eighteen

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Pov's Charlotte

Avevo sentito tutto, ogni singola parola che Federico aveva pronunciato, e ora delle labbra morbide e calde mi stavano baciando, le sue labbra.

Provai a ricambiare ma non ottenni nessun risultato dal mio corpo..

Ogni mio tentativo di far vedere che ero viva, era invano, avevo provato varie volte a stringere la mano di Fede, muovere un dito, aprire gli occhi... ma ogni mio tentativo, anche quello più banale, mi risultava difficilissimo ed impossibile.

Stavo per morire.

La mia vita era giunta al termine.

La nonna, il nonno e Stefano mi avevano detto addio piangendo, Benjamin e Gabriella la stessa cosa e Federico lo stava facendo con un bacio, un bacio pieno di amore e desiderio, dolce e possessivo,  sicuro ma timoroso.

Nello stomaco non avevo le così dette ''farfalle'' ma una madria di elefanti che provavano a ballare la macarena, fallendo miseramente.

Non ho mai creduto nell'amore, l'ho sempre considerato come una favola, una favoletta che si racconta ai bambini per fargli sperare in qualcosa e fargli vivere al meglio la loro infanzia.

Smise di baciarmi e una lacrima cadde dalle sue guancie giungendo sulle mie.

Stava piangendo... piangeva per me.  Piangeva e soffriva a causa mia. Il cuore mi batteva all'impazzata, penso che l'abbia capito visto che sentii numerosi bip da parte dell'elettrocariogramma.

Lasciò con cautela la mia mano, lo stavo perdendo così come stavo perdendo la mia vita.

"Fede" pronunciai debolmente, ma la mia voce risultò più bassa di un sussurro e temevo che lui non mi avesse sentito...

"Federico" dissi a voce un pò più alta.

Pov's Fede

Senti un 'Fede' sussurrato, non ci crebbi molto, non avevo modo di credere nei miei sensi.

'Non ho chiuso occhio per giorni e forse è un'allucinazione' Pensai.

"Federico" Non era un'allucinazione. Mi voltai di scatto, Respirava in modo irregolare, si stava agitando. Mi precipitai verso di lei.

"Shh sono qui, non ti lascio" dissi prendendole la mano e realizzando l'accaduto.

"Chiami un dottore" dissi a quella specie di infermiera.

"Uff" sbruffò ed andò via.

Mi voltai verso Charlotte. Vidi dopo mesi i suoi occhi castano chiaro..

Le sorrisi, mi sedetti sulla sedia e le strinsi la mano.

Pov's Charlotte

Mi misi a sedere e guardai le nostre mani. Erano una dentro l'altra. La sua stringeva la mia. Alzai lo sguardo e vidi Fede, mi persi nei suoi occhi celesti.. e non so come, ma  mi ritrovai nelle sue braccia. Le sue braccia possenti mi stringevano, mi senivo protetta e felice, stavo bene.

"Come ti senti?" Chiese tra i miei capelli.

"Bene, un pò stanca ma sto bene" sussurrai.

"I-Ops, ho interrotto qualcosa?" ci staccammo e vidi il dottore.

Feci cenno di no e sentì Federico sbruffare sonoramente.

Sorrisi a quella scena.

"Ora ti faremo delle analisi per accettarci se tutto va bene, poi potrai uscire.." disse prendendo una siringa.

Charlotte ora ti bucano un braccio, saluta il tuo sangue... 

Oh, sei tornataa

Si e starò con te finchè il tuo cuore non cessera di battere. Ciao sangueeee!

Per poco non soppiai a ridere sola come una perfetta deficiente

"Okay, ragazzo puoi uscire" disse il dottore guardando Federico

"Ti prego resta" dissi guardandolo

Lui sorrise e il dottore annuì. Mi fecero le analisi, e dissero che stavo più che bene, avevo solo bisogno di un pò di riposo.

***

Eravano passati  tre giorni da quando mi avevano dimesso e ora, ero in aereoporto con Fede e i miei due migliori amici.

dopo numerevoli ore atterrammo e ci recammo al college. Benji accompagnò Grabry in camera sua e io e Fede eravamo diretti verso il dormitorio maschile. Appena entrammo tutti gli sguardi erano rivolti verso me, odiavo essere al centro dell'attenzione e loro lo sapevano. 'ben tornata' urlarono all'unisono.

Scoppiai a ridere e dopo aver salutato tutti entrai in stanza.

Non mi ero mai sentita così accolta, nessuno mi aveva accolta così, mai. Era bello, era fottutamente bello sentirsi così.

"Ufff, domani abbiamo lezione" disse il mio coinquilino sbuffando sonoramente.

Sorrisi.

"Mi sono mancate le lezioni sai.. non vedo l'ora di andarci" dissi per poi scoppiare a ridere vedendo la faccia stupita di Fede.

"Spero tu stia scherzando" disse incredulo.

"No, sono serissima... vado a farmi una doccia" dissi prendendo l'intimo, un paio di jeans neri e un maglioncino bianco (foto)

***

Circa due ore dopo avevo finito sia di lavarmi che di mettere apposto la mia roba. Ero soddisfatta di me stessa.

Il pomeriggio passò in fretta, erano le 20.30 e Fede aveva ordinato le pizze. Mangiammo e andammo a letto visto che eravamo esausti.

*Driiin driiinn*

Ufff, madonna mia, mi devo già alzare...

Mi alzai e con mia sorpresa Federico non era in camera... il letto disfatto, sarà già uscito? boh..

Mi lavai e mi vestii. Chiamai Grabriella e inisieme ci recammo a lezione.

Vidimo da lontano Federico con i suoi amici.

"Ciao " dissi a Fede visto che gli passammo accanto.

Come risposta ricevetti un'occhiata, o meglio un'occhiataccia.

Inutile dire che ci rimasi di merda. Prima fa il carino e il premuroso e poi davanti ai suoi amici non mi dice neanche ciao? Non lo capirò mai...






Buonaseraaa,

Tutto bene?

Io si.

Domani devo fare le analisi.. Che palle!

Cooomunque,

Ecco il capitolo 18, spero vi piaccia.



Scusate gli eventuali errori

Un Coinquilino Bipolare ||Federico Rossi|| [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now