thirty nine

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Pov's Federico

Mi limitai ad abbracciarla, la strinsi a me, lei poggiò la testa nell' incavo del mio collo..

Non dissi niente, le accarezzavo la schiena e basta..

Non sapevo che dire..

Lei ha avuto un'infanzia tremenda..

Squillò un cellulare, non era il suo, bensì il mio... sciolsimo l'abbraccio ed estrassi il cellulare dalla tasca, guardai il mittente: Emily.

Risposi e dopo essermi subito un rimprovero da parte della mia ragazza, chiusi..

"Va da lei" disse Charlotte asciugandosi le lacrime...

Non mi ero neanche accorto che stesse piangendo

"Non voglio lasciarti sola" dissi..

Era più che probabile che avrebbe commesso cazzate..

"Tranquillo, so cavarmela benissimo sola"

"Promettimi che non farai cazzate" La guardai negli occhi..

Lei non sapeva mentire guardando una persona negli occhi..

"okay" disse mantenendo lo sguardo fisso nel mio

Le sorrisi ed uscii da quella stanza..

Sentii un vuoto, sulla bocca dello stomaco..

'Sarà la fame' pensai..

Dopo dieci minuti di cammino arrivai al dormitorio maschile, entrai ed andai nella mia camera..

"Finalmente" disse Emily incazzata più che mai, ma non urlava..

"Avevi detto che saresti uscito per mezz'ora non per tre ore" continuò

"Che sarà mai, non sono stato via per così tanto tempo"  dissi stuffo

"Si questo lo so, ma mi hai fatto preoccupare.. Ho chiamato i tuoi amici e mi hanno detto che non sapevano dove fossi... Ti ho cercato per mezzo college, dove cazzo stavi Fè? Da Charlotte?"

"Non ero da Charlotte" negai

"E dov'eri sentiamo"

"Da Yuri" mentii

Lei si calmò..

"Pechè hai dubitato di me?"  chiesi

"Perchè ho paura di perderti, ho paura che tu mi lasci sola, sola con questo bambino/a-" La interruppi

"Non ti lascerò" dissi

Ed era vero, nonostante io amassi Charlotte, non l'avrei lasciata..

Non avrei lasciato la donna che portava in grembo mio figlio/a

Non l'avrei asciata sola.

Avrei finto di amarla, prima o poi mi ci sarei abituato

Avrei imparato ad amarla..

Ed avrei imparato a dimenticare l'unica ragazza capace di farmi impazzire.

Capace di farmi stare male al solo pensiero di perderla

Capace di farmi impazzire il cuore

Capace di tutto..

La mia vita dipendeva dalla sua.

Lei era felice? Io ero felice.

Lei era triste? Io ero triste.

Lei soffriva per il suo passato? Io soffrivo per il suo passato

Ero diventato dipendendte da quella ragazza...

***

Mi distesi sul letto, abbracciai Emily e lei si accoccolò al mio petto..

Pensai e ripensai a tutto quello che mi aveva detto Charlotte..

Mi aveva raccontato tutto il suo passato..

Tutti i mali che aveva sofferto..

Ma come si fa ad essere così crudeli?

I suoi genitori non vedevano che la loro figlia stava male?

In lei vive una bambina,

quella bambina che non è mai potuta venir fuori..

La stessa bambina che esiste in ognuno di noi, con una sola differenza.

In noi quel bambino era fuori uscito, noi non pensavamo a niente se non a divertirci.

Invece lei no, lei doveva pensare prima di compiere le azioni..

Lei doveva pensare alle consguenze prima.

Lei è quel tipo di persona che ormai pensare le viene spontaneo..

Per lei pensare alle conseguenze è una cosa assolutamente normale..

Sospirai e chiusi gli occhi..

Dopo dieci secondi li riaprii. Il cellulare non cessava di vibrare.

Lo presi in mano e venni accecato dalla sua luce, circa tre secondi dopo, riuscì ad abituarmi alla luminosità del telefono e lessi i messaggi

Da Yuri: Hai palato con Charlotte?

Da Yuri: Federico

Da Yuri: Non dirmi che dormi

Da Yuri: Ti romperò le palle finchè non risponderai

A Yuri: Stavo per prendere sonno

Da Yuri: E va beh, tanto sei un dormiglione..

A Yuri: Non riesco più a prendere sonno..

Da Yuri: Fammi indovinare, non riesci a prendere sonno da quando Charlotte è andata via eh?

A Yuri: Si, che c'è di male?

Da Yuri: Federico sei troppo romantico, non ti vorrà nessuna se continui così

A Yuri: Chi parla

Da Yuri: Scrive* Non sto parlando

A Yuri: Che rompi palle che sei!

Da Yuri: Hai parlato con Charlotte?

Pov's Yuri

Aspettai invano una risposta..

Si sarà sicuramente addormentato.. Disse la vocina della mia testa

Sentivo le palpebre pesanti e dopo poco mi addormentai





Spazio autrice

Heyy, come state? Tutto okay?

Oggi non è successo niente di tanto sconvolgente,

deduco quindi che lo spazio autrice sarà più corto del previsto,

A meno che io non mi dilunghi parlando di cose inutili che rompano le palle ai lettori,

sempre se i lettori leggono lo spazio autrice..

Okay sto andando in paranoia

Coomunque,

Ecco il capitolo 39, spero vi sia piaciuto se si lasciate una stellina e, se non avete niente da fare, commentate

Al prossimo capitolo, ciaooo



Scusate gli eventuali errori.




Un Coinquilino Bipolare ||Federico Rossi|| [IN REVISIONE]Место, где живут истории. Откройте их для себя