Capitolo 27

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COSÌ VICINI MA COSÌ LONTANI



"Io e te, vicini ma distanti,

che basta un passo

per distruggerci,

e un altro per amarci"

- Federica Maneli



Emma

<<Non puoi amarmi>> Le sue parole sono una pugnalata in pieno petto. Questa volta non sento la lama squarciarmi la pelle, questa volta va dritta al cuore. Altre lacrime iniziano a scorrermi sul viso. Non ho il tempo di aggiungere niente, anche se non avrei saputo più che aggiungere, che sentiamo le voci di Andrea e Marco in corridoio. Esco dalla sua stanza e corro in bagno. Mi richiudo la porta alle spalle e crollo sul pavimento. Alzo la tavoletta del water ed inizio a vomitare. Mi libero di tutto: delle lacrime, del dolore, della consapevolezza che adesso è realmente tutto finito; io ho ammesso a lui, e per la prima volta anche a me stessa, di amarlo, e lui è riuscito solo a dire che non devo provare quei sentimenti nei suoi confronti. Come puoi chiedere ad una persona di non amarti? Non si può decidere che amare. Sarebbe tutto molto più semplice; Meno lacrime, meno cuori infranti. Se si potesse scegliere di chi innamorarsi, avendo la certezza di essere ricambiati, saremmo tutti più felici. Mi pulisco la bocca con un po' di carta, poi mi metto a sedere sulle fredde piastrelle appoggiando la schiena alla vasca. Mi porto le ginocchia al petto, cercando di tenere insieme i pezzi di me, che inevitabilmente si stanno sgretolando. Cerco di fermare i singhiozzi e di accettare che lui non ricambi i miei sentimenti. "Era solo sesso Emma...c'era passione si...ma era solo sesso. Lo sapevi...volevi lo stesso..." Le sue parole mi tornano alla mente. "Non puoi amarmi" Si ripetono nella mia testa come un disco rotto. Sento delle fitte allo stomaco, mi poso una mano sul ventre prima di mettermi nuovamente in ginocchio per rigettare. Mi contorco dal dolore, non capendo da cosa sia causato. Cerco di ispirare ed espirare regolarmente, cercando di calmarmi e di fare passare il dolore. Piano piano mi calmo e mi accarezzo il ventre dolorante. Sarà lo stress. Penso fra me e me. Mi alzo lentamente dal pavimento, perché mi gira un po' la testa, e mi sciacquo il viso con un po' d'acqua fresca. Guardo il mio riflesso nello specchio. Sembro l'ombra di me stessa. Mi sistemo i capelli in una coda alta e dopo aver fatto i miei bisogni esco dal bagno.

Mi dirigo in cucina per bere un po' d'acqua. Prendo un bicchiere e faccio scorrere il liquido fresco e trasparente dal lavandino. Riempio il bicchiere e lo butto giù d'un fiato. Lo riempio nuovamente. <<Emma>> sento mormorare alle mie spalle. Mi volto e il volto stanco di mio padre mi sorride. <<I nonni non erano a casa quindi li abbiamo chiamati per informali>> <<Ok>> replico con voce roca a causa del pianto. <<Stai bene?>> mi domanda preoccupato avvicinandosi. Annuisco. <<Sono solo un po' stanca>> replico posando il bicchiere nel lavello. Prima ancora che possa depositarlo mi cade dalle mani e io barcollo. Andrea mi sorregge e mi stringe a se prima che possa cadere. <<Emma! Stai bene? Siediti sul divano>> mentre mi accompagna in salotto ci raggiunge Marco. <<Stai bene tesoro?>> domanda preoccupato. <<Si... Mi gira solo un po' la testa>> sento di nuovo quelle strane fitte al ventre e mi porto una mano sulla pancia. Mi fanno stendere sul divano e il padre di Alex si affretta a portarmi un altro bicchiere d'acqua. <<Bevi tesoro>> <<Sto bene>> replico mettendomi a sedere e prendendo il bicchiere che mi porge. <<è meglio che stai sdraiata>> mi ammonisce Andrea. <<E come pensi che possa bere?>> gli domando un po' irritata. Marco sghignazza, mi da una carezza sulla testa e poi torna in cucina. Sento rumore di vetri quindi immagino che stia raccogliendo il mio disastro. <<Mi dispiace>> gli dico quando torna in salotto. <<Non preoccuparti, era solo uno stupido bicchiere. Stai meglio?>> <<Si>> replico sorridendogli. <<Non hai pranzato. Magari è un calo di zuccheri. Vuoi qualcosa?>> mi domanda mio padre. <<No, non ho fame>> al solo pensiero del cibo sento risalirmi un conato. <<Ma devi mangi...>> <<Non ho fame>> lo interrompo con tono perentorio.

1. I FELL IN LOVE: Mi sono innamorata del mio miglior nemico - in revisioneWhere stories live. Discover now