Capitolo 3

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Passata una settimana mia mamma parte e io vado a scuola. Appena arrivata, Edward mi si avvicina.
- Torniamo a casa insieme?
- Certo - ed entriamo in classe. Le ore passano velocemente e finalmente suona la campanella che segna la fine di un'altra noiosa giornata.

Uscendo ho perso Ed di vista quindi lo sto aspettando all'entrata quando vedo una moto fermarsi davanti a me: è lui.
- Che c'è, hai paura delle moto?
- No, a me piace andare in moto. Stavo pensando se sia sicuro andarci con te?
- Mi sembra ovvio che sia sicuro! Provare per credere.
Ridiamo. Salgo e torniamo a casa. Vado in cucina e preparo la carbonara. Nel frattempo, Ed e mia sorella fanno conoscenza. Li chiamo e mangio in silenzio mentre loro parlano. Poi decido di salire in camera. Dopo due ore che studio latino sento bussare ed entra Ed.

- Ehi, ho appena messo a dormire tua sorella. Veramente, è dolcissima.
- Va bene, grazie.
- Comunque puoi aiutarmi in matematica? Non ho capito niente.
- Va bene, ho appena finito latino, quindi siediti pure su quest'altra sedia.

Comincio a spiegargli i logaritmi, ma non ricevendo risposte, alzo lo sguardo e vedo che lui mi sta guardando.
- Che c'è?
- Eh?
- Cos'hai?
- Niente, continua pure.
 E allora continuo, ma quando rialzo lo sguardo vedo che mi sta ancora fissando. Gli do un pizzicotto e mi alzo, allora lui cerca di prendermi ma mi scanso, cominciamo a correre per tutta la stanza ma dopo un po' lui mi prende e mi butta sul letto, mi sale sopra e comincia a farmi il solletico.
- Dai smettila - dico fra una risata e l'altra. E dopo che gli ho chiesto scusa come minimo 80 volte, smette. Ci guardiamo negli occhi e non posso fare a meno di notare quanto è bello. Mi si avvicina piano piano ma mia sorella comincia a chiamare Ed per dire che ha fame. Lo faccio alzare, scendo e preparo per tutti i pancakes con la Nutella come piacciono a lei.

- Non pensavo fossi così brava a cucinare - dice Ed quando finiamo tutti.
- Adesso lo sai - e gli faccio l'occhiolino.
- Edward, giochi con me? - s'intromette mia sorella.
- Certo, anche tua sorella ha finito di studiare. 
- Allie, giochi anche tu con noi? - e mi fa gli occhioni dolci. Avrà pure 6 anni, ma è furba: sa bene che quando mi fa gli occhioni, io non le resisto. 
- Sì. allora vengo anch'io - e ci mettiamo a giocare tutti a nascondino.
Prima ci nascondiamo io e Edward e conta mia sorella, poi tocca a Edward e ci nascondiamo io e mia sorella. Conta fino a 10 e si mette a cercare, mi trova poco dopo ma invece di dirmi che mi ha trovato, arriva da dietro e mi mette una mano sulla bocca e mi sussurra "Sono io", poi mi fa girare e mi dice:
- Abbiamo lasciato qualcosa in sospeso sopra e vorrei finirlo - e mi bacia.
Le nostre labbra si uniscono, lui mi chiede l'accesso alla bocca che io gli concedo: le nostre lingue ballano insieme e dopo un po' ci stacchiamo per riprendere fiato. Poi lui si mette a cercare mia sorella che trova in 2 secondi e le fa i complimenti per il nascondiglio. Però lei si è stancata e ci chiede di guardare i cartoni con lei. 

Io continuo a pensare al bacio con Ed: cos'era successo? Perché? Ci conosciamo appena e.. passano più di tre ore e vado a preparare la cena. Dopo mia sorella si mette a disegnare e dopo mezz'ora la metto a letto: dorme molto e se non dorme abbastanza comincia a star male quindi meglio mandarla a letto presto. Quando scendo Ed è vicino alla porta.

- Ciao Allie, io va...
- No, adesso dobbiamo chiarire. Cos'era quello di prima?
- Allie...


Il babysitter di mia sorellaWhere stories live. Discover now