"Vostra Grazia" mi chiama Lucy dolcemente.
Controvoglia apro gli occhi, i quali mi bruciano moltissimo dopo il pianto violento di ieri sera, la testa mi duole terribilmente e la cosa peggiore, fra tutto, è che ho litigato con Edward.
Mi metto a sedere e prendo la tazza di tè, inizio a berla lentamente mentre Lucy spalanca le tende.
Il tiepido e timido sole autunnale entra in camera mia.
Sospiro e appoggio la tazzina vuota sul comodino, "Che ore sono?" chiedo io.
"Sono le nove Vostra Grazia... mi avevate detto voi di svegliarvi a quest'ora" risponde Lucy.
Annuisco e mi alzo dal letto, poco aggraziatamente mi stiracchio e mi infilo il copri-vestaglia.
Mi siedo alla toiletta e il mio riflesso fa quasi impressione, i miei occhi arrossati stonano con il mio viso diafano e delle occhiaie violacee contornano lo spettacolo.
"State bene?"
Annuisco.
Lucy mi sorride e inizia a spazzolarmi i capelli.
"Sua Grazia, vostra suocera, è andata a far visita ad una sua amica, tornerà per cena."
Una buona notizia! Peccato che molto probabilmente suo figlio non vorrà vedermi e questo significa che non possiamo approfittarne di questo piccolo momento in solitudine.
Che disgrazia!
"E... il duca?" balbetto io.
"Si è svegliato poco fa anche lui" mi risponde lei iniziando l'acconciatura.
Faccio una smorfia, farà colazione con me?
Odio litigare, e sopratutto la cosa più odiosa è che non abbiamo mai litigato io e lui quindi non so come comportarmi.
"Ecco fatto, vi aiuto a vestirvi."
-.-.-.-.-
Mi dirigo a piccoli passi verso la sala da pranzo, sgorgo la sua figura seduta con in mano il giornale di oggi, è attento e concentrato.
Mi tremano le mani, ho quasi paura ad entrare, non ho motivo di temerlo, io ho ragione e lui si è scaldato per niente.
Prendo fiato lentamente ed entro in sala da pranzo, alza lo sguardo dal quotidiano e mi fissa.
"Buongiorno" mormoro io iniziando a servirmi la colazione.
"Buongiorno" dice lui atono per poi tornare al suo articolo.
Appoggio il cucchiaio, in questo momento gli do le spalle e i miei muscoli si contraggono. Rende tutto così dannatamente difficile.
Finisco di servirmi e mi siedo al mio posto, mangio silenziosamente, anche se ho lo stomaco abbastanza chiuso.
Il silenzio che c'è fra di noi è carico di tensione, appoggio le posate, il mio piatto non l'ho svuotato del tutto. Mi porto una mano sul grembo e sospiro.
Edward termina di mangiare e poi appoggia il quotidiano, "Vado al club, pranzerò lì" sentenzia.
Lo fisso mentre si alza, fra poco saranno due mesi che siamo sposati, ora che ci penso, ed è un po' triste questa situazione.
"Va bene" riesco a dire io.
Esce dalla stanza e io rimango nell'enorme sala da pranzo, non mi era mai sembrata così tanto enorme.
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Lottie J. - Dopo La Fine [MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
Historical FictionSEQUEL di: Lottie J. - La Storia Di Uno Scandalo Abbiamo lasciato la nostra Charlotte all'altare con il suo Edward, ebbene come proseguirà adesso la sua vita? La vita della giovane coppia, all'inizio pacifica e tranquilla, sembrerà complicarsi con...