7. Solitudine

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Oggi mi sono svegliata senza febbre, è ormai una settimana che sono reclusa in camera mia, Edward è sempre stato con me ma non c'è stato nessun accenno per quanto riguarda la nostra discussione accaduta prima... prima del fatto.

Il mio cuore si sente schiacciato, c'è qualcosa di strano in me che non comprendo, mi sfioro spesso il ventre e mi maledico perché sento che è stata solo colpa mia.

Sospiro, ho appena finito di fare colazione quando mia suocera entra in camera mia con Edward.

"Tesoro – mi chiama mio marito – mia madre deve parlarti."

"Ditemi" mormoro io faticando a guardarla negli occhi.

Apre un paio di volte la bocca senza emettere alcun suono, sino a quando, con lo sguardo basso dice: "Perdonami, scusami."

Sgrano gli occhi. "Ho detto cose terribili, mi dispiace" continua lei.

"Spero che potrai perdonarmi."

Le sorrido leggermente, il mio orgoglio è ferito, ciò che ha detto mi ha uccisa, ma per l'amore che provo per Edward le dico: "Certo che vi perdono."

Accenna un sorriso forse forzato e poi si congeda, so che è stato uno sforzo... ma spero che almeno nel profondo queste scuse sono sincere, so che l'ha obbligata il mio sposo, ma spero che abbia compreso.

Edward si avvicina al mio letto e si siede vicino a me. "Ti devo delle scuse anche io."

"Me le hai già fatte" mormoro io sorridendogli.

Lui allunga la mano e mi accarezza il viso: "Ho frainteso tutto e ho dubitato della donna che amo."

"Facciamo tutti degli sbagli, l'importante è che adesso hai capito..." gli dico io prendendogli la mano e stringendola forte.

"Ho deciso che appena ti sentirai un po' meglio partiremo, andremo a Filey Hall nello Yorkshire e lì passeremo tutto il periodo invernale, lì è bellissimo, ti piacerà" mi spiega lui con gli occhi che brillano.

"Qualsiasi posto è bello con te!" esclamo io.

Lui mi attira a sé e mi bacia la nuca, "Ti amo" mormora dolcemente.

"Anche io Edward" rispondo.

"Comunque sono arrivati tuo padre, tuo fratello e sua moglie, ti va di vederli?" mi domanda lui staccandosi di poco da me.

Annuisco, "Però non mi va di alzarmi, possono venire qui?"

Edward si alza dal letto, va a dare disposizioni ai servi e dopo poco mi ritrovo tutta la mia famiglia in camera mia.

"Lottie mi dispiace così tanto" mormora mio padre, ha gli occhi lucidi e la voce abbastanza rotta, non è solito mostrare i suoi sentimenti.

"Purtroppo sono cose che succedono" dico io facendo una smorfia, fa strano dirlo.

Rob è visibilmente imbarazzato e non sa cosa dire, Julia la fisso, o meglio fisso il suo grembo, e anche lei mi guarda, ma è qualcosa di terribile vederla... perché suo figlio è ancora vivo dentro di lei, al sicuro dal mondo.

Sospiro e sento gli occhi pungere forte, lei si rende conto della situazione e dice: "Forse è meglio che me ne vada via..."

"Oh no resta!" esclamo io asciugandomi una lacrima.

Si morde il labbro, "Ho bisogni di parlarti, dopo..."

"Potete lasciarci da sole?" chiedo io, "Siediti qui" mormoro io indicando il bordo del letto.

Lottie J. - Dopo La Fine [MOMENTANEAMENTE SOSPESA]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant