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Una volta fatto tutti i controlli necessari, finalmente ci imbarchiamo sul grande trasporto metallico. Prendo un respiro profondo e seguita da Lizzy, saliamo sull'aereo.

Non ho potuto fare a meno di pensare alle parole di Matthew, mi hanno colpita più di quanto pensassi. Ma molte cose non mi sono chiare, ad esempio il fatto che nonostante lui abbia detto di amarmi, continua a stare con Rachel e questo mi infastidisce parecchio.

"Tutto bene?" chiede Lizzy, poggiando una mano sulla mia spalla.

Annuisco poco convinta. "Sì, credo."

"Lascialo perdere, non è degno di te." mi consola invano.

Li guardo da lontano prendere posto; mano nella mano.

Un altro colpo al cuore. Perché deve fare tutto così male?

Perché è così difficile dimenticarlo?

"Questo è il nostro posto." afferma Lizzy poggiando le valige sul ripiano in alto.

I posti sono entrambi accanto al finestrino e sfortunatamente siamo a qualche metro di distanza da Matthew e Rachel.

Sento la sua risata fin qui, vorrei tapparmi le orecchie per non udire quel suono così rivoltante.

"Lasciali perdere. Pensa a goderti la vacanza!" mi rassicura Lizzy seduta accanto a me.

"Come posso farlo? Lizzy, io lo amo ancora e per quanto io provi risentimento per lui, sento ancora di appartenergli." confesso tirando su col naso.

"Mi dispiace, non so cosa dirti. Non ho mai provato una sensazione del genere, scusa."

"Fa niente, tranquilla." dico semplicemente girandomi verso il finestrino, in modo che non veda le mie lacrime. Si sto piangendo, perché vorrei tanto odiarlo in questo momento ma non posso, odio lei; Rachel. Mi viene facile odiarla, perché per lei non provo alcun affetto, è colei che ha reso la mia vita un emerito schifo. È stata i miei momenti migliori che con gli anni è riuscita a mutare in peggiori.

L'abbandono dei miei fratelli è stato il colmo, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Senza accorgermene, ho già il cellulare in mano e sto digitando un messaggio.

Sto scrivendo alla persona che meno mi sarei aspettata di scrivere; Christian.

A Christian:
Ehy...

Aspetto con ansia la sua risposta che non tarda ad arrivare.

Da Christian:
Anna? Tutto bene?

Tiro un sospiro di sollievo appena leggo la sua risposta, non credevo che mi avrebbe risposto, insomma, non dopo quello che gli ho fatto.

Gli ho spezzato il cuore ed anche lui come gli altri, mi ha abbandonato.

Tutti se ne vanno prima o poi, nessuno escluso.

Ammetto che mi è mancato, sì mi è mancato.

A Christian:
Va malissimo.

Voglio raccontargli tutto, infondo è stato mio amico e lo è tutt'ora.

Da Christian:
Piccola, che succede? C'entra quel coglione?

Leggo il messaggio un pó infastidita dal fatto che abbia chiamato Matt in quel modo, ma come biasimarlo? È la verità, è un coglione. Ma purtroppo mi sono innamorata di quel coglione.

A Christian:
Sto malissimo Chris, mi manchi così tanto...

Da Christian:
Vorrei tanto essere lì con te, Anna.

A Christian:
E allora perché non ci sei?

Nessuna risposta. Passano minuti, ma niente. Non sono importante per nessuno, nemmeno per i miei fratelli.

Un singhiozzo involontario fa eco per l'aereo. Mi tappo subito la bocca con le mani, cercando di placare le emozioni in subbuglio.

Matthew si volta verso di me ed io mi alzo per andare in bagno. "Torno subito" avviso Lizzy che annuisce preoccupata.

Busso alla porta del bagno e la apro non ricevendo nessuna risposta.

È un bagno piuttosto ristretto, con un semplice gabinetto e un lavandino. Bene direi.

Entro, ma quando sto per chiudere la porta, un piede la blocca.

Mi asciugo in fretta il viso con la manica della maglia e alzo lo sguardo, incontrando per la milionesima volta i suoi occhi nocciola. I nostri occhi sono come incatenati l'un l'altro e come al solito, ricompaiono i brividi sulla schiena.

"Cosa vuoi, Espinosa?" chiedo gelida.

Mi guarda con un sopracciglio inarcato verso l'alto. "Fai sul serio? Siamo ritornati al chiamarci per cognome?"

Faccio spallucce con finta indifferenza."Te la sei cercata." affermo con tono duro.

Non voglio che mi veda debole, non lo voglio essere in sua presenza. Deve capire che sto bene senza di lui.

Ah davvero?

Si intromette la mia coscienza.  Sì davvero, posso farcela, ne sono convinta.

Entra in bagno chiudendo la porta alle sue spalle.

Oh no.

Mi sembra di stare in uno sgabuzzino. I nostri petti sono uniti, i nostri nasi si sfiorano e i nostri occhi sono incollati.

Il suo sguardo si abbassa sulle mie labbra ed il mio battito accelera notevolmente.

Devi stare calma Anna, non devi permetterglielo.

"D-Devi tornare dalla tua ragazza." la mia voce mi tradisce.

"Hai pianto?" chiede poggiando una mano sulla mia guancia e disegnando ghirigori immaginari su di essa.

Merda, calma gli ormoni.

Mi rimprovera la mia vocina interiore.

"Non è affar tuo." cerco di riprendere sicurezza.

Si incupisce." Anna, tu sei affar mio." afferma ad un palmo dal mio viso.

Sono affar suo.

Nella mia mente sto facendo i salti di gioia per quella affermazione, magari, gli importa ancora di me.

Mi riscuoto da quei pensieri surreali e ritorno alla realtà.

Mi scosto dalla sua mano sulla mia guancia e tento di allontanarmi ma il bagno è fin troppo piccolo.

Cavolo.

Mi prende per i fianchi e mi spinge contro il lavandino, facendomi avvampare.

"Lasciami" affermo balbuziente.

Scuote la testa in segno di diniego. "Sta volta non ti lascio." sussurra prima di poggiare le labbra alle mie.

Sta volta non ti lascio...

||SPAZIO AUTRICE||

Rieccomi!

Perdonanate la mia luuunga assenza, ma la scuola non mi ha dato modo di respirare. Perciò appena ho trovato un momento libero, l'ho sfruttato per scrivere un capitolo che spero vi sia piaciuto!

Non so se avrò il tempo di aggiornare le altre storie, ci proverò. Non vi assicuro niente.

Anyway, se siete interessate, sul mio secondo profilo, potete trovare le mie tre storie.

Mi chiamo:

AriannaPolimeni

Vi adoro ♡

La Mia Salvezza Si Chiama Matthew EspinosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora