Decimoctavo capítulo

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"Porca puttana sono sfinito" mormora Pjanic,passandosi una mano nei capelli sudati.
Abbiamo appena finito tutti l'allenamento congiunto;è il secondo e ci hanno sfiniti ber bene,i nostri mister.
"Hola mi amor" sento mormorare,mi volto,giusto per vedere Antonella-antomerda-mangiare la faccia di Paulo.
Mamma mia,ma non c'è bisogno che vi aspirate la faccia a  vicenda.
Ruoto gli occhi e fingo un coniato di vomito,con Bernardeschi che mi vede e scoppia a ridere.
"Mi viene da vomitare raga" okay,non sto lanciando frecciatine.
Fingo una faccia schifata e guardo Arianna fingere un coniato di vomito anche lei.
Federico fa per parlare,ma capendo cosa intendo,cerca di non far capire ai due.
"Vai nello spogliatoio,allora" annuisco e lo supero,passando vicino ai due che si stanno ancora baciando.
Mamma mia,fa un male bestiale vederli.

Dopo aver fatto la doccia esco fuori,Luna ancora se la deve fare,così la aspetto fuori.
Cammino verso l'uscita,passando davanti allo spogliatoio maschile.
E proprio mentre passo io la porta si spalanca e ne esce Bernardeschi,ma sullo sfondo qualcosa-anzi,qualcuno-mi fa sentire una sensazione strana.
Paulo è la,che sta indossando dei boxer neri attillati.
Il mio sguardo passa dal suo volto,ai suoi addominali,alla pancia muscolosa,all'ombelico  e ai peli sotto di questo che continuano fino a...
I boxer vanno a coprire il suo pacco,ma..
Oddio.
Velocemente esco fuori,lasciando cadere a terra la borsa e appoggiandomi al muro.
Mi manca il respiro,sento una stranissima sensazione,è imbarazzo,ma se mi ha vista sono nella merda.
Chiudo gli occhi e reclino la testa sul muro,appoggiando la nuca.
Cioè ma Antonella come fa ad avere a che fare con tanta roba?
Mi stupisco che non sia ancora morta soffocata.
Morire così deve essere bello.
Okay devo smettere di pensare a queste cose.
Però è dotato..
Basta,torna in te.
"Vittoria" grazie a Dio.
"Camille.."
"Tutto okay? Ti senti bene?" Benissimo,ho appena visto il mio idolo completamente nudo,ed il primo uomo senza vestiti che vedo.
"Si..è tutto okay" mento,giusto perché mica le posso dire la verità.
Lei mi guarda storto
"C'entra con quella troia della Cavalieri?" Come fa a conoscerla?
"No..la odi anche tu?"
Ovvio Vittoria,l'ha appena chiamata troia.
Fa rima.
"Quasi tutti la odiano" e ruota gli occhi al cielo.
Mi sta simpatica ancora di più.
"Chi è che quasi tutti odiano?" Oh,la sua voce da ragazza montata è ancora peggio dal vivo.
"Penso siano affari nostri" le risponde la ragazza al mio fianco.
L'Argentina è dietro di noi,sento i suoi tacchi che battono sul cemento.
Sento una ciocca dei miei capelli tirarsi.
Cioè ma mi sta toccando?
"Ti ho vista fare la troia col mio ragazzo" no aspetta,cosa?
Avanza,ora è alla mia sinistra.
Apro gli occhi e mi sposto.
"Ti sei messa a novanta quando sei caduta,ma se lo vuoi sapere lui scopa solo me" oh,interessante,peccato non sia da entrambe le parti questa cosa.
Rispondi Vittoria.
"Du bist eine hundin" (sei una cagna)
Probabilmente avrò fatto qualche errore ma non ricordo perfettamente come si dice.
La vedo fare una faccia stranita,è una faccia bellissima,da schiaffi.
"Vorrei parlarti ma non so abbaiare,così capisci?" e siccome io ho sfortuna,appena pronuncio queste parole sento una voce dietro di me
"Vittoria!" La pronuncia storpiata mi fa capire chi è.
"Amore,l'hai sentita?" Lui viene davanti e abbraccia davanti a noi quella troia,che ha avuto solo culo.
"Shh,lasciala stare" e mi guarda male.
No,tutto,ma non il suo odio.
"Paulo.." provo a giustificarmi,ma lui non sente scuse.
"Sta zitta,a dare della troia senza Motivo alla mia ragazza,ma sei mia fan o no?" Stringo i pugni,cazzo che guaio.
"Fan? Fan? Non sai un cazzo allora,io non sono tua fan,ed è molto diverso,e lascia che ti insegni una cosa..prima di accusare dovresti sapere come sono andate le cose" e detto quello prendo il borsone e scappo,correndo via.
Tutto,ma non lui.

"Dai vitto,esci da la" ascolto le parole di Luna,ma non le do retta,voglio restare qua.
Mi sono chiusa in bagno,a piangere,questo perché la mia non è proprio una camera.
Continuo a piangere,inginocchiata con le ginocchia al petto e la faccia nascosta sulle gambe.
Non posso sopportare l'odio di Paulo,è una cosa orrenda,perché anche se ora ci conosciamo è comunque la persona più importante della mia vita.
Proprio per questo fa ancora più male.
"Vitto non puoi stare a piangere la tutto il tempo"  continua Luna,ma non mi muovo.
Non potrò più stare con lui,ridere con lui,abbracciarlo,non potrò più fare nulla.
"Fammi entrare" dice ancora la mia compagna.
Se lo scorda,voglio restare sola a piangere,non voglio nessuno.

All'allenamento successivo corro assieme a Luna e Arianna.
Non mi avvicino ai ragazzi,con loro c'è Paulo e fa un male bestiale stare assieme a lui,inoltre farà di tutto per starmi lontano,ho offeso la sua ragazza,ma in realtà mi stavo solo difendendo.
Alzando lo sguardo su Paulo-fitta al cuore,fa male ogni volta che lo guardo-lo vedo parlare con Camille,abbastanza animatamente.
Forse lei sta cercando di spiegargli com'è andata,ma a vederlo lui non sembra crederci.
È come se fosse stregato,è come se avesse bevuto l'elisir d'amore,è cieco,non riesce a vedere altro,non riesce ad accettare che la sua ragazza perfetta,in realtà non lo è affatto.
Passiamo davanti agli spalti;Antonella mi guarda,la sento fissarmi.
La guardo,e lei ridacchia,sa di aver vinto,quella è una risatina,uno sghignazzo vittorioso.

"Bernardeschi!" Spero che quell'urlo sia rivolto a Federico,ma ahimè,è per me.
È l'ennesimo errore che faccio,e la mister ormai è arrabbiata nera.
Non sono per nulla concentrata,non dovevo allenarmi,sto solo combinando guai.
Ci fermiamo tutti,stiamo facendo una partitella.
Rita viene verso di me.
Merda,merda,merda.
"Mi spieghi cosa stai facendo?" È incazzata,e anche tanto.
Abbasso la testa,le lacrime minacciano di uscire ancora.
"Non sei concentrata,questo movimento l'abbiamo provato mille volte e ancora lo sbagli,ti rendi conto che qua non siamo a giocare per passione? Cioè anche quello,ma qua sei alla Juve,capisci che non puoi fare questi errori. E ora vai a farti la doccia" trattengo a stento i singhiozzi e mi tolgo la pettorina verde,dandola alla mia allenatrice.
A testa bassa esco.
Torno in spogliatoio,da sola.
Mi siedo al mio posto e scoppio a piangere,tenendomi le mani sul volto.
La mister ha ragione,e forse non sono ancora pronta a giocare qua.

Gracias a tu sonrisa || Paulo Dybala Where stories live. Discover now