Capitolo 3
Per primi arrivano la mia famiglia e io stringo ognuno di loro, sforzandomi di non piangere. Nessuno sembra aver voglia di parlare, quando mia madre comincia: -Rue... Sei il nostro piccolo uccellino, vai velocissima tra gli alberi, potresti vincere... - la sua voce si spegne. Jodie e Shane sono troppo piccoli per capire cosa stia succedendo, eppure si avvicinano e si stringono intorno alle mie braccia, come se non volessero lasciarmi andare.
A quel punto ad avvicinarsi è Rosie, non per abbracciarmi, ma mi porge qualcosa che ha in mano. Un fiore.
-Grazie, Rosie... -
É raro che Rosie regali qualcosa a qualcuno, spesso é molto egoista, anche con me.
Cerco con tutte le forze di non piangere, loro hanno bisogno della poca forza che mi é rimasta, non di altre sofferenze. Mi limito solo a sperare che questo sia solo un brutto sogno, invece non lo é.
Arrivano i Pacificatori e portano tutti via, mentre li saluto per l'ultima volta.
Dopo questa, non ho più visite, quindi io e Thresh veniamo portati ai treni per andare a Capitol City.
Appena entrati, noto soprattutto una cosa: questo treno é davvero lussuoso, mozzafiato; intanto mi dirigo subito verso la mia stanza, grande quanto casa mia e dintorni.
Se non ho capito male, posso indossare quello che voglio e io scelgo un vestitino azzurro, come il cielo, dove volano le ghiandaie.
Intanto é ora di cena, quindi mi faccio una doccia veloce, indosso il vestito e vado a mangiare. Ci sono diverse portate: minestre, insalate, arrosti, il cibo migliore del mondo.
Nonostante ciò, decido di contenermi e mangio un 'insalata con della carne, prendo di nascosto un panino, e anche se gli altri insistono, non prendo più niente.
Cominciano a far vedere le mietiture in televisione e i vari tributi: per primi, Distretto 1: una ragazza bionda (credo si chiami Glimmer ) e un ragazzo dagli occhi verdi, che risulta chiamarsi Marvel; Distretto 2, due ragazzi dall 'aspetto letali; i distretti si susseguono, fino all'ultimo, il 12: viene scelta una ragazzina, della mia età credo, e proprio quando sto per lasciar perdere, accade un fatto straordinario: sua sorella si offre volontaria per salvarla.
