Cap.26 Words that cut a deep

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Sei scioccata. Non riesci nè a respirare né a muoverti.

"Eccolo qua, signorina." Dice il cameriere appoggiando il Sake sul tavolo.

Continui a fissare Teach. Non sai cosa fare.

"Oh, sei carina, come sempre. Grazie per la bevanda tesoro." Dice Teach bevendo il tuo Sake.

Cosa farai adesso? È proprio Barbanera che hai davanti! Lui ha ucciso Thatch, è troppo forte e tu sei una smidollata in confronto a lui. Non puoi fare niente senza l'aiuto di Ace.

Ti alzi violentemente in piedi, ma così facendo, catturi l'attenzione di tutta la gente.

Teach ti fa un sorrisetto e si alza anche lui.

"Tu-tu hai ucciso Thatch!" Gli urli.

"Come se non fosse ovvio. Ma la ti accusa fa sembrare che la colpa sia mia. Se lui mi avesse dato il frutto volentieri, non gli sarebbe successo niente."

Senti la tua rabbia accumularsi.

"Lo hai ucciso senza pensare che lui era un bravo ragazzo?!"

Teach inizia a camminare verso di te e afferra il tuo mento in modo da obbligarti a guardarlo nei occhi.

"Guarda dolcezza, è meglio dimenticare il passato. Che ne dici? Dato che hai fatto un lungo cammino per venire a trovarmi, perché non ti unisci alla mia ciurma?" Lui continua a sorridere.

"Unirmi alla tua ciurma?"

"Esattamente. Unisciti alla mia ciurma. Diventa la mia donna e vivrai come una imperatrice." Dice avvicinando di più il suo viso.

Chiudi gli occhi e lo spingi lontano da te.

"Ma non farmi ridere. Sei veramente un pazzo se pensi che io mi unirò alla tua ciurma!" Gli urli.

"Bene, niente male. Allora te lo dirò con altre parole. Unisciti a me o muori."

Aggrotti le sopracciglia. È veramente crudele e disgustoso.

"Preferisco morire piuttosto che andare con te!" Gli rispondi.

"Risposta sbagliata, dolcezza."

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Ace è disteso sotto il cielo oscuro a guardare le stelle, tutto quello che ha in mente è (tuo nome).

Non riesce più sopportare questa sensazione di vuoto, ha commesso uno sbaglio, il grande sbaglio di lasciarti andare via.

Tutto per colpa sua.

L'aria fredda colpisce la sua pelle, lui è fatto interamente di fuoco, quindi il freddo non gli fa nessun effetto come le persone normali.

Respira profondamente prima di alzarsi in piedi.

Guarda il fuoco che vampa davanti a lui, vicino ad esso giace sulla sabbia il suo cappello.

Afferra il suo cappello e inizia a giocherellarci, roteandolo sul dito per poi lo capovolgerlo e prendere una carta che è nascosta all'interno, più della metà é tutta bruciata.

I suoi occhi si sgranano continuando a fissare quel pezzo di carta.

È la tua Vivre Card.

Velocemente prende qualcosa per scrivere un messaggio a Luffy e corre nella direzione che indica la Vivre Card.

Lui non vuole assolutamente perderti. Sei troppo importante per lui. Non puoi permetterti di morire.

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Respiri faticosamente. La sua forza va oltre le tue aspettative. Non sei riuscita a colpirlo e anche se lo hai fatto si è come rigenerato.

"Oh? Ti ho fatto tanto male? E ci sono anche andato piano, tesoro. Sono abbastanza deluso. Pensavo che il tuo ragazzo ti avesse insegnato qualcosa, ma non credo proprio. Mi piacerebbe stare qui con te a fare qualche bella chiaccherata ma... Ho delle ragioni per cui sono qui. È un avvertimento per Portgas. Ricordarglielo."  Dice Teach prima di scomparire nell'oscurità.

Tu stai lì impalata senza sapere cosa fare. Questa è la seconda volta, anzi no, è la terza volta che non sai più che fare. Detesti questa sensazione.

"La Principessa Marine? Ne è sicuro signore?" Senti le voci dei Marine interrogare il proprietario del ristorante.

Merda... È arrivata la mia fine? Non riesco a muovermi.

All'improvviso, ti senti sollevare da qualcuno.

"Cos- Ace?! Ma che diamine ci fai qui?!"

"Shh! Lasciamo le storie per dopo."

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"Perché tu sei qui?!" Gli chiedi.

"Ho visto la tua Vivre Card bruciare... E volevo assicurarmi che tu stessi bene." Dice grattandosi il retro del suo collo.

Ti mordi il labbro inferiore cercando di non farti scappare nessun gemito di dolore. Sfortunatamente, Ace lo nota e ti fa sdraiare con la schiena sul letto.

"Cosa ti è successo?!" Chiede alzandoti la maglietta. Prima che potesse andare più in alto, gli schiaffeggi le mani e ti alzi.

"Sono capace di prendermi cura di me stessa, grazie. E di cosa è successo... Attualmente è una storia divertente."

"Era l'assassino che ha inviato tuo padre?!"

"No... Molto peggio." Ace non soddisfatto della tua risposta, ti fa una sguardo interrogativo. "Mi sono imbattuta in qualcuno che stiamo cercando da un paio di settimane..."

"Cosa?! Vuoi dir-"

"Si, Teach."

"Lui dov'è ora? Non lo avrai mica lasciato fuggire, spero?" Grida Ace afferrandoti per le spalle.

"Non toccarmi! Non è colpa mia! Tu non sai quanto è forte ora!"

"Si, lo so .." Dice Ace con tono sarcastico.

Ti arrabbi le sue parole e ti alzi in piedi.

"Vorresti insinuare che io sono debole? Tu sei- urgh! Sei un figlio di puttana! Mi fidavo di te! Io avevo tutta la mia fede in te perché stavo con te! Ti arrabbi sempre per delle cose stupide e mi hai lasciata come se fossi niente." Gli gridi.

Anche Ace si alza in piedi.

"Forse è perché tra di noi non c'è proprio niente!" Ace inizia a infuocarsi.

Entrambi rimanete scioccati per le parole che avete appena detto e sentito. Lui cerca di avvicinarsi a te ma tu lo spingi lontano.

"Va via. Perché sei venuto qui? Lasciami in pace." Sussulti sentendo le tue lacrime scorrere sulle tue guance.

"(Tuo nome), per piacere. Io non penso veramente a quello che ho detto. Non so perché ho detto quelle cose. Per favor-" Lui tenta ancora di avvinarsi ma ti sposti lontano.

"Va via. Lasciami da sola. Comandante."

Le tue parole lo hanno colpito come una lama sul cuore, ma anche lui ha fatto così, causando una ferita più profonda di quanto si potesse pensare.

Call your name (Ace x Reader)Where stories live. Discover now