-Drarry- Unexpected events

Ginny

Ginny lo scansò gentilmente con una mano ed entrò nell'appartamento raggiungendo presto il tavolo dove erano seduti gli altri.

"Ginny?! Ma cosa...Che ci fai qui?!"Ron si alzò in piedi stupito quanto gli altri nel vederla.

"Wow che bella accoglienza, da quando una sorella non può venire a trovare suo fratello?" rispose la ragazza rubando un pezzo di pizza.

"Da quando due anni fa sei sparita senza farti più sentire lasciando a me i tuoi casini!"

Ginny alzò le spalle indifferente alle parole del fratello e solo allora notò gli altri componenti del tavolo guardarla ammutoliti.

"Voi dovete essere i coinquilini di mio fratello giusto? E tu devi essere Hermione..." disse squadrandola riccia dalla testa ai piedi.

Hermione cercò di sorridere gentile mane venne fuori una smorfia non ben definita. Dean e Seamus, cordiali come sempre, le porsero la mano da bravi padroni di casa e la invitarono a sedersi al tavolo.

La rossa prese posto di fianco a Draco avvinghiandosi al suo fianco "E tu chi saresti? Un nuovo amico di Ron? Niente male!" pronunziò facendogli l'occhiolino.

Draco si scostò appena da quella presa imbarazzato dalla situazione "Io...Io sono Draco?" rispose grattandosi la testa.

"Lui é il mio ragazzo Ginny, levagli le mani di dosso" intervenne Harry facendo alzare la ragazza di malo modo e riprendendo il suo posto.

"Ma davvero?!" lo derise "Così hai deciso di essere gay?!"

"Non l'ho deciso lo sono sempre stato!"

"Ne siamo sicuri Potter?! O devo rinfrescarti la memoria?"

"Ginny smettila!" Ron picchiò un pugno sul tavolo "Ne abbiamo parlato abbastanza direi, é un discorso chiuso, e non mi sembra il caso comunque di tirarlo fuori ora...E non mi hai ancora detto cosa diavolo ci fai qui!"

Draco spalancò gli occhi guardandomi perplesso, gli strinsi la mano rassicurandolo maledicendomi per aver aperto quella porta. Perché ora che la vita stava avendo un senso doveva arrivare Lei a rovinare tutto?!

Ginny si sedette sull'unica sedia vuota rimasta e guardò il fratello con espressione rassegnata "Neville mi ha lasciata."

"Chissà come mai" borbotto Harry guardando nel piatto.

La rossa proseguì facendo finta di non averlo sentito "Così ho fatto le valige e ho pensato di venire qui. Speravo che dopo due anni le cose si fossero sistemate...E poi volevo sapere come stavi Harry..."

Il moro strinse con forza la mano attorno a quella di Draco "Che ti importa?" rispose senza guardarla.

Notò Dean e Seamus guardarli perplessi ed Hermione che lanciava occhiate interrogatorie a Ron. Draco era estremamente nervoso, picchiettava i piedi per terra e si stava torturando le labbra a forza di morderle.

"Harry mi dispiace davvero, non so più come dirtelo..."

Harry sbottò alzandosi in piedi rovesciando la sua birra sul tavolo "FORSE PERCHE' NON ME L'HAI DETTO?! CAZZO GINNY, ERI LA SORELLA DEL MIO MIGLIORE AMICO, COME CREDI MI SIA SENTITO?! SEI SPARITA, NON UNA CHIAMATA, NON UN MESSAGGIO, NON MI HAI MAI RISPOSTO! E DIO SA QUANTE VOLTE TI HO CERCATA!!! ED ORA DOPO DUE ANNI DI SILENZIO TI PRESENTI COME SE NULLA FOSSE E MI CHIEDI SCUSA?! VAFFANCULO GINNY!!!"

Un silenzio imbarazzante calò nella stanza, nessuno osava parlare, si sentì solo il singhiozzo flebile e continuo della rossa che aveva iniziato a piangere.