TU NON SAPEVI RESTARE, IO NON SAPEVO ANDARMENE.

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Solo quando ti toccano le mani giuste senti tutta la bellezza del tuo corpo.



Neanche il tempo di decidere cosa fare che sentì una voce alle sue spalle.
"E tu che ci fai qui? Non sei troppo piccolo?".

Riconobbe subito la voce, nonostante la forte musica, e il suo cuore ne diede conferma.
"Percy" salutò il più piccolo sussurrando.
"Ciao Nico" disse Percy ridacchiando.
"Allora, mi dici come hai fatto entrare?" aggiunge il più grande alzando la voce per farsi sentire.
Nico fece per rispondere ma la musica sovrastò le sue parole.
"Aspetta c'è troppo casino, vieni, andiamo un po' fuori, che non riesco a sentirti" gli urlò nell'orecchio Percy.

Percy lo prese per un braccio e se lo trascinò dietro fino a raggiungere una porta che portava su un cortile dove in quel momento c'erano alcuni ragazzi che stavano fumando quelle che secondo Nico non erano sigarette.
"Allora stavi dicendo...?" lo spronò Percy.
"Mia sorella frequenta l'università così ha convinto i due ragazzi alla porta" chiarì Nico.
"Tua sorella? Come si chiama? Forse la conosco" domandò Percy.
"Bianca".
"Di Angelo?" chiese conferma.
"Sì" confermò il più piccolo.
"Stai scherzando?" chiese perplesso.
"Perché dovrei?" disse guardandolo storto.
"Io e lei siamo in classe insieme!" esclamò il più grande.
"Cosa?!"
"Ma tu pensa come è piccolo il mondo"

Nico non sapeva che rispondere.
Più passava tempo con Percy, vicini, più si sentiva strano.

"Sei da solo?" interruppe Percy il silenzio creatosi.
"No, con amici ma gli ho persi di vista."
"Oh capisc-"
"Percy!" esclamò all'improvviso una ragazza bionda.
"Annabeth?".
"Ti stavo cercando! Sei sparito all'improvviso" proferì la ragazza.
"Si scusa, ho incontrato un amico e sono rimasto un attimo con lui" lo informò lui.
Nico non sapeva spiegarsi perché ma sentiva un certo fastidio nei confronti della nuova arrivata.
"Un amico un po' troppo piccolo non trovi?" esclamò Annabeth squadrandolo.
"Neanche tanto, puoi stare tranquilla" precisò Percy.
"Devo ricordarti l'ultima volta che casino era successo?" gli ricordò la ragazza.
"Ti posso garantire che Nico è un ragazzo molto tranquillo, non creerà problemi" la rassicurò.
"Se lo dici tu" – "Comunque io sono Annabeth, tu sei Nico giusto?" si presentò lei.
"Si" confermò.
"Non sei di molte parole vedo" dedusse lei.
"Lui è fatto così, è l'esatto opposto di te" confermò Percy.
A quella frase la ragazza alzò gli occhi al cielo.
"Allora è una festa, no? Che fate ancora qui impalati?" gli ricordò la ragazza.
"So cosa vuoi e non verrò a ballare con te Annabeth!"disse intuendo le sue intenzioni.
"Eddai Percy!" lo pregò.
"Chiedi a Luke, sarà molto felice di ballare con te" riprovò Percy con un sorriso da presa per il culo.
"Sei uno stronzo" affermò lei per poi andarsene lasciando di nuovo i due ragazzi soli.
"Ti spiace se fumo una sigaretta?" domandò Percy.
"No, fai pure anche se non dovresti" disse con disapprovazione.
"Ti stai preoccupando per me?" dice Percy facendo arrossire – di nuovo- Nico.
"Stai tranquillo, non fumo tanto, giusto ogni tanto" assicurò lui.
A quella risposta Nico alzò gli occhi al cielo.
"Sai dopo la biblioteca speravo di rivederti anche se non mi aspettavo di trovarti proprio qui" disse Percy sincero e un po' divertito.
"Volevi rivedermi?" chiese Nico con stupore.
"Beh si, te l'ho detto mi piace il tuo modo di pensare" ribadì Percy arrossendo un pochino anche lui.
"Oh" esclamò il corvino stupito.
"Non immaginavo tu e Bianca foste fratelli comunque, anche se ora che ci penso vi somigliate molto!" ammise Percy.
"Lo dicono tutti" annunciò Nico sbuffando.
"Dai ora entriamo, è comunque una festa" gli ricordò il più grande.
"Se proprio devo" proferì contrariato.
"Non ti va?".
"Non mi piacciono le feste in generale" ammise senza vergogna.
"Come mai qui allora?" domandò in seguito.
"Lunga storia" proferì solo il corvino.
Nel frattempo raggiunsero la porta e rientrarono.
"Riesci a vedere i tuoi amici?" chiese Percy urlando.
Dopo aver dato uno sguardo veloce alla sala piena di gente Nico intravide un ragazzo che somigliava a Will al bancone del bar.
"Credo di sì" gli rispose annuendo.
"Bene, io raggiungo i miei, allora ma se hai bisogno vieni pure da me per qualsiasi cosa, okay?" disse sorridendo al minore.
Nico semplicemente annuì.
Dopodiché si separarono, ognuno raggiungendo il proprio gruppo di amici.

Ti ricordi il primo sguardo? PERCICO [IN PAUSA]Where stories live. Discover now