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62. S.Pri Noir ft. Nekfeu - Juste pour voir .

Il silenzio regna sovrano in questo immenso garage sotterraneo, in uno degli hotel qui vicino ad Amburgo, utilizzato come ritrovo per i partecipanti della famosa competizione.

Mi stringo nel mio chiodo continuando a guardare il susseguirsi di colori, marchi e modelli delle auto posteggiate.
Fermo i miei passi poco prima della rampa di entrata e uscita del parcheggio, dando un ultimo sguardo generale a tutte le file di auto presenti prima di salire nel hotel per pranzare.

Dall'ansia e dalla voglia matta di vedere le macchine che avrebbero preso parte a questa iniziativa, mi sono svegliata circa alle dieci del mattino e sono scesa subito qui sotto a dare un'occhiata e quanto pare non sono stata l'unica ad avere la stessa idea.
Tornando alle auto nulla da dire, se non che qui sotto ci saranno miliardi e miliardi di dollari sotto forma di auto.

Arrivata in sala non perdo tempo a cercare un tavolo il più appartato possibile. Trovato, lo raggiungo con calma e mi preparo a ordinare il cibo più di mio gusto secondo quelli possibili.

Jonas dormirà ancora oppure starà parlando di affari con qualcuno, lasciandomi gustare il mio pranzo in tranquillità e da sola a esaminare tutti i presenti in questa stanza, tutti partecipanti al raduno.

Dopo aver infilzato l'ultima fragola del dolce, finisco di bere l'acqua restante nel mio bicchiere e raggiungo la mia auto trovandovi Jonas e lo sceicco vicino. A passo veloce mi avvicino reprimendo varie imprecazioni e sbuffi, perché dovrò sopportarmi già di mattina quell'uomo.

"Cara, ben arrivata." Allarga le braccia accogliendomi con un sorriso tirato e finto. Rispondo con un cenno della testa andando a rifugiarmi dentro l'auto, lasciando la portiera del guidatore aperta. " Tieni, questo è l'indirizzo a cui dovrai recarti se dovesse servirti. Ma non penso, basta che segui la carovana." Accendo l'auto, dopo aver preso il foglietto, e controllo la quantità di carburante e tutte le altre spie. " Sapete cosa fare in caso di problemi. Ci vediamo al box." È così che il mio cliente se ne va.

"Camille, tieni." Jonas mi allunga una tanica gialla contenente il carburante della Rs6, capendo che ho bisogno di dare da bere alla belva numero due. "Ti aspetto anch'io al box." Si riprende la tanica mezza vuota e poi scappa via, raggiungendo l'Escalade posta nel parcheggio esterno. Scrollo le spalle e salgo in auto, pronta a seguire la fila di auto che si sta creando.

I rumori che predominano ora lo spazioso parcheggio sono gli schiamazzi della gente, i motori delle macchine che scalpitano e le varie canzoni sparate al massimo dagli impianti audio di alcune.

[...]

"Se questo tipo con la Lotus non la smette di cercare di fare il figo, lo faccio finire fuori strada." Sbotto da sola alzando ancora di più il volume della musica, per non sentire nulla. Il ragazzo della Lotus viene richiamato per il troppo baccano creato e finalmente la smette.

Lo supero e vado a sistemarmi al primo parcheggio libero che trovo. Fermo l'auto e scendo scrocchiando le ossa della mia schiena e del mio collo intorpiditi dal lungo viaggio di circa due ore fino a Kiel.
Da quanto ho capito ci hanno fatto fermare qui per verificare che nessuno si sia perso e poter iniziare in un orario unico per tutti.

Mi guardo in giro alla ricerca di qualche stand momentaneo, per poter prendere qualcosa da bere avendo sete, ma l'unica cosa che noto è lo sguardo di una ragazza fisso su di me. Piego la testa di lato non capendo che abbia da fissare. Da quanto deduco, la ragazza ha una carnagione abbronzata, i capelli di color pece lunghi e splendenti e, a occhio e croce, è poco più bassa di me - non che io sia chissà che cosa, sono sul metro e sessantacinque o poco più.

Scrollo le spalle e dopo aver chiesto a un ragazzo munito di apposito cartellino contraddistintivo, se vi fosse la possibilità di poter comprare dell'acqua, raggiungo felice uno dei vari bar organizzati per oggi. Ordino una bottiglietta d'acqua fredda e una centrifuga di carote e arance, con l'aggiunta di cubetti di ghiaccio contro questo caldo.

Ordinato, pagato e ritornata nella Rs6 da dei megafoni ci viene dato l'annuncio dell'inizio della competizione e l'ordine di spostarci tutti verso l'unica uscita creata, secondo quanto ci viene ordinato. Capisco che vogliano dire con l'ultima frase, quando fanno partire le prime auto poste sulla prima fila del parcheggio.

Essendo sulla diciannovesima riga me la prendo con calma e bevo tranquillamente la mia bevanda a base di verdura e frutta, fino a quando anche la mia fila viene dato il via libera di raggiungere l'uscita.

"Auto e nome?" Mi viene chiesto appena mi trovo tra due furgoni bianchi intenti a fare da barricata.

"Audi Rs6 Sportback, Darkness." Do i miei dati sistemando le marce dell'auto e spostando i capelli oltre la riga.

"Bene. Tieni qui, c'è il tuo pass e il numero del box a cui sei stata affidata. Sei l'auto numero... 399. Vai pure." Annuisco dopo aver notato una ragazza scrivere sui miei finestrini e vetri il mio numero con un pennarello bianco. Poco prima di allontanarmi sento lo stesso tipo avvisare qualcuno del numero del partecipante che sta per arrivare ai box con una radiolina.

Quando sono arrivata al cancello, che delimita la zona della pista e tutto il resto, vengo di nuovo fermata e mi viene chiesto di far vedere il mio pass, lasciato sul sedile del passeggero. Mentre controllano do uno sguardo veloce a quello che mi aspetta.
Nella strada, che posso definire principale, noto sui ambedue i lati della strada, sulle righe bianche che la delimitano, una serie di moto da quelle da strada al bolidi da corsa. Fatto e passato il controllo, due moto da strada mi si affiancano facendomi da scorta e da strada verso il mio box, dove lascio la mia auto.

"Le gare ufficiali inizieranno domani verso il tardo pomeriggio così da lasciarci controllare le vostre auto prima della vera corsa. Potete decidere voi se prima fare dei giri in pista per riscaldarvi o potete lasciarci direttamente le vostre auto, le quali verranno affidate ai nostri esperti." La voce che arriva dagli altoparlanti continua a parlare, mentre io procedo verso il mio box dopo essere andata a pranzare.

Da quanto ho capito e da quanto mi è stato riferito poco fa, le gare ufficiali saranno a speed fra un gruppo di auto. Questi giri in pista servono oltre che a farci riscaldare, anche a far vedere a primo impatto che cosa sappiamo fare e se siamo degni di essere stati scelti.

All'esterno del mio box, trovo le due moto, che precedentemente mi avevano scortato, ferme sui lati dell'entrata e uscita come se fossero delle guardie del corpo personali. Scrollo le spalle ed entro dentro trovando in aggiunta un'auto, per fortuna non è una Lotus.

E questo chi è?

"Tieni, vestiti e vai a fare dei giri." Jonas mi pare davanti alla faccia una tuta da corsa facendomi distogliere l'attenzione dalla Ford Focus RS azzurra.

"Con la Rs6, vero?" Prendo la tuta nera e rossa dalla sue mani, domandandogli se lo sceicco mi abbia affidato un'altra auto per la prima corsa.

"Tranquilla, per ora ha detto che tieni questa." Mi risponde non smettendo di fissare l'auto azzurra ferma alla sua destra e alla mia sinistra.

"Bene." Borbotto superandolo e raggiungendo lo sgabuzzino per cambiarmi.

"Ah, tieni, metti qui la roba che ti togli." Jonas apre di poco la porta facendo comparire la sua mano con un borsone. "Tranquilla, lo sistemerò nel baule della nostra auto, che è posteggiata qui fuori." Annuisco in silenzio prendendo quel borsone e infilandoci i vestiti che mi tolgo.

Cambiata e dato il borsone al mio collega, raggiungo la mia auto. Dopo aver avvisato i ragazzi che fanno parte della mia squadra di meccanici e averli informati della mia decisione, parto dirigendomi verso l'immaginaria linea di partenza composta solamente da un enorme semaforo e da due persone.

"Tra cinque auto ti sistemi tu e parti." Una ragazza per poco non mi entra in auto dal finestrino aperto, per avvisarmi della mia postazione per la partenza.

Annuisco silenziosa in risposta.Continuo a seguirla con lo sguardo notandola scorrazzare fra le altre auto e fare più o meno quello che ha fatto con me. Ci manca poco che scoppi a ridere quando la vedo buttarsi, letteralmente, sul finestrino aperto di una Bentley gialla e far svolazzare le sue gambe per cercare un appoggio esterno.

Pensavo peggio, devo ammetterlo.

Non Mi Conosci.حيث تعيش القصص. اكتشف الآن