L'AMORE NON CORRISPOSTO È UNA FERITA MORTALE.

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Le liti non durerebbero mai a lungo, se il torto fosse da una parte sola.
(François de La Rochefoucauld).

Non si stupì più di tanto nel riconoscere Will, ma bensì nel vederlo arrabbiato per la prima volta.

"Lo sai, te l'ho sempre detto!" esclamò Will.
"Non ci pensi a me?" domandò Travis.

Nico 'involontariamente' ascoltò qualche pezzo di conversazione, ma non riusciva a capire il motivo di quel litigio.
Così decise di non intromettersi e aspettò la fine della discussione.

"Travis ascolta, sei mio amico, uno dei miei migliori amici, non voglio perdere questo tipo di rapporto con te" disse esasperato Will.
"Però con Nico non ti stai facendo tutti sti problemi, vero?" disse allora arrabbiato lui.
"Ma che s-stai dicendo?!" domandò Will arrossendo.
"Pensi che non mi sia accorto di come lo guardi o gli sorridi?!" continuò Travis
"Stai dicendo delle cavolate! La gelosia non ti fa bene sai?" rispose Will incrociando le braccia.
"Geloso? Sto solo dicendo come stanno i fatti!" ribadì l'altro.
"Io guardo Nico come guardo chiunque!" proferì Will.
"Stai davvero negando che lui ti piace?! Ormai solo lui non se ne è accorto!" Sostenne Travis.
"E anche se mi piacesse, quale sarebbe il problema?" cedette Will alla fine.

Travis ci rimase davvero male a quella frase.
'Possibile che al ragazzo di cui era innamorato da ormai tre anni, non importava davvero nulla dei suoi sentimenti?'

"Nessuno" disse sussurando, per poi andarsene a testa bassa.
Lo sguardo triste che gli mandò prima di girarsi e andarsene aveva reso il biondo irrequieto.

I due non si accorsero però però di un piccoletto nascosto dietro un albero, che con gli occhi spalancati, aveva sentito la conversazione esterrefatto.
Nico capì che ormai avrebbe riavuto le cuffie il giorno seguente, così decise di incamminarsi -di nuovo- per tornarsene a casa.

'Io piaccio a Will?'
'Cosa dovrei fare ora quando li rivedrò?'
'E se Will mi chiedesse di uscire o ci provasse con me?'

Nico aveva la testa piena di domande, ma su una cosa era certo.
Will era un ragazzo davvero bello, ma si era affezionato a lui come amico e così doveva contiuare ad essere.
E poi non sarebbe stato giusto nei confronti di Travis, era anche lui suo amico comunque.

Perso ancora nei suoi pensieri, non si accorse di essere ormai tornato a casa.

"Ciao tesoro, com'è andata oggi?" chiese la madre che -a quanto pare- stava per uscire.
"Come al solito" disse Nico un po' apatico. "Stai andando a lavoro?" domandò poi lui.
"Sì mi hanno chiamato ora, a quanto pare una collega si è sentita male quindi devo andare a sostituirla. Non so quando tornerò, quindi per precauzione ho lasciato qualche soldo per la cena." rispose lei.
"Va bene mamma"
"Ora vado, ci vediamo quando torno" disse mentre dava un bacio in fronte al più piccolo per poi uscire.

Nico era chiuso in camera sua che stava cercando di studiare latino, dato che il giorno dopo lo attendeva una verifica, ma non riusciva a smettere di ripensare alla discussione tra i due amici.

"Forse dovrei trattare un po più freddamente Will?"
"O dovrei comportarmi come al solito?"
Non sapeva davvero che fare.

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Venerdì
Ore 6.45


La sveglia suonò e Nico purtroppo dovette gettare via le coperte per spegnerla.
Non aveva nessuna voglia di andare a scuola quel giorno, non solo per la verifica di latino, ma anche perchè non aveva idea di come comportarsi con i due amici.

"Dovrei fare finta di niente visto che non sanno che stavo ascoltando, però..." questi erano i suoi pensieri mentre si preparava.
Iniziò con la cartella che aveva dimenticato di fare la sera prima, poi passò ai vestiti prendendo un jeans nero abbastanza attillato e una maglia grigia.
Dopo di chè scese a fare colazione, quella mattina era davvero affamato.
Entrato in cucina trovò solo sua sorella già intenta a mangiare.

"Mamma?" chiese allora Nico
"Ma, buongiorno anche a te raggio di sole!" rispose lei guadagnandosi uno sguardo di disappunto da Nico, era risaputo da tutti che lui odiava i soprannomi.
"È dovuta uscire di nuovo presto per lavoro, l'accompagnava papà" aggiunse poi Bianca.
Nel frattempo Nico si era seduto e si stava godendo il suo thé con i biscotti che tanto amava.
"Capito" esclamò lui.
"Oggi ti porto io a scuola ma al ritorno mi sa che ti devi di nuovo arrangiare da solo" proferì Bianca.
"Va bene" rispose Nico.

Finita la colazione ognuno prese la propria roba e salirono in auto.
Il viaggio fu devastante, o almeno per Nico.
La sorella non aveva smesso un attimo, di cantare a squarcia gola, causando al fratello depressione e mal di testa.

Appena arrivati Nico non perse tempo e scese immediatamente dall'auto, salutado frettolosamente la sorella, per poi pentirsene un attimo dopo, non appena vide di essere arrivato in contemporanea a Will.

"Buongiorno Nico!" salutò il biondo.
"Giorno" ricambiò il più piccolo.
"Pronto per la verifica di latino?"
"Se pensi che ti suggerirò pensi male, lo sai vero?" sottolineò sulla difensiva.
"E tu lo sai che non si risponde a una domanda con un'altra domanda?" replicò Will.
"Lo hai appena fatto anche tu" disse guardandolo storto.
"Eh dai Nicholas, fammi questo favore" disse il biondo pregandolo.
Appena sentì il modo in cui l'aveva chiamato lo guardò in modo truce ma non fece in tempo a rispondere che vennero raggiunti dai due gemelli.

"Hei ragazzi" esordì Connor.
"Cazzo" fu il primo pensiero di Nico.
Travis e Will non proferirono parola, proprio come lui del resto, ma se a farlo lui era normale, non si poteva dire la stessa cosa per gli altri due.

"Forza Nicki andiamo in classe, abbiamo una verifica che ci aspetta!" disse il biondo interrompendo il silenzio.
"Ma cosa sono questi soprannomi oggi? - Vuoi che ti prenda a pugni per caso?" fece Nico minaccioso.
"Smettila di fare quello sguardo truce e andiamo dai" ribadì Will per poi trascinarlo - letteralmente -.

Mentre loro si allontanavano, Connor notò che c'era qualcosa che non andava.

"Stai bene?" chiese al fratello.
"Si, perchè non dovrei?" rispose con lo sguardo basso.
"Non so, dimmelo tu" continuò, ma il fratello non gli rispose e semplicemente se ne andò in classe.

*due ore dopo*


Nico era concentrato a fare la verifica, doveva ammettere che le domande erano davvero difficili, perfino per lui.

"Hei Nico, mi dici la terza?" chiese bisbigliando Will.
"No! e non chiedermi più nulla!" protestò il moro.
"Daiii ti prego aiutami!" continuò a pregare, fino a quando Nico cedette e gli disse la risposta.

"Solace e Di Angelo! Volete che vi ritiri il compito? Lo faccio volentieri!" li sgridò la professoressa.
"Mi scusi" dissero contemporaneamente.
'Ecco cosa succede quando do retta a sto idiota' si maledisse mentalmente.

Continuò il suo compito, ignorando ogni tentativo di Will di farlo parlare ancora.

*pausa pranzo*

"La verifica non mi è andata così bene, te invece avrai preso il massimo" disse sovrappensiero il biondo.
"Se non prenderò il massimo sarà solo colpa tua! La professoressa mi ha rimproverato, meno male che non mi ha ritirato il compito" replicò Nico.
"Per quello mi dispiace, ma è anche colpa tua, hai parlato a voce troppo alta e ti ha sentito" si difese l'altro.
"Giuro che te la faccio pagare prima o poi Solace" fece guardandolo torvo.
"Sei così carino quando passi al cognome, di Angelo!" affermò guardandolo negli occhi.
Nico arrossì, ma non si capì se fosse per quello che aveva detto il biondo oppure per la rabbia.
"Tu invece sembri il solito idiota" gli rispose sedendosi.

Will stava per replicare quando una voce parlò prima di lui.

"Andata male la verifica eh Solace?" disse prendendolo in giro Connor
"Stai zitto" rispose lui offeso.
L'amico, alla sua risposta, scoppiò in una fragorosa risata che fece spuntare persino a Nico un sorrisetto.

"Comunque ritornando a noi, per la festa universitaria come ci organizziamo alla fine?" proferì sempre Connor appena smise di ridere.
"Giusto! La festa! Nico tu alla fine vieni vero?" chiese Will speranzoso.
"Ricordo di aver detto di no" ribadì il corvino.
"Ricordi male, avevi detto che ci pensavi!" gli ricordò il biondo.
"Non ho mai detto nulla del genere" si difese il moro.
"Dai Nico! Non puoi non venire, ci divertiremo tantissimo! Pensa a quante belle ragazze incontrerai li! E poi ci siamo noi, non ti lascerò solo neanche un secondo se vuoi!" Lo pregò Will.

Ti ricordi il primo sguardo? PERCICO [IN PAUSA]Where stories live. Discover now