Non ci sono segreti nella mia vita, solo verità nascoste.

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 "Non limitatevi a chiedere 'Come stai?' a chi amate sul serio, perchè chi sta male non lo dice." 

- Antonio Dikele Distefano

Nico sospirò per poi aggiungere: "Ci stiamo frequentando"
"Oh" rispose solo il biondo.
Il moro non ebbe tempo di dire nulla che fu interrotto dai gemelli, o più precisamente, dal casino creatosi da Connor.

"CHE SCHIFO!" fu l'urlo della cameriera che si ritrovò le cinque/sei birre di Connor addosso.
"Oh cavolo, mi dispiace tanto! Mio fratello è ubriaco e non capisc-"
"Non me ne frega niente! Guarda che casino!" continuò lei.
"Si ha ragione, posso fare qualcosa per aiutar-" – "Connor! Cosa stai facendo?! Un'altra birra?! Sei fuori?!" urlò Travis al fratello.
"Arrgh che maleducati!" furono le ultime parole udite della cameriera mentre se ne andava in bagno a cambiarsi
"Non gli dia quella birra!" urlò ancora Travis, stavolta al barista.
"Travis, non rompere!" – "Me la dia!!" replicò Connor.
"Connor ha ragione Travis, hai bevuto troppo stasera!" disse introducendosi nel discorso Will.
"Forse è meglio se ce n'è andiamo" propose Nico.
"Si hai ragione – accettò Tavis – Tenete, voi iniziate ad andare alla macchina, io cerco di portare Connor" continuò.
"Non ce la farai mai da solo, ti do una mano" si offrì Will.
"Non te l'ho chiesta" replicò Travis.
"Smettila, non è il momento"
"Credo di star per vomitare" annunciò Connor portandosi le mani vicine alla bocca.
"NO! NON DI NUOVO QUI"
"Portiamolo in bagno!"

In tutto quel casino Nico si sentiva un po' il terzo incomodo per il semplice fatto che, minuto com'era, non poteva dare una mano a portare Connor da nessuna parte.
Per non parlare del fatto che qualcuno non aveva smesso di mandargli messaggi per tutto il tempo.

- Che succede? - diceva il primo messaggio di Percy.
- Un mio amico ha bevuto troppo, niente per cui tu debba preoccuparti -
- D'accordo.. Con il biondo è tutto ok?"
- Ha fatto qualche domanda –
- Che domande? E tu che gli hai detto? –
- Smettila di scrivermi, vorrei aiutare i miei amici! –
- E in ogni caso, sa che ora ci frequentiamo! Quindi per l'amor di Dio, stai tranquillo!!"

Inviato quel messaggio che pone fine alla conversazione, Nico blocca il telefono e lo ripose in tasca.
Era talmente concentrato a parlare con Percy che, quando alzò il viso per vedere come stava andando con Connor, si accorse che dei tre amici non vi era più neanche l'ombra.

Ricordando la frase di prima di Connor, suppose fossero andati in bagno, così iniziò a camminare - di nuovo - verso i bagni.
Quando arrivò davanti alla porta del bagno degli uomini, si sentì preso per una manica e trascinato fuori dalla porta d'emergenza.

"Ma guarda un po' cosa abbiamo qui" esclamò il tipo che l'aveva preso e portato fuori.
"Questo qua sarebbe il motivo per cui ci sono in giro le voce di Jackson frocio?!" – "Siete seri?"
"Non sarà uno schianto ma almeno è ricco" esordì un altro.
Nico si era pietrificato, non riusciva a muovere un dito talmente era spaventato.
"Senti un po' piccoletto, ora noi mettiamo in chiaro un po' di cose" – "Il tuo caro ragazzo è in debito con noi e siccome non vuole riscuoterlo, lo farai tu"
"Ma cosa..?" Nico non ebbe il tempo di dire nulla che gli arrivò uno schiaffo così forte da sentire un dolore fitto alla guancia sinistra. Si portò la mano al viso mentre con gli occhi cercava un modo per fuggire.
"Nessuno ti ha dato il permesso di parlare, moccioso!"

Nico vide lo stesso ragazzo che gli tirò la sberla alzare la gamba e capì subito che la sua intenzione era quella di rifilargli un calcio.
D'istinto si chiuse a riccio per cercare di proteggersi ma il calcio non arrivò.
Sentì delle voci.
La sua voce.
Era venuto a salvarlo.
Giusto?
Era così confuso che, anche se era abbastanza vicino al gruppo da sentire i loro discorsi con Percy, sentiva tutto attutito.

"Nico stai bene?"
A porgli la domanda fu Jason; non si era accorto ci fosse anche lui lì fuori.
"Nic-" il biondo fece per richiamarlo ma venne interrotto da Percy.
"NICO" urlò il più grande preoccupato mentre lo raggiungeva.

"Sto bene" mormorò flebile.
"Cosa ti hanno fatto?!" gli chiese Percy con rabbia.
"Niente, tranquillo" gli rispose sedendosi in modo da vedere entrambi i ragazzi in faccia.
"Non mi dire di stare tranquillo! Dimmi cosa ti hanno fatto!"
"Hanno solo parlato di te e bast-"
"Ah si?! E come mai la tua guancia sinistra è rossa?!" fece, avvicinando la sua mano alla guancia del più piccolo.
"Percy calmati! Così non aiuti" intervenne Jason.
"Vieni, è meglio se rientriamo ora"

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Appena varcarono la porta del locale, Nico venne subito trovato da Will, spiegò che lo stava cercando da un po' e che i due fratelli erano già in macchina che li stavano aspettando.
Stava per aggiungere qualcosa quando Nico lo interruppe salutando Percy e Jason per poi dirigersi all'uscita con un Will strabiliato che lo segue.

Saliti in macchina il biondo cercò di fare domande sul perché la guancia fosse così rossa e sul perché lo aveva trovato insieme a Percy e gli altri, ma Nico non rispose a nessuna di queste, ignorandolo.
Non vedeva l'ora di tornare a casa.

Ore 1.37
Nico era da poco tornato a casa.
Si era cambiato indossando il pigiama e poi si coricò nel letto.
Solo in quel momento decise di prendere il telefono che aveva ignorato del tutto dopo l'accaduto e notò che vi erano 13 chiamate perse e 11 messaggi.
Tutti da parte di Percy.

- Nico sul serio come stai? -
- Mi dispiace per quello che è successo -
- Sarei voluto uscire prima -
- Ti prego rispondimi -
- Sei già a casa?? -
- Nico ti prego smettila di ignorarmi -
- Possiamo parlarne?? -
- Posso spiegare davvero -
- Mi chiami quando sei a casa? -
- Mi basta anche solo un messaggio -
- L'importante è che so che sei al sicuro -

Nico vedendo il più grande così preoccupato e avendo bisogno di sentire la sua voce compone il numero e lo chiama.

"Nico? Stai bene?" chiese con voce piena di sollievo.
"Percy.."
"Stai bene?" chiese ancora.
"Si. Si, tranquillo" disse per tranquillizzarlo.
"No tu non stai bene, non mentirmi"
"Come vuoi che mi senta?" – "Dovrei essere contento di aver ricevuto una sberla da uno sconosciuto?" gli chiese con voce arrabbiata.
"... Hai ragione ma... ecc-"
"Chi sono?"
"Umm spacciatori"
"Come li conosci?"
"Non è importante questo"
"Si che lo è, ti droghi?!"
"Cosa?! NO!!"
"Allora perché li conosci? E cos'è questo debito che hai con loro?!"
"Nico... possiamo parlarne un'altra volta? E non attraverso un telefono?"
"Okay"
"I-io... Mi dispiace un casino..." – "Non me lo sarei mai aspettato che se la prendessero con te"
"A quanto pare per colpa mia ora tu sei un frocio"
" È questo che hanno detto?"
" É stato uno dei commenti carini che mi hanno fatto"
"Sai che non hai nessuna colpa vero?"
"Certo che lo so"
"Nico..."
"Che c'è?"
"Ci tengo davvero a te..." ammise Percy.
A quella frase Nico arrossì – come al solito.
"Mi dispiace di come mi sono comportato all'inizio con te... ma io.. ecco lo sai no? Sei il primo per me e non sapevo come reagire... i-io"
"Avevi paura, lo so. Tranquillo"
"Paura?"
"Non è così?"
"Non era paura, era... non lo so... qualcos'altro"
"Certo grande uomo"
"Mi stai prendendo in giro?"
"Non oserei mai!"
"Sei incredibile" – "Ma mi piaci così"
"I-idiota! Ti sembrano cose da dire?!"
"Tanto lo so"
"Cosa?!" chiese Nico irritato dal suo imbarazzo.
"Che anche io ti piaccio"
"Non ti avrei rivolto neanche uno sguardo se non fosse stato così no?"
"Oh sì, me ne ero accorto al supermercato lo sai?"
"Accorto di cosa?"
"Di come mi fissavi" – "Me e il mio culo"
"M-ma che dici?!"
Percy non resistette più e scoppiò a ridere.
Una risata limpida, così bella che Nico ne rimase incantato, il suo stomaco si riempì di farfalle, facendogli spuntare a sua volta un sorriso sincero sul suo viso.
"Ora sei tu quello che mi prende in giro" borbottò Nico dopo pochi attimi.
"Ma piantala" rispose Percy dando fine alla sua risata.
"...grazie..." disse dopo poco Nico sottovoce
"Di cosa?"
"Ora sto meglio"
"Allora non mi devi ringraziare"
"E perché?"
"Io ringrazio qualcuno quando mi viene fatto un favore o dato un aiuto" – "Con te io non faccio nessuno dei due" – "Voglio solo renderti felice... Ma sembra che riesca a fare solo il contrario"
"No non è vero"
"Invece sì"
"Sono più i momenti belli che quelli tristi Percy!" – "E del resto non può andare tutto bene tra di noi, non sarebbe normale!" – "Ma ci hai visti?"
"Cosa intendi scusa?"
"Dico solo che noi siamo come l'alba durante la notte, la neve ad agosto o la gravità sulla luna" – "Qualcosa di inspiegabile, fuori dall'ordinario..."
"E questa frase da dove esce?" chiese Percy meravigliato dalle parole del più piccolo.
"Che importanza ha?"
"E che... io non sono come gli altri, non sono un bravo ragazzo Nico"
"Se avessi voluto un ragazzo normale, un ragazzo per bene con cui passare una noiosa e normale vita non avrei scelto te"
"...Mi hai lasciato senza parole" ammise Percy.
"Inizia ad abituarti a questo!" – "Buonanotte Percy!"
"Notte piccolo"

È incredibile come riesca ad aprirsi con lui.
Avrebbe continuato la chiamata ancora e ancora ma era davvero tardi e lui necessitava di dormire.
Che la pigrizia vinca sempre, anche sull'amore?
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Nel mentre Will decise di inviare un messaggio a Travis per vedere un po' la situazione.
- Tutto ok con Connor? -
- Si. Grazie per l'aiuto -
- Figurati -

Travis non volendo far finire la conversazione tentò di continuarla.
- Tu stai bene? -
- Si -
- umm ok -

Will d'altra parte non sembrava della stessa opinione però. Almeno fu questo che passò nella mente di Travis leggendo il suo  semplice 'si', infatti quando vide illuminarsi lo schermo non poté credere a quello che stava leggendo.

-Stasera eri carino -
Leggendo quel messaggio Travis che era seduto sul letto si alzò in piedi, fece un giro nella stanza con le mani sugli occhi e le guance completamente in fiamme, poi trovato il coraggio rispose
- Oh grazie, anche tu -
- Avevi messo la colonia? -
- Si, te ne sei accorto? -
- Diciamo che noto subito i cambiamenti -
- Cambiamenti? -
- Non so come spiegartelo... ma ho notato subito che stasera eri più in tiro del solito -
- Umm grazie -

Travis attese con ansia la risposta.
Era da tanto che non parlava così a lungo con Will e desiderava davvero molto che la conversazione continuasse ancora un po'.
Del resto chi l'avrebbe assicurato che gli avrebbe anche solo rivolto la parola il giorno dopo?
Infondo da quando era arrivato Nico quasi non si parlavano più.
A riscuoterlo dai suoi pensieri fu la vibrazione del suo telefono, che lo avvertiva di un nuovo messaggio.

- Lo hai fatto per me vero? -
- Secondo te? -
- Travis... -
- Cosa? -
- Lo sai... perché non provi a frequentare qualcuno? -
- E tu perché non capisci che è te che voglio? -
- Io non provo nulla per te -
- Ma se non mi hai dato neanche una chance! Se non ci provi non puoi dire già di no.. -
- Vuoi tentare sul serio? -

Quella domanda sorprese in maniera incredibile Travis che non seppe come interpretarla!
'è serio o no?' continuava a chiedersi.

- Sai già la risposta -
- Dammi del tempo per favore -
- è per... Nico? -
- Vuoi davvero che risponda? -
- Quindi io sarei la seconda scelta? -

Ci aveva sperato troppo, come sempre del resto.
Ovviamente doveva essere successo qualcosa tra i due che abbia dato motivo a Will di essere così disinvolto con lui o avrebbe troncato il discorso già da un po'.

- Sai bene che non è così -
- Solo io non piaccio a lui, quindi perché stargli ancora dietro? - spegò Will
- Continuo a pensare di essere il sostituto Will -
- Potrei benissimo fregarmene sai? Frequentare qualcun altro ma ho deciso di provarci con te! –
- Se non ti va bene basta che lo dici -
- Nono va bene... -
- Però ricorda, dammi un po' di tempo ok? -
- Si certo... buonanotte -
- Notte -

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*qualche giorno dopo*

Ore 15.00

Nico stava guardando una nuova serie tv: le regole del delitto perfetto.
Avrebbe dovuto studiare?
Sì, ma c'era tempo'.
O no?
In ogni caso ormai aveva iniziato e qualcosa gli diceva che l'avrebbe continuata fino a quando qualcuno non avrebbe reclamato la televisione.
E con qualcuno si intende suo padre.
In questi giorni lo aveva volontariamente ignorato e la loro conversazione non era più stata ripresa.
Non che ci tenesse a farlo.
E poi, con Percy andava tutto bene: si erano visti e avevano avuto finalmente il loro primo appuntamento.
Un disastro su scala mondiale.
Ma allo stesso tempo perfetto.
E per questo Nico iniziava a credersi pazzo per pensarla in questo modo.


Angolo Autrice
Ciao belli/e!
Questo capitolo è un po' più corto e mi spiace per questo ma ho preferito descrivere l'appuntamento nel prossimo capitolo :)
Se tutto va come ho programmato aggiornerò domenica prossima ma non vi prometto nulla... spero di farcela!
Vi auguro un buon rientro a scuola e una buona serata :)

- Ilix

P.s. Ho riletto solo una volta velocemente quindi vi chiedo scusa se ci sono degli errori, ricontrollerò un altra volta :)

Ti ricordi il primo sguardo? PERCICO [IN PAUSA]Where stories live. Discover now