Sixteen

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Pov's Eleonora

Il cellulare di Stefano iniziò a squillare.

"Charlotte? Si si sono io... In ospedale? Incidente? Arrivo" disse lui

"Nonna.. Charlotte ha avuto un incidente. L'hanno portata in ospedale e la stanno ricoverando d'urgenza.. Dobbiano andare da lei" pronunciò così velocemente quelle parole che non le riuscì a capire.

"Cosa?" chiesi

"Charlotte è in ospedale"

"E' andata al mare? A gennaio? E se si perde?"

"Nonna.. OSPDALE, non mare" disse gesticolando, è sempre stato un vizio di famiglia gesticolare.

Lo facciamo sempre quando siamo sottopressione.

"Andiamo da lei" dissi... la mia povera nipotina era in ospedale, chissà cos'avrà fatto..

Tuo nipote ti ha appena detto che ha avuto un incidente, certo che sei sorda, vechia.

Oh cara coscienza, da quanto tempo...  Non ti sentivo parlare da anni pensavo fossi morta...

ti sembra il momento di parlare con me? Tua nipote è in ospedale e tu cosa fai? Parli con la tua coscienza. Non sei cambiata affatto Eleonora.

"Eccoci arrivati, attenta a non cadere" Stefano interruppe il discorso con la mia coscienza.

Che nipote maleducato che ho!

***
Erano passati 5 giorni da quando Charlotte era in coma.

Secondo il regolamento dovrebbe tornare oggi a scuola.

Avevo chiamato alla segreteria e le avevo detto che, finchè non uscirà dall'ospedale non potrà andare a scuola.

Tanto lo so. La mia nipotina si sveglierà e andrà a scuola. Poi verrà promossa e farà le vacanze con i suoi cari nonnini.

Pov's Federico

Ero in aereoporto con Bella. Avevamo deciso di tornare al college insieme.

Non vedo Charlotte da quella sera.
Lei non cercava me, io non cercavo lei. Le avevo scritto parecchi messaggi, l'avevo chiamata ripetute volte, avevo controllato ogni sera il suo accesso su WhatsApp.. Non era online da 5 giorni. Mi mancava, ogni sera mi chiedevo come sarebbe andata se non l'avessi baciata.
L'avrei rivista? Avremmo litigato come sempre? Saremmo andati d'accordo?

Avevo troppe domande in testa e a nessuna di queste riuscivo a dare una risposta.

Salimmo sull'aereo con qualche difficoltà dovuta al gesso di Bella, ma mi ci ero abituato ormai.

Dopo cinque ore circa arrivammo al college. Accompagnai Bella nella sua camera e mi recai nella mia.

Ora che ci penso... io e Chalotte abbiamo la stessa stanza, magari è ritornata. Posso rivederla, riabbracciarla e risentire la sua voce, la sua risata... Iniziai a correre come un pazzo per il dormitorio...

"In ospedale?" senti dire da Benjamin... mi avvicinai lui, stava piangendo? Forse gli è morto qualcuno a cui teneva.

dopo un pò riattacca.

"Tutto bene?" chiesi, in risposta ricevetti un 'no' soffocato da un singhiozzo.

"è successo qualcosa?" azzardai a chiedere.

"La mia migliore amica è in ospedale.. in Italia, stavo andando da lei, mi aveva detto che tornava oggi, ma mi ha chiamato Gabriella informandomi sul fatto che è in coma, da cinque giorni ormai" disse

"Mi dispiace, vedrai se la caverà" dissi in modo un pò troppo superficiale, infondo non mi impiorta, sarà una ragazza qualunque.

"Tanto a te che importa" disse andando via.

Alzai gli occhi al cielo... Apri la porta della mia stanza ed entrai, ma rimanni deluso nel vedere che, Charlotte non era qui, non era qui con me.

Domani iniziano i corsi, arriverà, ha sempre odiato saltare le lezioni...

Pov's Benjamin

Andai dalla mia ragazza, avevamo deciso di andare da Charlotte.

Povera ragazza, si è andata ad innamorare di un emerito coglione.. non la merita...

***

Arrivammo a Modena ed andammo all'ospedale,  Gabriella era stata informata da un certo Stefano e questa cosa mi da fastidio, ma mi fa piacere che lei non se lo abbia cagato..

***

Erano passati due mesi ormai.. I dottori avevano detto che se entro domani non si svegliava avrebbero staccato le macchine..

Come ogni giorno entrai nella sua stanza. Mi faceva male vedere la mia migliore amica attaccata  a delle stupide macchine, vederla combattere tra la vita e la morte. Quella che per me è stata e sarà mia sorella...

"Hey Charlotte, sai... oggi non ho dormito, e beh ti chiederai.. 'ma non dormi mai?' è difficile dormire sapendoti qui, sapendoti in un cazzo di ospedale... Manchi, manca la tua risata, le tue stupide battute mattutine, le tue stupide indecisioni e la tua voce. Credo di aver preso il tuo stesso vizio, parlo sempre...  Mi manca la mattina non poterti dire ' No ecco vedi, quella maglietta con quel pantalone fa un pò schifo' sai perchè te lo dicevo? Non perchè non ti stavano bene, ma perchè ti ho sempre considerata mia sorella e mi dava fastidio che gli altri ragazzi ti guardassero. So cosa stai pensando... Eh si sono geloso di te, come un fratello è geloso della sua sorellina.
Devi promettermi una cosa... tu, mia piccola guerriera, tra cinque minuti, tra un ora, pomeriggio insomma quando vuoi, ti sveglierai... ma ti prego fallo prima di domani, io lotterò per farti rimanere queste macchinette attaccate, ma tu devi promettermi che ti sveglierai.. Ora devo andare.. Mantieni la promessa piccola guerriera" le lasciai un bacio sulla fonte  e mi alzai dalla sedia che giaceva vicino il lettino.

Andai in sala d'attesa, Gabriella era dentro con Charlotte.

"Benjamin" disse una voce dietro di me...

Mi voltai di scatto





Spazio autrice

Heyy, come va? 

Siete andati a scuola? Io no, perchè mi sono dovuta fare il vaccino contro la meningite.

Appena ho visto l'ago mi si è contratto lo stomaco...

Mi faceva paura e schifo... si perchè in effetti ti mettono un ago nel braccio con dentro il battero della meningite indebolito e a me fa schifo come cosa...

Comunque, questo è il capitolo 16.

Spero vi piaccia




Scusate gli eventuali errori

Un Coinquilino Bipolare ||Federico Rossi|| [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now