10. Un Natale ricco di sorprese

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Buona sera cari lettori! Dopo secoli finalmente aggiorno... vi ringrazio di cuore per la vostra pazienza.
Oggi dovevo scrivere, come valvola di sfogo perchè è stata una giornata lunghissima e non bella... è stata stancante.
Spero che il capitolo vi piaccia, fatemi sapere! Un abbraccio e buona lettura.

-.-.-.-.-

Adoro il Natale, è sempre stata una delle mie feste preferite, non so come spiegarlo ma tutto mi appare più bello... anche se c'è da ammettere che è anche una festa piuttosto malinconica, poiché si avverte la mancanza di chi non c'è più.

Apro gli occhi che fuori è ancora buio, mi rendo conto che è presto perchè Edward è ancora steso a fianco a me che dorme.

Ieri è stata una giornata molto lunga, i nostri nipotini erano elettrizzati, poi è stata bellissimo vedere la mia famiglia così vicina a quella di Edward, hanno avuto modo di conoscersi meglio, il che mi ha emozionata tantissimo. Se ci fosse stata mia madrecredo che si sarebbe commossa anche lei.

Oggi ci sarà un grande pranzo dopo la funzione religiosa, e passeremo il pomeriggio tutti insieme.

Il sole si alza lentamente, gli uccellini iniziano a cantare leggermente e mio marito si stiracchia con poca grazia.

Apre gli occhi e quando mi vede sveglia mi sorride, "Buongiorno Lottie e buon Natale, come mai sei già sveglia?" mi domanda.

"Buongiorno e buon Natale a te tesoro. Non lo so... mi sono solo svegliata" rispondo io mettendomi su un fianco per poterlo guardare in viso.

Mi sorride e mi da un bacio sulla fronte. "Vorrei restare, ma devo andare."

"Ma non si può dare uno strappo alla regola? Ormai..." mormoro io.

Lui ride leggermente, mi sposta una ciocca di capelli ribelli che non so come ma sono usciti dalla mia treccia e mi dice: "Vorrei... la prossima volta dai. Adesso devo andare!"

Si mette seduto e si stiracchia nuovamente.

Io sbuffo sonoramente e mi metto a pancia in giù con il viso rivolto verso il cuscino.

"Stai facendo i capricci?"mi domanda divertito e avvicinandosi al mio orecchio.

"No" borbotto io.

"Come no..." mi provoca lui.

Prendo la coperta e mi copro tutta, allora lui inizia a farmi il solletico ai fianchi.

"No! Basta... questa non può essere la tua arma! E' ingiusto!" sbuffo io divincolandomi da lui e sedendomi.

Lui scoppia a ridere. "Sdraiati!" mi ordina lui.

Io alzo gli occhi al cielo.

"Adesso!" esclama.

"Va bene..." e mi sdraio.

"Ora chiudi questi bellissimi occhietti e dormi, fra tre ore verranno a svegliarti" mormora lui dandomi un bacio sulla fronte.

Io prontamente apro un occhio e lo fisso: "Non ho sonno!"

"Non sei stanca? Neanche un pochino?" mi chiede.

"No" rispondo.

"Ci siamo addormentati tardi ieri sera Charlotte..." mi dice lui maliziosamente, sa quanto io sono timida e vergognosa. Fa apposta.

Divento rossa come un peperone, più dei miei capelli e così decido di coprirmi il viso con la coperta.

"Indisponente!" borbottoio.

Lui scoppia nuovamente aridere, "Dormi bene, brontolona!" esclama alzandosi dal letto.

"Ma quanto sei antipatico?" chiedo io sbuffando sonoramente e guardandolo disottecchi.

Lottie J. - Dopo La Fine [MOMENTANEAMENTE SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora