Capitolo 35

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SEI PARTE DI ME


"E per ogni giorno mi prendo un ricordo

che tengo nascosto lontano dal tempo

insieme agli sguardi

veloci momenti che tengo per me

e se ti fermassi soltanto un momento

potresti capire davvero che è questo

che cerco di dirti da circa una vita

lo tengo per me

sei parte di me"

- Zero Assoluto


Emma

<<Alex...>> mormoro con le lacrime agli occhi. <<Dobbiamo parlare>> annuisco e gli faccio cenno di seguirmi al piano di sopra. Lo faccio entrare per primo nella stanza e chiudo la porta alle mie spalle. Ho il cuore a mille e come una morsa nello stomaco. Non si volta nella mia direzione, si limita a camminare sino alla finestra. Guarda fuori prima di parlare. <<Da quanto?>> <<Quattordici settimane...>> <<Per tutto questo tempo...perché...perché non mi hai detto niente...?>> dice con tono rassegnato. <<Io...>> mi si spezza la voce e delle lacrime iniziano a rigarmi il volto. Si volta a guardarmi. Ora sono io a non poter reggere il suo sguardo, quindi abbasso gli occhi e mi porto istintivamente la mano alla pancia. <<Io...ho detto di amarti...dopo ho scoperto di essere incinta... sapevo che non ricambi i miei sentimenti...e...non volevo farti sentire in obbligo...poi più il tempo passava, più diventava difficile...avevo paura che mi avresti odiata...>> scoppio a piangere. Si avvicina a me e mi stringe in un abbraccio. <<Non potrei mai odiarti...>> mormora tra i miei capelli. <<Non mi odi?>> <<Certo che no...>> lo stringo forte a me per paura che mi lasci. Mi trascina sul letto e ci sediamo. <<Avresti dovuto dirmelo...io...>> <<Mi dispiace...>> non so come altro giustificarmi. Sono stata egoista. Ho avuto paura ed ho preferito non dirgli niente. <<Emma...>> dice passandosi una mano tra i capelli. <<Non so se sono pronto...non so se sono pronto ad essere padre...>> <<Non pretendo niente...>> mormoro guardandomi le mani. <<Guardami...>> alzo lo sguardo su di lui. Ha gli occhi stanchi e vitrei. <<Ti amo Emma...>> le sue parole mi arrivano dritte al cuore, che esplode come milioni di fuochi d'artificio. <<...sarebbe un cliché dirti che ti ho amata sin da bambina, e che mi comportavo da stronzo per avere le tue attenzioni. Ma non posso dirlo, perché diamine ti odiavo! Ero geloso di te!>> dice ridacchiando nervosamente. <<Ma adesso...adesso non posso vivere senza di te. Ti amo Angelo. Sei tutto per me. Non volevo ammettere con me stesso quello che provavo. Avevo paura dei miei sentimenti. Non volevo soffrire nuovamente, ed ho portato te a farlo. Mi dispiace così tanto per non essermene accorto prima...io...>> non gli faccio terminare la frase. Mi lancio sulle sue labbra e lo bacio. Mi ama... ha detto di amarmi ed è tutto ciò che conta. <<Ti amo Alex>> mormoro sulle sue labbra. <<Ti amo Angelo>>. Parliamo per tutto il pomeriggio, fino a sera. Gli racconto del pericolo di aborto, di come mi sono sentita alla notizia di aspettare un bambino e di come ho subito deciso di tenerlo, di come mi sono sentita a vedere le coppie alle visite e di come avrei voluto che lui fosse con me, di come mi è mancato e di quello che ho provato appena l'ho visto. Lui mi racconta di come si è reso conto di amarmi, di come non riusciva a dormire la notte senza stringermi tra le sue braccia, di come si è sentito quando credeva che avessi un altro, della sua decisione di raggiungermi, di quello che ha provato quando gli ho detto di aspettare un bambino, il nostro bambino. Ceniamo con i miei genitori e per la prima volta da tanto tempo mi sento felice, mi sento a casa.

1. I FELL IN LOVE: Mi sono innamorata del mio miglior nemico - in revisioneWhere stories live. Discover now