twenty seven

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Pov's Charlotte

"Risparmia la voce, non ti sentirà nessuno" mi sussurrò nell'orecchio.

Provai a dimenarmi, ma complicai soltando la situazione.

"Sta ferma" poggiò le sue labbra sul mio collo ed iniziò a succhiare una piccola parte di esso.

"LASCIALA, PEZZO DI MERDA"  disse una voce maschile, tirai un sospiro di sollievo quando capii a chi appartenesse. In circa 0,5 secondi Claudio mi si staccò e si voltò.

"Non è più tu-" Fede tirò un pugno a Claudio facendolo cadere a terra. Sbarrai gli occhi, non lo credevo capace di questo.

Guarda che ha mollato uno schiaffo anche a te..

Si, ma se n'è pentito..

Il mio 'aggressore' si alzò e iniziò a fare a botte con Federico.

Portai le mani sulle labbra quando vidi che Claudio stava avendo la meglio.

"Oh cazzo" sentii pronunciare dietro di me, mi voltai e vidi Benjamin

Il mio migliore amico andò in soccorso del mio salvatore, o almeno ci provò perchè Claudio  lo fece cadere con una gominata nelle parti basse..

Andai da Benji.

"C-come stai?" chiese mentre era piegato in due a terra.. Stavo per rispondere, ma sentii un tonfo, mi voltai e vidi Federico sopra Claudio.

"Fede" lo chiamai...

"Fede basta" dissi dinuovo.

Lui si fermò e mi guardò... Si alzò molto lentamente, spostò lo sguardo sul mio collo.

Le mie iridi fissavano il suo labbro insanguinato e il sopracciglio destro, anch'esso insanguinato

"TI HA LASCIATO IL SEGNO PORCA PUTTANA" si voltò per ricominciare a picchiare il corpo di Claudio, il quale giaceva a terra immobile, ma lo bloccai per il polso.

"Basta ti prego" sussurrai

"NON DEVE TOCCARTI, NON DEVE GUARDARTI E NON DEVE NENACHE PENSARTI"

Urlò lui.. Quelle parole mi scaldarono il cuore..

Lo abbracciai. Lui posò le sue mani sulla mia schiena, le quali si muovevano lentamente accarezzando ogni parte della mia schiena.

"Non deve toccarti" ripetè, con una differenza, questa volta lo sussurrò nel mio orecchio e io non potei fare a meno che sorridere e stringerlo più forte a me.

Dopo 15 minuti circa ci staccammo.. Posai le mie iridi sulla figura del mio migliore amico, il quale si era alzato..

Abbracciai anche lui e ringraziai entrambi.

***

Benjamin andò in classe, io e Federico invece, avevamo deciso di rimanere in camera.

Presi il disinfattante  e il cotone e andai dal mio coinquilino che era seduto sul divano.

"No dai, non c'è bisogno" disse alzando lo sguardo, che prima teneva basso.

"Sh" dissi seria

Mi sedetti accanto a lui e iniziai a medicarlo.

"Vieni in braccio, almeno sei più comoda"  disse fermandomi

Lo fissai, lui sorrise e mi fece sedere sulle sue gambe..

***

"Brucia?" chiesi tamponando con il cotone il suo sopracciglio.

"Un pò, ma devo dire che sei molto delicata"

"Che intendi?" chiesi corrugando la fronte

"Ricordo ancora quando mia madre mi medicava, ogni volta che mi disinfettava il ginocchio bruciava un botto.. Con te brucia si, ma di meno" affermò sorridendo

"Ma perchè io sono laureata in disinfettologia" dissi vantandomi

"disinfettologia?" disse scoppiando a ridere, la sua risata era così armoniosa, che non potetti fare a meno che guardarlo ridere.

"Una foto dura di più"  disse guardandomi negli occhi.

"Non stavo guardando te" smentii

"Neghi l'evidenza?" Disse iniettando le sue iridi nelle mie.

E fu così, che partì una sfida a 'chi mantiene lo sguardo più a lungo? Senza cedere?' 

Fissai le sue iridi celesti, ero consapevole che avrei ceduto, ma non gliela volevo dare per vinta..

Dovevo vincere questa sfida.

Chissà che gli avrà detto la direttrice, chiediglielo..

"Che ti ha detto la dirigente?"  chiesi tenendo il mio sguardo saldo nel suo.

"Perchè?" disse alzando un sopracciglio.

"Perchè rispondi ad una domanda  con un' altra domanda?" chiesi

"Lo hai fatto anche tu" puntualizzò tenendo lo sguardo fisso sulle mie iridi

"La tua domanda non aveva senso"mi difesi

"Si invece, perchè vuoi saperlo?" chiese

"Perchè non mi rispondi?"

"perchè non mi va di risponderti" disse distogliendo lo sguardo.

AVEVO VINTO. Feci uno di quei soliti sorrisetti, che si fanno quando si vince una gara, un sorrisetto vittorioso..

"E allora perchè mi hai detto che mi avresti raccontato tutto?"

"Basta con questi perchè Charlotte" sbruffo

Mi fece alzare ed andò via. Ogni volta che, in una discussione non si sente a suo agio va via. E poi dice che sono io quella che scappa.. Non lo capirò MAI.

Pov's Federico

Ero andato via. Lo so, le avevo detto che le avrei spiegato tutto, ma non volevo dirle la verità. Avrebbe sofferto solamente, sapevo benissimo di non poterle mentire guardandola negli occhi. Le sue iridi erano un'arma letale, sono sempre stato attratto dalle ragazze con gli ochi verdi. Ma i suoi occhi sono profondi.. Sono sempre riuscito a capire le persone da un soo sguardo..da una sola occhiata lanciata nelle loro iridi.. Ma lei, lei aveva ed ha ancora uno scudo, uno scudo che le impedisce di far uscire la vera Charlotte..  Forse questo è dovuto dai vari probliemi familiari che ha. Io la stimo, la stimo perchè nonostante sorrida, scherzi e giochi, lei dentro soffre. E deve smetterla. Deve smetterla di fare la ragazza forte, smetterla di fare la strafottende del cazzo. Vuole fare quella che cammina a testa alta, e se le chiedi 'Come stai? ti risponde 'bene' con le lacrime agli occhi. Glieli ho visti i tagli sulle braccia, lo vedo che quando sta per piangere abbassa lo sguardo per non farsi vedere. E la vedo anche quando è così arrabbiata che potrebbe spaccare il mondo, ma non lo fa e soffre. I suoi occhi parlano da soli. Cerca di fare stare bene gli altri, ma  quella che ha bisogno di qualcuno è prorpio lei. Non ho mai conosciuto una ragazza così FORTE.




Spazio autrice

Buonaseraa,

Tutto bene? Io si.

Ecco il capitolo 27, spero vi piaccia.

Vado a fare inglese, ciaoooo

Scusate gli eventuali errori.


Un Coinquilino Bipolare ||Federico Rossi|| [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora