Capitolo 5

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Durante i giorni seguenti io e Alex fummo appiccicati. Mi ha raccontato tanto su di lui, i suoi gusti, le sue esperienze amorose e soprattutto mi ha raccontato di Toronto. Andammo a visitare la CN Tower e il Downtown e promise di portarmi sotto le cascate del Niagara. Abbiamo scoperto di avere tanto in comune, come la passione spropositata per i Radiohead e la lettura accanita di libri. Fino alla fine della settimana girammo la città in lungo e in largo e ebbi loccasione di far amicizia con i suoi migliori amici.

«Ragazzi, questa è mia sorella Chelsea» disse con un sorriso che cercava di nascondere e un tono soddisfatto. «Frequenterà il suo quarto anno nella nostra scuola» continuò. «Chelsea, questi sono Mike, Oliver, Liam e Max».

«Oddio Al, ma dove la tenevi nascosta?» disse Mike a bocca aperta. Ridacchiai imbarazzata e con la coda dell'occhio intravidi Alex che faceva dei gesti alle mie spalle tipo «No, no, no!!» ma a quanto pare loro si divertivano così. Mentre Oliver e Liam si limitarono ad un cenno di saluto con la mano, Max, il ragazzo dai capelli rosso carota e con infinite lentiggini sul volto, mi prese la mano.

«Milady mi permetta di presentarmi, io sono Maxime Evans» schioccò un veloce bacio sulle mie nocche «ma tu puoi chiamarmi Max» mi fece l'occhiolino e scoppiai in una fragorosa risata così come gli amici di Alex, mentre per tutto il tempo lo avevo sentito imprecare sottovoce alle mie spalle.

«Okay ora basta» disse Alex agli altri che ancora ridevano.

«Sono adorabili, già mi piacciono» vidi i lineamenti di mio fratello rilassarsi.

«Sono completamente pazzi ecco cosa sono, non fanno altro che mettermi costantemente in imbarazzo» disse con un tono tra l'offeso e il divertito.

«Allora, verrete alla festa dei Wilson questo sabato?» chiese Liam.

«I Wilson danno una festa?? Chel, i Wilson hanno una casa fantastica e poi sarebbe un'ottima scusa per conoscere gente, che ne pensi?» mi guardò con occhi speranzosi.

«Noi crediamo di sapere perché sei tanto desideroso di venire» disse Max mandando occhiate complici agli altri.

«Mah..ma che dici pfff» se non ci fossi stata io sicuramente Alex avrebbe conciato i suoi amici per le feste, in tutti i sensi. Era rosso dall'imbarazzo. «Lo sanno tutti che mi piacciono le feste, niente di che» disse dondolandosi sulle scarpe.

In realtà mi aveva accennato ci fosse questa ragazza per cui aveva una cotta da un bel po', e se per dargli un'occasione di vederla sarei dovuta andare a quella festa, allora l'avrei fatto.

«Perfetto allora, noi ci siamo» dissi ai quattro, togliendo mio fratello dalle loro occhiate maliziose.

«Non vedo l'ora allora! Sarà fantastico e ci sarà tanta birra!» Max sembrava estasiato all'idea.

Ci salutammo e io e mio fratello prendemmo la strada di casa. Continuai a ribadire quanto già adorassi i suoi amici e lo costrinsi a raccontarmi di più su questa ragazza – il cui nome scoprii fosse Lauren – mentre il sole tramontava dietro le montagne della città.

TWINWhere stories live. Discover now