Capitolo 23

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-Le ha mai fatto del male?- le domandò l'agente di polizia e Clarissa continuò a tenere lo sguardo basso, -mi ha accoltellato tre volte prima di rapirmi- rispose la ragazza giocando nervosamente con le dita delle mani. -Le ha fatto altro male?- le domandò l'agente e Clary dissentì con un cenno del capo, -sono riuscita a scappare qualche giorno fa, ma non ricordo dove mi trovassi di preciso, sono riuscita ad arrivare fino a Seul non so come e mi ha trovata Park Jimin. Se non fosse per lui non so dove sarei ora- disse in seguito la ragazza alzando lo sguardo per incontrare quello del poliziotto. -Ero spaventata e non sapevo mai se sarebbe stato il mio ultimo giorno o se sarei sopravvissuta- disse Clarissa con sincerità, ma una parte di lei sapeva che Jungkook non le avrebbe mai fatto del male. -Hai sentito come si chiama realmente Bunny?- le domandò il poliziotto e lei dissentì con un cenno del capo, -non ho mai saputo il suo vero nome- rispose Clarissa guardando l'uomo dritto negli occhi. Clarissa avrebbe tanto voluto essere da un'altra parte, voleva stare in casa sua a pensare prima di tornare a scuola, ma Namjoon e Taehyung l'avevano convinta ad andare alla polizia per aiutarli a cercare il famoso Serial Killer Bunny. -Ci dispiace metterla a disagio con le nostre domande signorina Clarissa, ma purtroppo tutto quello che noi le chiediamo ci aiuterá nelle indagini- le disse l'uomo e Clary non rispose, continuò semplicemente a guardarlo, pregando di trovarsi da un'altra parte. -Capisco, ma questo mi mette parecchio a disagio- rispose lei tornando a giocare nervosamente con le dita delle mani. -Clarissa vorresti qualcosa da bere?- le domandò l'agente e lei annuì con un cenno del capo, -potrei avere un bicchiere d'acqua?- chiese la ragazza nervosa, mentre l'uomo faceva segno ad un poliziotto di portarle un bicchiere d'acqua. -Capisco che sia un evento traumatico, ma possiamo continuare con le nostre domande?- le chiese lui e Clary annuì con un cenno del capo, mentre il poliziotto le serviva un bicchiere d'acqua. Ne bevve un sorso con mani tremanti; -hai mai visto questo Serial Killer in faccia?- le domandò l'uomo e improvvisamente le mani di Clary smisero di tremare. Finì di bere e successivamente tornò a guardare il poliziotto, -no- mentì lei spudoratamente, -non l'ho mai visto in faccia- continuò Clarissa appoggiando il bicchiere d'acqua sul tavolo della stanza degli interrogatori. -Indossava sempre la sua maschera e io non ho mai avuto occasione di guardarlo in viso, per di più la sua voce era sempre modificata da un apparecchio, in modo che io non potessi riconoscerla- disse Clary guardando il poliziotto, che a sentire quella risposta si portò una mano alla fronte esasperato, -va bene, puoi tornare a casa- la congedò poi l'uomo facendole segno con la mano di uscire dal suo ufficio. Clarissa si alzò in piedi e si inchinò con educazione, per poi uscire dalla stanza, dove suo fratello e il suo migliore amico la stavano aspettando. -Sei stata bravissima- cercò di rassicurarla Taehyung, mentre lei si voltava a guardare Namjoon accanto a lei, come se cercasse di dirgli qualcosa che lui non riuscì ad intuire. -Andiamo a casa- rispose semplicemente Clarissa stanca e i due ragazzi annuirono, per poi accompagnarla all'esterno del commissariato. Davanti all'edificio c'erano una trentina di giornalisti pronti ad assalirla, facendole migliaia di domande riguardante il famoso Serial Killer e su come lei fosse riuscita a sopravvivere. Namjoon e Taehyung le misero un braccio intorno alle spalle e cercarono di fermare i giornalisti che continuavano a fare domande, che potevano risultare fastidiose per la ragazza. -Clarissa può rilasciare qualche dichiarazione? Le ha fatto del male Bunny? Collaborate insieme negli omicidi?- le domandarono alcuni giornalisti offendendola, mentre suo fratello maggiore le faceva segno di salire in auto senza rispondere a nessuna delle loro domande. -Mia sorella non collabora con nessuno e non le va di parlare con voi e rivivere un evento traumatico- disse Taehyung voltandosi a guardare i giornalisti, non appena fu sicuro che Clary fosse all'interno della Berlina scura. -Tutto okay?- le domandò Namjoon, mentre la ragazza guardava fuori dal finestrino assente, per poi annuire con un cenno del capo. La sua mente e il suo sguardo erano lontani anni luce da dove si trovava in quel momento, continuava a pensare a come Jungkook le avesse detto di tornare a casa, mentre lei sperava con disperazione che lui la tenesse con lí per sempre. Guardò il fratello che continuava a parlare con i giornalisti e successivamente il suo sguardo cadde su un ragazzo in fondo alla strada. Se ne stava in un angolo lontano da tutti, con i capelli corvini che gli ricadevano sulla fronte coprendogli gli occhi. Era appoggiato ad un'auto scura e sulle labbra si vedeva l'ombra di un ghigno divertito, come se quello che Taehyung stesse dicendo fosse davvero esilarante. Clary rise, avrebbe riconosciuto quel viso in mezzo a centinaia di volti. Anche se avesse indossato una maschera diversa da quella da coniglio sarebbe riuscita a riconoscerlo. Jungkook alzò lo sguardo e incontrò quello di Clary, mostrandole un'espressione seria e distante, come se anche senza di lei lui riuscisse a stare bene. La saluto con un cenno della mano e successivamente entrò all'interno dell'auto al posto del guidatore. Voleva uscire dalla macchina e correre da lui e chiedergli di portala via con sé, ma era troppo orgogliosa per farlo, era troppo orgogliosa per ammettere che aveva bisogno di lui e quindi rimase ferma dov'era e continuò a guardare il fratello maggiore. 

-Possiamo andare?- domandò Jimin guardando Jungkook seduto accanto a lui, -possiamo andare- rispose lui con un sorriso divertito sulle labbra. -Hai intenzione di torturarla?- domandò in seguito il maggiore, -beh le ho fatto una promessa- rispose Jungkook continuando a guardare la macchina nella quale era seduta la ragazza. -E sarebbe?- gli domandò Jimin corrugando la fronte confuso, -le ho detto che l'avrei torturata fino a quando lei non sarebbe tornata strisciando da me- rispose Jungkook voltandosi a guardare il fratello maggiore, -e io mantengo sempre le mie promesse-



























































































































































Blood, Sweat and TearsHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin