Capitolo 27

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Clarissa si sistemò i lunghi capelli castani in una coda di cavallo e successivamente prese la borsa che aveva lasciato sul suo banco. Abbottonò la giacca della divisa e guardò l'orario sull'orologio che portava al polso. Scese le scale dell'istituto e si fermò davanti al suo armadietto per prendere due libri che le sarebbero serviti per studiare. Chiuse l'armadietto quando ebbe finito e passò davanti a quello di Namjoon, lasciando al suo interno un post-it colorato, che lo ricordava di un appuntamento che avevano preso nel pomeriggio. Uscì dalla scuola e notò che l'autista non era ancora arrivato; aveva fatto bene ad uscire venti minuti prima da scuola. Camminò lungo il viale che l'avrebbe riportata a casa, continuando a guardarsi le scarpe. I suoi pensieri erano spesso verso Jungkook, sentiva dentro di lei qualcosa che le dava il potere di sentirsi affranta. Sentiva che qualcosa dentro di lei mancava, ma non sapeva che cosa fosse. Chiuse gli occhi e si fermò al semaforo rosso. Attraversò la strada e successivamente si fermò davanti al vicolo dove Jungkook l'aveva rapita, forse quello era stato realmente l'unico momento dove si era sentita libera. Fece un passo per continuare per la sua strada, per cercare di non rivivere ricordi o momenti che le avrebbero straziato il cuore, ma qualcuno la afferrò per il polso costringendola ad entrare all'interno del vicolo. -Ma che diavolo?!- disse Clarissa alzando lo sguardo per controllare chi si fosse permesso di fare una cosa del genere, -ah! Ancora tu...- disse in seguito guardando il ragazzo dritto negli occhi. -Sono felice anche io di vederti- rispose Jungkook fulminandola con lo sguardo, -sei tu che mi hai trascinato qui contro la mia volontà, ho il diritto di reagire come mi pare- rispose Clary guardandolo dritto negli occhi. -Ho sentito che stai organizzando una festa di fidanzamento- le disse Jungkook appoggiando la schiena contro i muri marci e nauseabondi del vicolo, -non la sto organizzando io- rispose lei guardando l'orario sull'orologio che portava al polso. -In ogni caso congratulazioni- disse Jungkook con un ghigno divertito sulle labbra, mentre Clarissa si voltava per fulminarlo con lo sguardo. -Posso sapere per quale motivo mi hai trascinata qui dopo avermi detto di andarmene e che non mi volevi più vedere?- gli domandò la ragazza sorpresa dal suo comportamento. -Volevo congratularmi di persona per il tuo fidanzamento- rispose lui continuando a sghignazzare, mentre Clary stava per perdere la pazienza, -bene allora me ne vado- rispose lei voltandosi per raggiungere la sua abitazione, ma Jungkook la afferrò nuovamente per il polso facendola finire tra le sue braccia. La borsa della ragazza cadde a terra, mentre entrambe le sue mani erano appoggiate al petto di Jungkook. Poteva sentire i muscoli in tensione e il suo battito del cuore accelerato, mentre i loro occhi erano incatenati l'uno all'altro in un discorso di parole non dette. -Sei troppo vicino- sussurrò Clary continuando a guardarlo dritto negli occhi, mentre i loro respiri si facevano sempre più irregolari. Jungkook non voleva comportarsi in quel modo, voleva rimanere freddo e distaccato, ma qualcosa dentro di lui gli impediva di comportarsi così in presenza della ragazza. Era come se la desiderasse solo per sé stesso, non voleva che nessun altro la toccasse in quel modo se non lui. Voleva che lei guardasse solo lui, che non guardasse nessun altro. Voleva essere egoista con lei, perché Clarissa era sua e di nessun altro. -Ti odio- le disse Jungkook per poi baciarla con passione. Stava mettendo tutto in gioco per quella ragazza, stava rischiando tutto per lei, anche di farsi scoprire; ma non gli importava. Lei sembrava essere il premio migliore di tutti, quello che lo avrebbe ripagato di tutte le sofferenze. Chiuse gli occhi e si lasciò trasportare da quel bacio così intenso e passionale; erano così vicini da poter sentire il battito irregolare dell'uno e dell'altro. Le mani di Clarissa si strinsero nei suoi capelli, quando lui le morse dolcemente il labbro inferiore. -Tutto questo...- disse in seguito la ragazza allontanandosi da lui, -che cosa significa per te Jungkook?- gli domandò la ragazza. -Non lo so- rispose lui cercando di riprendere fiato, come se avesse appena corso una maratona. -Se non lo sai allora perché mi hai baciato? Perché continui a seguirmi? Jungkook non voglio che giochi con me se non sai quello che vuoi è inutile che mi vieni a cercare- gli disse la ragazza guardandolo dritto negli occhi, per poi allontanarsi e raccogliere la borsa che aveva fatto cadere per colpa sua.  -Credi davvero che tutto giri intorno a te Clarissa?- le domandò Jungkook irritato, -non gira nulla intorno a me, se non le attenzioni dei Media- rispose la ragazza voltandosi a guardarlo. -Ero qui solo per avvertiti- rispose il ragazzo, -di cosa?- gli domandò Clarissa inarcando un sopracciglia curiosa di ascoltare un'altra delle sue bugie. -In realtà sono solo venuto a congratularmi per il tuo futuro fidanzamento- le disse il ragazzo con un ghigno divertito sulle labbra, -non è affatto divertente, io non voglio sposare Hoseok mi è stato imposto di farlo- rispose Clarissa infastidita dalla sua affermazione. -Però se tanto ci tiene a congratularti con me e Hoseok il giorno della festa posso spedirti un invito- continuò lei con un sorriso divertito sulle labbra, mentre l'espressione sul viso di Jungkook si faceva improvvisamente dura. -Mi prendi in giro? Vuoi farmi beccare?- gli domandò il ragazzo fulminandola con lo sguardo, -non lo farei mai- rispose Clary sincera. -Visto che fai tanto lo spavaldo allora vieni a congratularti con me il giorno della festa, almeno conoscerai personalmente la persona che prenderà la mia mano- continuò a punzecchiarlo lei, -non crederti potente Clarissa, perché non lo sei- la minacciò Jungkook e la ragazza rise. -Da che pulpito mi viene la predica- rispose lei, ma prima che il ragazzo potesse controbattere venne interrotto dall'insistente squillare del suo telefono. Clary lo estrasse dalla borsa e se lo portò all'orecchio, -pronto? Hoseok?- domandò la ragazza, mentre Jungkook di fronte a lei stringeva inconsapevolmente i pugni per la rabbia. -Sì, volevo domandarti una cosa, ti piacerebbe che la nostra festa di fidanzamento fosse una festa in maschera?- gli domandò lei ottenendo una risposta positiva dall'altra parte del telefono. -Perfetto, perché non vieni a bere del the da me per poterne parlare con calma?- gli domandò Clarissa provocando Jungkook che si trovava di fronte a lei, -va bene, a dopo- continuò lei per poi chiudere la telefonata e guardare il ragazzo. -Ci vediamo Jungkook- disse in seguito Clary per poi percorrere il lungo vicolo fino alla sua abitazione.

Blood, Sweat and TearsWhere stories live. Discover now