Capitolo 20
-Cosa ti ha colpito di più da quando sei arrivata a Capitol City?- -Lo... Stufato di agnello-
Il pubblico ride, applaude, come se quello che ha appena detto Katniss fosse una battuta. Nel mio distretto non abbiamo molto da mangiare, e quel che ci guadagniamo ci fa quasi star male, e scommetto che deve essere quasi lo stesso per il 12. Non mi sorprendo per quella risposta, davvero. E non credo che lei stia interpretando qualche ruolo, forse sta cercando di essere se stessa...
Adesso fa una piroetta con il suo vestito, facendo più complimenti possibili al suo stilista: è... È impossibile da descrivere a parole: una persona potrebbe definire qiel vestito stupendo, bello, magnifico; ma nessuna di queste si avvicina, neanche lontanamente, a quell'abito.
Adesso invece, parla della sua sorellina, per cui si è offerta volontaria; dice che avrebbe provato a vincere, per lei. La capisco, davvero. Io sto cercando di fare lo stesso per i miei genitori. Per Shane e Jodie. Per Rosie. Per Luke e per Rydia. Vorrei averli qui con me, per abbracciarli, parlare con loro, salutarli un'ultima volta. Perché non ho provato a salutarli durante l'intervista?, penso. Però dopo sarei sembrata una dodicenne incapace di fare niente, e in fondo non é così. Ma in fondo non sarebbe cambiato niente. Sarei sempre qui, a fissare Katniss mentre finisce la sua intervista e va al suo posto, quindi Peeta, il tributo maschio, comincia i suoi tre minuti di intervista. All'inizio comincia a paragonare noi tributi al pane dei nostri distretti, quindi secondo lui io... Sarei una mezzaluna con dei semi?! Magari è un fornaio che tiene molto al suo mestiere, o forse vuole solo essere divertente. Credo la seconda opzione, perché comincia a parlare delle strane docce di Capitol City, del loro odore e di come lui profumi di rosa. Dopo, con sorpresa di tutti, tranne la mia, dichiara il suo amore per Katniss. Come se non si notasse, con tutto il tempo passato insieme di quei due e con quei vestiti abbinati! In più lei sta diventando più rossa del suo abito, mentre si stringe un labbro e cerca di tenere lo sguardo basso. Poveri innamorati sventurati: anche se avranno chissà quanti sponsor, uno di loro dovrà vivere senza l'altro, rimpiangendo i momenti vissuti insieme, desiderando ancora una volta di rivedere la persona amata, di stringerla tra le braccia, cercando di ricordare il suo sorriso. Non mi sono mai innamorata veramente, ho avuto solo qualche stupida cotta da bambina, ma ho visto come la mamma e papà si comportano tra di loro, quanto si amano e quanto amano i loro figli.
Avrei davvero voluto avere dei figli per amarli e curarli, ma d'altra parte non li vorrei, perché non potrei sopportare la sensazione di avere un figlio che viene mietuto per gli Hunger Games, non potrei mai vederlo morire.
Successivamente ci alziamo in piedi, tenendo la testa alta per l'inno, come segno di rispetto.
Pff, in questo preciso momento Capitol City si meriterebbe di tutto tranne che rispetto.
E inoltre, rispetto per cosa? Per far morire le persone dei distretti poveri di fame? Per mandare 23 ragazzi a morte sicura? Rispetto un corno, ma non posso abbassare la testa, altrimenti morirò prima dei Giochi.
Noto che in ogni schermo presente c'è una foto della "tragica coppia", l'uno poco distante dall'altra. Mi chiedo se questo li porterà alla vittoria o alla morte: gli sponsor li aiuteranno, ma d'altro canto i favoriti cercheranno di ucciderli il prima possibile, vedendoli come una minaccia. Lo so, devo pensare solo a me stessa, ma non è facile. Per niente.
Finito l'inno, ci mettiamo in fila nel corridoio del Centro di Addestramento, ed entriamo negli ascensori. I mentori e gli stilisti vengono trattenuti ancora un po', quindi nell' ascensore stiamo io, Thresh, Max (il tributo del Distretto 4, quello che mi ricordava Luke) e la ragazza del suo distretto. Stiamo per chiudere l'ascensore, quando a sorpresa viene anche Katniss; perché non è tornata nell'ascensore col suo ragazzo? Ha paura delle troppe attenzioni di Capitol City? Vorrei chiederle perché, dato che ormai Capitol City ci segue ad ogni movimento, ma non lo faccio, per non sembrare una bambina ficcanaso negli affari altrui.
