15.

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15. The Chainsmokers - Closer (MorrisCode x Azide rmx).

Alzo gli occhi al cielo per la sua continua parlantina insopportabile. Mentre lui parla, io osservo la strada giocando con una ciocca di capelli soffiandola via. La testa poggiata sul palmo della mano, con il gomito appoggiato sul finestrino.
Sono le sette di sera e io sto andando da quella sottospecie di persona con il verme.

Mi irrigidisco al contatto della sua mano sulla mia coscia. Continua a guidare tranquillo, mentre il suo pollice incomincia a fare giri concentrici sulla mia coscia.

"Quan...quanto m...manca ancora?" Stringo i pugni e lui stringe la presa sulla mia coscia.

"Qualche chilometro." Logan allenta la presa, ma lascia la sua mano sulla mia coscia. Annuisco sospirando, sarà un luungo viaggio.

[...]

Una signorina non dovrebbe comportarsi così.
Una ragazza dovrebbe indossare indumenti appositi per la sua figura.
Una ragazza non dovrebbe guidare una moto.
Una ragazza bla bla, bla. Insopportabile del cazzo.

Continuo a ingozzarmi con i pezzi tagliati della milanese, tutto pur di non dover rispondere o parlare con loro.

Non li sopporto.

Continuano a parlare di affari, persone, affari, viaggi, affari, soldi, ho già detto affari(?).

Ora potrei essere dappertutto e se avessi la mia moto con me, in questo momento, starei già in qualche strada deserta a girare alla ricerca di adrenalina. Invece, devo stare qui con loro e con lei.

Mando giù l'ultimo boccone bevendo un po' d'acqua dai calici di cristallo.

Capite.

Mi vien da ridere al ricordo di un Natale passato, dove distrussi tre bicchieri, di cui due calici di cristallo. Se non ci fossero stati delle persone all'infuori di chi io so chi, a quest'ora non sarei...

"Allora Camilla, come stai?"

Camille, orcia merdaccia! Riesci a dire un cazzo di nome giusto? Camille no Camilla!

"Bene, P...p...pa..." Non ci riesco. "Bene." Respiro profondamente stringendo il tovagliolo fra le mani, strozzandolo.

"Sono felice." Lo guardo e cerco di decifrare il suo sguardo; un misto di superiorità e compassione. Ed è ciò che mi fa scattare dopo che lei ha parlato.

"Potresti impegnarti un po' di più, figlia mia. Ormai dovresti essere abituata alla sua presenza e non all'altra." Parla lei, la codarda.

"Zitta." Mi alzo dalla sedia di scatto, poggiando le mani sul tavolo. Respiro profondamente cercando di mantenere la calma, avvicinandomi con il viso verso di lei, che tutta tranquilla si pulisce con il tovagliolo gli angoli delle bocca. "È solo colpa tua. Tua e soltanto tua, se quella parte non c'è più. Quindi stai zitta. Se non vuoi che finisca come l'altra volta." Le ringhio contro, fissandola negli occhi.

"Figlia mia." Taglia un pezzo di carne. "Se tu." Mi guarda per un secondo. "Non vuoi finire come due anni fa." Sì porta in bocca il pezzo tagliato di carne. "Porta rispetto verso tua madre." Prende il calice e beve il solito e noioso vino rosso.

Come due anni fa.

"Siediti, piccola permalosa, e ascolta tua madre." Mi ordina Logan.

"Lei. Non. È. Mia. Madre." Calco le parole per far capire il concetto di esse, che ripeto da una vita.

[...]

Ricaccio indietro le lacrime, le stupide e fottute lacrime, e stringo maggiormente la presa sulla mia testa. Sono seduta dentro la vasca con le gambe attaccate al petto, i gomiti sopra le ginocchia e le mani tra i capelli.

Voglio andarmene.

Inspiro ed espiro profondamente, cercando di regolarizzare le emozioni, i pensieri ed ogni eventuale idee non idonee.

"Signorina, è qui?" Alzo lo sguardo verso la porta al suono della voce di uno dei tanti inservienti.

"Si" Rispondo solamente.

"Signorina, il padrone vorrebbe parlarle."

"Arrivo." Butto fuori il respiro che ho trattenuto. Mi alzo e scendo nel salotto, dove ci sono tutti.

"Vieni, andiamo nel mio ufficio." La sua mano va ad appoggiarsi sulla mia schiena e i miei muscoli si irrigidiscono. Arrivati nel suo ufficio mi fa accomodare sul divano in pelle nero, offrendomi un bicchiere con del Baileys al suo interno, ma nego. "Camilla." Alzo gli occhi al cielo. "Vorrei farti una proposta." Lo guardo confusa.

"Di che tipo?" Mi sistemo meglio, per quel che è, sul divano.

"Del tipo che prenderai in considerazione, anzi sono due le proposte." Mi guarda come per dire che ovviamente sa già tutto, e una volta che mi ha spiegato velocemente una delle proposte, mi lascia libera. "Fammi poi sapere mia adorata Camilla."

...

Domande, proposte, commenti o richieste?

Ciao.

Non Mi Conosci.Where stories live. Discover now