Credo in un amore che all'inizio mi sembrava impossibile

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"

Più sembriamo opposti più siamo simili, più ci amiamo più addosso lasciamo lividi, se hai coraggio non lasciarmi adesso vivimi, le nostre forze sono i nostri stessi limiti.


Bucha-Limiti

"


Dopo aver inviato il messaggio Nico spense il telefono e si mise a dormire.

Ore 11.13

Si svegliò quando sentì una porta sbattere, ma contro ogni previsione non si lamentò più di tanto. Finalmente dopo tanto tempo si sentì riposato.
Cosi, Nico, si alzò e andò a farsi una doccia per poi vestirsi e andare in cucina con lo stomaco che brontolava.
Ad attenderlo però vi era il padre che leggeva il giornale seduto al tavolo della cucina.

Data l'ora gli sembrò strano che suo padre non fosse al lavoro, poi però si ricordò che era Domenica e, quindi, giorno di riposo.

"Buongiorno papà" salutò Nico, per poi ricordarsi della sera prima.

Il padre accortosi del figlio, posò il giornale e alzò lo sguardo per ricambiare il saluto.

"Figliolo."

Nico si sedette di fronte a lui con una tazza di latte accompagnata dai soliti biscotti.
"Allora" - iniziò il padre cercando di riprendere il discorso della sera prima - "avevo capito che non avevi alcun ragazzo al momento."
"È cosi infatti" confermò il corvino.

"Ah sì? E il ragazzo di ieri sera chi era?"

"Si chiama Percy, è un mio... amico" cercò di spiegare.
"Io non bacio i miei amici" replicò con ironia.

"Oh... hai visto?"

"Già" rispose.

Passarono alcuni minuti senza dire niente.
"State insieme, quindi?" sbottò il padre interropendo il silenzio creatosi.

"No" disse semplicemente Nico in risposta.
"Sarà meglio" borbottò il padre sottovoce, ma il figlio lo sentì ugualmente.
"Cosa intendi dire?" domandò confuso da quella frase.

"Non mi piace quel ragazzo" rivelò il padre.

"Dovrebbe piacere a me infatti" disse con fare ovvio.

Ade lo guardò male e fece per replicare ma la suoneria di un telefono li interruppe.
"Chiamata di lavoro" fece il padre prima di alzarsi e andarsene via lanciandogli uno sguardo che fece capire chiaramente a Nico che il discorso non era finito lì.

Terminata la colazione, Nico si diresse in camera sua e con l'intenzione di fare i compiti per il giorno dopo, anche se avrebbe preferito leggere un libro.

Appena si sedette alla sua scrivania il suo sguardo fu catturato dal suo cellulare che la sera prima aveva spento.

Lo accese. La schermata si illuminò subito mostrando la notifica di nuovi messaggi, il primo era da parte di Will:

- Ehi Nico, stasera io e gli altri abbiamo pensato di andare al White. È solo un semplice pub, vuoi venire con noi? –

Il secondo invece era da parte di Bianca:

- Nico Di Angelo! Papà mi ha detto cosa è successo ieri sera! Quando pensavi di dirmelo?! Aspetta che torno a casa e vedrai! -

Decise di ignorare il messaggio della sorella consapevole che lo avrebbe ucciso e rispose solamente a Will:

Ti ricordi il primo sguardo? PERCICO [IN PAUSA]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora