- Da mia cugina, perchè?

:- Dai vieni da me, nell'hotel!

Mi stavo rimettendo giusto le cuffie, quando mi prese la mano.

:- Dai stiamo gli ultimi giorni insieme. Oppure vengo da tua cugina!

:- Si, così ti fai anche lei?

Mi guardò stupito. Credeva mi fossi dimenticata di tutto. Io non perdono, parte due.  Mi girai dal mio lato, e lui abbassò lo sguardo. Forse avevo esagerato, ma non mi importava. Posai brevemente lo sguardo su di lui, aveva appoggiato la testa sul sedile e stava guardando in alto. 

Dalla porta di servizio, ci colse di sorpresa l'hostess che ci disse che stavamo atterrando a Napoli, la mia città. 

All'aeroporto ci aspettavano due taxi, che avrebbero riportato gli altri. Io sarei tornata con Sara.

Ci salutammo con un lungo abbraccio. Erano sei mesi che non ci vedevamo. Anche se era fissata con Napoli e non faceva che tormentarmi, sapeva tutto di me, e veramente di come stavo e cosa avevo passato. Conosceva quel lato più buio di Serena, che purtroppo prima o poi sarebbe venuto fuori, agli occhi degli altri. 

I due taxi si sarebbero diretto verso Hotel Excelsior, mentre Sara mi stava accompagnando a casa sua, in via Manzoni. Non era cambiato niente di quella città. A me Napoli piaceva, ma decisi di non tornarci molto spesso. Avevo legato ad esso tristi ricordi della mia infanzia, Madrid fu la mia unica salvezza. 

Il pomeriggio stesso, decidemmo di farci un giro per la città. Presentai Sara al resto del gruppo, mentre Gonzalo mi lanciò un'occhiata. Stava pensando al discorso sull'aereo. Feci da tramite tra Sara e gli Spagnoli, mi divertii molto. 

La serata stava per volgere al termine. Accompagnammo i ragazzi nell'hotel, mentre noi tornavamo a piedi a casa. 

:- Wow, carini!

:- Dai non iniziare.

:- Ma si, sono bellissimi! Anche il tuo ex..

:- Lo so, è bellissimo.

:- Ma perchè non la smetti di fare l'orgogliosa e vi rimettete insieme?

:- Perchè no, e non apriamo per niente il discorso!

..

Era l'una di notte. Non riuscii per niente a dormire. Vibrò il cellullare, un messaggio.

:- Ei, sveglia?

:- Si, non riesco a dormire. 

:- Neanche io.. come stai?

:- Bene, sono solo stanca per il viaggio. 

:- Anche, ma non è solo questo. Pensavo alla frase che mi hai detto oggi.

:- Non è il momento di parlarne, vai a dormire che domani ci aspetta una lunga giornata.

:- L'importante è che la passo con te. Buonanotte.

Che amore, mi aveva scritto una cosa bellissima! No, stiamo calmi.

:- A domani.

Mi addormentai un pò col sorriso. Nel bene, o nel male, quell'uomo aveva cambiato la mia vita. 

Stringiti forte su di me,così non ho paura mai. ||Gonzalo Higuain||Onde histórias criam vida. Descubra agora