13.

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Passarono circa due settimane. Tra me e Gonzalo le cose procedevano normali. Non provò più a baciarmi, ma era sempre più in sintonia. Con Göckan invece un'amicizia semplice. Non volevo illuderlo o prendere in giro. Poi non era il mio tipo. Quella mattina lì però, non avevo voglia di lavorare. Ero un pò giù di morale. Era il 27 ottobre. Il giorno che considero fatale. Il giorno in cui scoprì che Gonzalo mi aveva tradito. Per sbaglio, poi. Fu una casualità che Carvajal del Real Madrid si lasciò sfuggire qualcosa, da cui dedussi tutto. Quel giorno ebbi la più grande crisi di nervi esistente. Gonzalo se lo ricorda bene, sono anche andata in ospedale. Vado comunque al lavoro. Saluto tutti con un buongiorno freddo, e mi dirigo nel mio ufficio. Leggevo carte su carte, ma non stavo capendo nulla. La mia mente non faceva altro che pensare: quella bionda che distrusse la mia vita. Quella sera, quella notte, passata in ospedale con le flebo. Sotto gli occhi di Gonzalo, di Marta che piangeva e urlava preoccupata. Più tardi decido di uscire da quella stanza. Avevo qualche lacrima ma l'asciugai, non volevo la compassione di nessuno oggi. Sul corridoio incontro Dries, non avevo voglia di salutarlo. Qualche casino continuò farlo, ma si diede una calmata. Meglio.

:- Oi, non saluti ora?

:- Scusa Dri, non ho voglia di parlare oggi.

:- Successo qualcosa?

:- Lasciamo perdere.

Continuo a camminare. Non c'era neanche Ale con cui giocare. Decido di sedermi fuori, su una panchina. Avevo le cuffie, forse solo la musica poteva salvare quella giornata. I ragazzi correvao per tutto il campo, passando anche dal mio lato. Non diedi molta importanza, leggevo notifiche sul cellulare. Qualche ora dopo, l'allenamento finì. Mentre gli altri tornavano dentro, Gonzalo mi notò.

:- Ei.

Tolsi una cuffia per vedere cosa volesse.

:- Che?

:- Un pò arrabbiata oggi..

:- Chissà come mai.

:- Lo so, me lo ricordo.

Abbassa lo sguardo, ma poi lo rialza subito.

:- Vieni allo stadio?

:- Si.

:- Ok, vado dentro. Ci vediamo dopo. Ciao. - mi da un bacio sulla guancia-

:- Ciao.

E misi subito la cuffia.

..

Alle 15.00 sono allo stadio a vedere Napoli- Torino. Scesi nello spogliatoio per la preparazione da tradurre, e salii immediatamente sopra.

Calcio di rigore per il Napoli. Batte sicuramente Gonzalo, pensai. Infatti, è lui dal dischetto, che riesce a spiazzare Padelli. Dopo aver segnato, si rivolge verso la tribuna facendo un gesto con le mani : il cuore. Wow, è da anni che non lo faceva! Lo adoravo, mi faceva sentire importante. Altro rigore per il Napoli, sempre Gonzalo dagli 11mt. Questa volta, dopo aver segnato, si alza la maglia. Aveva una scritta: Per l'unica donna della mia vita, Serena. Misi le mani in faccia, scoppiai in lacrime. Alla fine della partita, io e Sara scendemmo negli spogliatoi. Non mi importava cosa facesse, poteva andare da Dries e baciarlo, chissenefrega.

Gonzalo, mi vide. Lo abbracciai, gli dissi una sola parola.

:- Grazie.

:- Spero ti sia piaciuto!

:- Ma certo!

:- Ti amo.

E mi baciò, come tanti anni fa. Sotto gli occhi di tutti, che applaudivano.

Stringiti forte su di me,così non ho paura mai. ||Gonzalo Higuain||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora