Le liti non durerebbero mai a lungo, se il torto fosse da una parte sola.

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"Un litigio è come un'ammaccatura su una macchina. La puoi aggiustare e comunque non ritornerà mai del tutto come prima ma questo non è una cosa negativa perchè, nel bene o nel male, è un segno di ciò che hai vissuto."



Poco tempo dopo i due erano già accomodati al loro tavolino.
Nico stava leggendo incuriosito il menu e il suo sguardo si posò su un nome di dolce molto noto a lui e non resistette, appena lesse "Tiramisù al pistacchio" seppe già che la decisione era presa.

"Percy tu cosa prendi?"
"Allora sicuramente il fondente al cioccolato, è troppo buono, così come il bombolone ripieno alla crema pasticcera e sono indeciso se prendermi il muffin ai mirtilli o la cheesecake ai frutti di bosco.


"Percy mi stai prendendo in giro?"
"Eh? Perché mai dovrei scusa?"
"Tu vuoi davvero prenderti tre dolci?" chiese Nico con la bocca aperta per lo stupore
"Sarei capace di prendermene anche quattro, anzi sai cosa, farò così, almeno assaggi anche tu" disse annuendo a se stesso" tra l'altro te cosa pensavi di prenderti?"
"Tiramisù al pistacchio."
"Molto buono, l'ho preso l'ultima volta che sono venuto qui con Annabeth, Jason e Grover."

"Ah." disse solo il più piccolo abbassando lo sguardo.
"Cosa?" chiese Percy notando il volto dell'altro cambiare espressione.
"No nulla."
"Nico parla, cosa ho detto che non va? Davvero non capisco."
"No infatti sono io sc-" ma non riuscì a finire la frase che venne interrotto dal cameriere.

"Buongiorno ragazzi, cosa vi porto?"

Percy elencò tutti i dolci alla giovane cameriera che una volta appuntati chiese loro se volessero qualcosa da bere, Nico ordinò della semplice acqua naturale al contrario di Percy che prese un frappé al mango.

"Ingordo."
"Hei, il mio corpo deve essere nutrito" cercò di dire Percy per difendersi.
"Mi chiedo dove metti tutto questo cibo che ti mangi."
"Lo smaltisco, faccio nuoto sai?"
"Non lo sapevo, da quanto lo pratichi?"
"Da quando avevo cinque anni, mi è sempre piaciuto stare in acqua ed è così tutt'ora".

"A proposito sabato mattina ho una gara, ecco mi piacerebbe se tu venissi a vedermi."
"Umm dove dovrei venire?"
"Oh non è una gara importante, ho deciso di non fare del nuoto una carriera ma una passione. Ho altri obiettivi" spiegò Percy sorridendo "Sabato iniziano le preliminare all'uni, non ho ben capito contro chi gareggiamo ma sarà qualche altra prestigiosa università."
"Mi farebbe piacere, verrò con Bianca se non ha impegni."

"Nel caso posso passare a prenderti io però sappi che io alle 8 devo essere già là cambiato e, la gara inizia alle 10."
"Piuttosto prendo il pullman che svegliarmi così presto" disse Nico ridacchiando.
"Ma senti che stronzo"
"Hei!"

Finalmente i loro dolci arrivarono e Nico dovette ammettere che quel dannato tiramisù era squisito, una rovina. Tornerà sicuramente in quel posto.

"Ancora non mi hai detto perché ti sei incupito prima" richiese Percy.
"No niente, un pensiero stupido lascia perdere."
"Non dare nulla per scontato con me Nico."
"Ecco ho pensato... mi ha portato nello stesso posto dove l'ultima volta ci è venuto con la sua ex."

Percy in un primo momento non disse niente, ma si riscosse in fretta.

"Primo, chi ti ha detto di Annabeth? Secondo, non eravamo soli" spiegò il più grande.
"Me lo ha accennato Jason ma non sono nè stupido nè cieco"
"Vuoi già toccare l'argomento ex?"
"Mhh no, non oggi, voglio godermi la giornata" proferì solo Nico.
"Sono d'accordo, pensiamo a noi" disse Percy andando a cercare con la mano quella dell'altro.

"Perché non mi dici qualcosa di te che non so?"
"Tipo?"
"Hai intenzione di andare all'università?" chiese interessato.
"Si. Pensavo di fare lettere, del resto lo sai..."
"Ti ci vedo."
"Grazie."

Ti ricordi il primo sguardo? PERCICO [IN PAUSA]Where stories live. Discover now