twenty four

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"COSA CAZZO HAI IN TESTA?" continuò urlando.

"Calmati" dissi

"CALMATI UN CAZZO"

"Perchè urli?" gli chiesi calma

"Rispondi alla mia domanda" disse abbassando la voce

"è la mia migliore amica, perchè non dovrei dirglielo?" dissi ovvia

"Perchè non mi va che si sappia che noi non stiamo più insieme" rispose imitando la mia voce

"Punto uno io non parlo in quel modo, punto due perchè vuoi che si sappia una bugia?"

"Non puoi capire" disse freddo

"Se magari mi spieghi"

Si sedette e appoggiò la testa tra le mani.

Pov's Federico

Non le potevo dire che l'amavo ancora, avrei solo aumentato la sua curiosità e tutti i suoi perchè, e se che, gli altri avrebbero saputo della nostra rottura l'avrebbero guardata, le avrebbero potuto far del male...

Sei stato tu a lasciarla

Lo so, ma l'ho fatto per il suo bene. Più stava con me e più era in pericolo.

La vuoi proteggere, ma la fai soffrire.

No, so che è forte. Non sono tanto importante per lei.

Pensala come vuoi ma  sappi che lei ti ama..

Alzai il viso e la osservai, era bellissima come sempre. Avevo una voglia matta di abbracciarla e di tenerla stretta a me, baciarla e assaporare ogni centimetro delle sue labbra.

Vorrei sentirmi dire "ti amo" da parte sua, vorrei sentire di nuovo il suo battito irregolare a un mio bacio, vorrei poterla avere e poter dire di nuovo è mia.

"Scusa" pronunciai

"Non sono arrabbiato con te" continuai

"Se te la prendi con me significa che qualcosa centro" sussurrò lei

Sospirai e dopo attimi di silenzio chiesi 'ti va una pizza?'  Ricevendo come risposta un 'si'  sussurato.

"La solita?" Chiesi, la vidi annuire e presi il cellulare componendo il numero della pizzeria. Lo avevo imparato a memoria per colpa di Charlotte.

Ordinai e mi accomodai sul divano accendendo la televisione dalla ciabatta. Alzai i cuscini che si trovavano di fianco a me, niente. Iniziai a girovagare nella stanza alla ricerca del telecomando, dove lo avevo messo? E perchè sparisce in continuazione? Ama giocare a nascondino? Beh se la cava abbastanza bene...

"Charlotte?" la chiamai

"Si?"

"Sai dov'è il telecomando?"

"Sul mobiletto" disse indicandolo.

Mi voltai ed eccolo lì, prima non c'era... Mha!

Dopo aver fatto un giro di canali ed aver realizzato che, in tv non c'era niente di interessante, bussarono alla porta.

Charlotte andò ad aprire, non era la solita fattorina, ma un ragazzo. Rimasi ad origliare

"Ecco la tua pizza dolcezza" serrai la mascella

"Emh grazie" disse lei

Ora lo prendo a pugni.

"Quant'è?" chiede Charlotte

"Pago io"mi intromisi

Il tizio mi guardò male, fissò Charlotte per altri attimi. Ma ci fu un particolare che mi scaldò il cuore: Charlotte mi sorrise ed entrò in camera. Lo so, per molte persone è un gesto banalissimo, ma per me no. Mi ha dimostrato che a lei, se il tizio la guarda o no, non fa nè caldo nè freddo... Non le importa. Sorrisi come un ebete e pagai le pizze. Ormai era un'abitudine quotidiana mangiare pizza. Sia perchè non avevamo una cucina, ma anche se la avessimo avuta io non so cucinare..

Ceh ci ho provato molte volte, ma sono impedito.. Dovrei farmi insegnare da quacuno!

"Sai cucinare?" chiesi di punto in bianco alla mia coinquilina.

"Me la cavo, perchè?"

"Così" feci spalluccie e addentai il mio pezzo di pizza.

***

Le scoppiai a ridere in faccia. Aveva il naso ricoperto di sugo.

"Perchè ridi?" mi lanciò uno sguardo interrogatorio

"Hai tutto il sugo della pizza sul naso" dissi tra le risate

"No, dai"  iniziò a ridacchiare anche lei.

"Aspetta"

Presi un fazzoletto e mi avvicinai a lei, le tolsi il sugo e la guardai negli occhi... Mi persi nuovamante nelle sue iridi castane, lo avrò detto un migliaio di volte, gli occhi castani non sono un colore che mi attrae molto, ma lei è speciale. Abbassai lo sguardo sulle sue labbra. Avevo una voglia matta di baciargliele...










Spazio autrice,

Heyy, tutto bene? Io si

Oggi ho fatto una figura di merda, tanto per cambiare -_-

Coomunque,

questo è il capitolo 24, spero vi piaccia..

Al prossimo capitolo, ciaooo



Scusate gli eventuali errori

Un Coinquilino Bipolare ||Federico Rossi|| [IN REVISIONE]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt