Lottie J. - Dopo La Fine [MOMENTANEAMENTE SOSPESA]

14. Pace?

Agosto 1866

Questo è il secondo parto acui assisto in vita mia, il primo è stato quello di Julia, lei mivoleva espressamente al suo capezzale e questo è... be' il secondo,ovvio.

Kate mi desiderava cosìtanto ed eccomi qui, non volevo in principio, sono prossima al partoanche io, manca circa un mese e vedere le sue smorfie di dolore nonmi aiuta, anzi. Non sono serena per niente.

La levatrice la motiva, frapoche spinte il suo bambino vedrà la luce del sole.

In effetti è statoindimenticabile il momento che hanno appoggiato sul seno di Julia ilpiccolo Robert, lei mi ha assicurato che tutto il dolore in quelmomento era solo un ricordo lontano... ebbene voglio crederci.

Un urlo straziato mi riportaalla realtà e un bambino cattura la mia attenzione.

"E' maschio!"esclama la donna tagliando il cordone ombelicale e portandolo vicinoad una bacinella per lavarlo per bene.

"Un maschio!"esclama in lacrime Kate.

Suo marito entra in camera eio prontamente mi allontano, la scena è commuovente.

"Sei stata bravissimatesoro" le mormora lui stringendole le mani.

Dopo pochi minuti il piccoloviene messo sul seno della madre.

"Benvenuto al mondopiccolo Patrick James" dice commosso suo padre.

Sorrido amorevolmenteaccarezzandomi il pancione.

"E' davvero bello Kate"dico io avvicinando al suo capezzale. "E ha moltissimi capelli!"osservo io divertita.

"E' vero" dice leiridendo di gusto e accarezzando il piccolo.

Dopo poco un donna poco piùgrande di Kate e di me fa il suo ingresso, deduco sia la balia.

Io mi congendo e torno acasa da mio marito.

Al mio ritorno trovo Edwarde sua madre in salotto.

Molte cose sono cambiate inquesti mesi, Dorothea è da un mese che si è nuovamente trasferitacon noi.

Non voleva perdersi pernessuno motivo al mondo la nascita del nuovo piccolo duca! E'estremamente convinta che sia un maschio.

Non si comporta più comequasi un anno fa, anzi, è più comprensiva con me, ma ovviamentealcuni atteggiamenti non se ne sono andati via da lei. Vuole sempreavere l'ultima parola, anche sulla mia gravidanza.

Mi siedo abbastanzagoffamente, la pancia enorme mi impedisce molti movimenti.

"Kate ha dato alla luceun bellissimo maschio!" esclamo io gioiosa.

"Oh che gioia!"dice mio marito allegramente.

"Era al settimo cielo"commento io sorridendo.

Edward mi prende la mano ema la stringe forte, "Sono felice per la tua amica, ma secondome non dovevi presenziare..." commenta mia suocera.

"Ma no..."

"Nelle tue condizioninon dovresti muoverti così tanto! Cammini sempre, non stai maiferma!" esclama lei.

"Non sono malata, sonoincinta! Anche il medico mi ha detto che camminare un po' fa bene..."spiego io a quella donna troppo testarda.

Lei fa una smorfia in cuipalesa chiaramente il suo disappunto.

"Dovresti stare più ariposo, ci manca solo che vai a cavallo e fai di tutto!" miriprende lei.

"Ma..." stoiniziando veramente ad irritarmi ed Edward lo percepisce.