Capitolo 17

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Izzy pov

Vengo svegliata da qualcuno che sbatte sulla mia cella. "Buongiorno, mia piccola macchina da guerra. Oggi c'è un altro combattimento ma non andrai da sola, la tua collega verrà con te e farete squadra. Sai gli avversari che combatterete sono due Alpha e sono anche molto potenti ma voi lo siete di più ne sono sicuro. Comunque ricordati di combattere altrimenti uccideremo sia te che lei." Dice indicando Giulia. "A fra poco."

Veniamo portate nella stessa stanza dell'altra volta. "Senti, so che non vuoi combattere ma io non voglio morire quindi se non combatti ti obbligherò a farlo." Dice Giulia dall'altra parte della gabbia. "Che ne pensi se invece facciamo un patto? Io ti aiuto a uccidere quei due e tu mi dici come faccio a controllarmi. Ci stai?" Passano secondi di silenzio e poi lei finalmente risponde. "Ci sto." Le porte si aprono e noi iniziamo ad uscire da lì. Sono due maschi Alpha uno è bianco e nero, mentre l'altro è marrone chiaro. Ci trasformiamo e vedo che Giulia è una lupa grigio scuro e un po' nera. *Io attacco quello a destra tu quello a sinistra. Ti raccomando non perdere il controllo.* Dice prima di scattare verso quel lupo ed io faccio la stessa cosa. Il lupo mi salta addosso e iniziamo a morderci e graffiarci. Il lupo si mette sopra di me. *Ma che bella lupetta che abbiamo qui. È un vero peccato che ti debba uccidere altrimenti ci avrei fatto un pensierino su di te.* Dice leccandosi i baffi. *Nei tuoi sogni.* Ringhio e gli do una zampata che gli graffia un occhio. *Puttana!* Cerca di attaccarmi di nuovo ma io lo schivo per poi saltargli addosso e staccargli la testa. Mi giro e vedo che anche Giulia ha fatto il suo lavoro. Mi guarda e sento l'odore e il sapore del sangue che mi fa impazzire. Inizio a traballare ma devo resistere. *Izzy, ascolta la mia voce. Sei tu la Femmina Alpha. Tu la controlli. Tu puoi farcela, concentrati!* Il mio respiro torna regolare e riprendo lucidità. Annuisco e guardo Giulia. *Grazie, Giulia.* Lei mi fa segno con la testa di rientrare nelle celle ed io la seguo.

Dopo essere portate nella celle Xavier ci fa i complimenti per il lavoro e noi gli diamo la buona fortuna visto che è il suo momento. Ora che siamo sole posso finalmente parlare in pace. "Allora ho mantenuto il patto. Ora tocca a te." Lei sospira e mi guarda. "Ed io che speravo ti fossi dimenticata. Allora per prima cosa rilassati e chiudi gli occhi." "Perché devo chiudere gli occhi?" "Non fare domande!" "Va bene..." Chiudo gli occhi e mi rilasso. "Ora fai finta che io non ci sono. Che non sei in una cella. Non sei da nessuna parte, sei solamente sola." Mi ritrovo in una stanza bianca e non c'è nessuno vicino a me. "Ora visualizza la tua lupa e dominala." Una crepa esce in mezzo alla stanza e da lì ne esce una lupa nera dagli occhi rossi. Mi guarda con aria altezzosa e si avvicina a me minacciosa. "Senti un po' sono stanca che tu mi fai perdere il controllo ogni volta e cerchi di uccidere ogni persona a cui voglio bene. Il corpo è il mio e sono io a comandare te e non il contrario!" La lupa sembra sorridermi. *Credi veramente di essere all'altezza per essere una Femmina Alpha?* Dice nella mia mente. "Sì, certo che lo sono." *Una vera Femmina Alpha non avrebbe paura di uccidere e non avrebbe pietà. Cosa che invece tu hai. Tu non sei degna di essere una Femmina Alpha* "Avere pietà non vuol dire essere deboli. Io sono molto più in gamba di quanto tu possa credere!" *Sai invece che penso io?* Dice avvicinandosi *Che tu non sei in grado di dominarmi. Non sei in grado di uccidere. E non sei in grado di essere una Femmina Alpha quindi da ora in poi... sarò io a prendere il tuo posto!* Si lancia verso di me e il nero mi assale.

Angolo Autrice

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Prossimo aggiornamento: mercoledì 28 giugno

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La Femmina Alpha- La FugaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora