CAP 9 (2): Zio Joseph

76 6 2
                                    




           

"E quando pensi di avere tutte le risposte, la vita ti cambia tutte le domande."

(Charlie Brown)


America, 20 ottobre 1949

Già da un mese, Ariela insegnava in una scuola elementare. Era riuscita ad avere questo lavoro proprio con l'aiuto di Emanuel, il quale parlò con il dirigente della scuola primaria, suo carissimo amico, e riuscì a convincerlo delle capacità di insegnamento della cugina. Così Ariela ottenne la licenza di insegnamento per la scuola primaria e insegnava la materia di musica e scelse, come strumento di studio, l'armonica. I bambini della sua classe presero a cuore la nuova maestra, così dolce e paziente, sempre sorridente nonostante il suo passato e la rispettavano molto. In fondo, Ariela poteva essere perfettamente la sorella di uno di loro, grazie ai suoi 20 anni. Ester, invece, frequentava la stessa scuola della sorella maggiore, ma in un altro corso.

"Allora bambini" Ariela si rivolse alla classe con un grande sorriso. L'ora stava per terminare, ma aveva ancora quindici minuti prima del suono della campanella.

"Avete cominciato ad imparare la canzoncina che vi ho dato ieri?"

Il giorno precedente, Ariela distribuì copie dello spartito della ninna nanna che il padre le insegnò. La ragazza raccontò ai bambini che quella era la ninna nanna che lei suonava spesso di notte, quando si sentiva sola, e le permetteva di sentire vicino i suoi genitori che non c'erano più.

I bambini risposero con entusiasmo: la dolce melodia era piaciuta sia a loro che alle loro famiglie.

"Maestra, mio zio ha detto che la conosce già." Louis, un bambino dagli occhi azzurri e i capelli castani, le sorrise.

"Davvero?" Ariela sorrise al piccolo.

"Sì, ed è rimasto con me per sentirla."

Il dialogo fu interrotto dalla campanella, segno che la lezione era terminata.

"Bene bambini, allora ci vediamo domani. Mi raccomando: ricordate di portare l'armonica con voi!"

Mentre Ariela sistemava i fogli e i quaderni nella sua cartella, i bambini le passavano accanto e la salutavano con un sorriso. Dopo essersi assicurata che tutti i bambini fossero fuori, la ragazza andò in bagno dove cominciò a specchiarsi, si legò i capelli in una coda alta. Poco dopo passò dalla classe di sua sorella ed uscirono insieme dalla scuola.

Andando verso casa, parlarono del più e del meno: del bambino che faceva la corte ad Ester portandole ogni giorno un cioccolatino, della maestra di matematica che diventava ogni giorno sempre più antipatica e scorbutica, e della compagna di banco che si mostrava sempre più simpatica e gentile.

Improvvisamente, una voce attirò l'attenzione delle due ragazze. Louis teneva per mano una signora bella, giovane, alta e bionda, ben vestita e cercava di star dietro il bambino.

"Buon giorno, sinora maestra" la signora sporse la mano ad Ariela, che la strinse senza esitazione "Mi chiamo Hannah e sono la mamma di Louis." Sorrise "finalmente la conosco, sa mio figlio parla così bene di voi, e devo dire che il piccolo non vede l'ora di terminare i compiti per suonare l'armonica."

"Mi fa molto piacere che a Louis piaccia suonare l'armonica: è una passione che ho voluto trasmettere anche ai miei studenti."

"Bhe, ecco.. per questo mi stavo chiedendo se accetterete l'invito che sto per farvi."

La maestra sorrise, permettendo ad Hannah di presentare la sua proposta.

"Vorrei invitavi a cena da me. Facciamo questa sera?"

Where are you?Where stories live. Discover now