9. Stranezze

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Apro lentamente gli occhi, ci metto un po' per realizzare che sono in camera di mio marito.

Mi stiracchio poco aggraziatamente, non so che ore siano, il sole sta sorgendo giusto adesso, forse sono appena le sette del mattino.

Il braccio di Edward mi impedisce di muovermi, non è da lui dormire così tanto.

Cerco di spostarlo lontano da me, ma è davvero pesante. Sbuffo divertita.

Ci riprovo e questa volta lui mugugna e si stringe ancora più forte a me.

"Edward" lo chiamo io dolcemente.

"Mh?" mormora lui con gli occhi ancora chiusi.

"Sei pesante!" esclamo io ridendo.

"Ma dove devi andare?" mi chiede lui aprendo un occhio.

"In camera mia, fra poco arriverà Lucy e non mi troverà. Se mi dovesse trovare qui il tuo valletto cosa penserà?"

"Allora – mi dice lui staccandosi da me e sedendosi – potrebbe pensare che due giovani sposi stanno adempiendo ai loro obblighi coniugali."

"Stupido!" esclamo io mettendomi la camicia da notte e ritornando a sedermi al suo fianco.

"Ti sei già rivestita?"

Divento paonazza, dello stesso colore dei miei capelli, "Sei sconveniente!" urlo io lanciandogli il cuscino in faccia.

Lui scoppia a ridere, "Sei un peperone!" mi stuzzica lui.

"Basta!" mugugno io coprendomi tutta con la coperta per nascondermi.

"Come ti lamenti..." borbotta lui divertito.

"Almeno rivestiti, per cortesia, se dovesse entrare il tuo valletto e..." lui mi zittisce e mi scopre.

"Che scandalo, oh mio Dio!" mi prende in giro lui mettendosi la sua vestaglia borgogna.

"Magari se sotto ti metti la camicia da notte..."

"Charlotte posso fare quello che voglio in camera mia?" mi chiede lui sbuffando rumorosamente e ridendo.

"Ci mancherebbe!" esclamo io.

"E allora?"

"E allora adesso me ne vado, ci vediamo a colazione" rispondo io alzandomi dal letto.

"No!" esclama lui prendendomi e buttandomi letteralmente sul letto.

"Edward ti prego" mugugno io, faticando a trattenere una risata.

"Sai che scandalo, un marito che..."

"Che?" chiedo io corrugando lo sguardo.

"Fa il solletico a sua moglie!" urla lui iniziando a solleticarmi il ventro.

"No!" esclamo io scoppiando a ridere e cercando di divincolarmi, "Sai che lo soffro tantissimo, lo sai... ti prego basta!"

"Certo che lo so!" dice lui ridendo gioiosamente.

Le mie risa sono così forti, non quanto quelle di Edward, chee i miei occhi sono offuscati dalle lacrime. Mi manca il fiato dal troppo ridere.

"Basta!" urlo io stremata dal ridere.

"Mh... no, non mi fermo!"

"Io credo che dovresti fermarti" balbetto io imbarazzata.

Con una forza che non credevo di avere allontano mio marito con un calcio, facendogli forse troppo male. Da quanto era qui sua madre? Che imbarazzo.

Lottie J. - Dopo La Fine [MOMENTANEAMENTE SOSPESA]Where stories live. Discover now