vigésimo Capítulo

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Vittoria's pov
"Starà bene" mi asciugo un ultimissima e selvaggissima lacrima,aprendo la porta per Camille.
La partita ormai è finita,abbiamo vinto ma è stata una mezza Vittoria.
Paulo si è fatto male,è uscito piangendo,inutile dire che il salotto si è riempito di fazzoletti di carta.
Ha fatto un male cane vederlo piangere.
"Si dai..non è grave" mormora lei e esce,voltandosi poi verso di me
"Allora ci vediamo domani?" La sua voce torna un po più sicura.
"Si,a domani" si avvicina e velocemente ci salutiamo con due baci sulle guance,infine si allontana,così chiudo la porta.
Ormai è tardi,meglio che vada a letto,ma chissà se ce la farò a dormire.
Giro a destra e entro nella mia camera,togliendomi la felpa di rappresentanza.
Entro in bagno per lavarmi i denti,mi guardo allo specchio.
Ho una faccia orrenda,si vede che ho pianto;i miei occhi sono rossi,contornati dalle occhiaie.
Esco dal bagno e mi tolgo la maglia della Juve,rimanendo con i pantaloni e il reggiseno.
Prendo una cannottiera e la indosso,poi mi sdraio sul mio letto e mi copro,stringendo a me la maglia.
È come se stessi abbracciando lui,l'ho già fatto una volta quando stavo in Toscana.
Praticamente c'era un temporale forte e non riuscivo a dormire,così ho preso la maglia e l'ho abbracciata,immaginando fosse Paulo,così mi sono addormentata e ho dormito benissimo.
Così anche questa volta mi addormento,stringendo a me la maglia.

Il giorno dopo mi sveglio presto,alle 9,così decido di uscire e girare un po il centro di Torino,per fare una passeggiata.
So bene dove andrò,inoltre.
Indosso una felpa nera,dei leggins simili ai jeans-i jeggins-le superstar bianche e il parka color verde scuro.
È un po freddo,d'altronde siamo in pieno inverno.
Luna penso dorma ancora,così le lascio un biglietto scrivendole che sono uscita.
Prendo la mia borsa nera e dentro ci metto il portafoglio e il cellulare,però devo stare attenta che non me la rubino.
Prendo le chiavi e esco,chiudendo la porta.
Prendo l'ascensore e scendo nel cortile,per poi uscire nelle vie del centro Torinese.
La città è già animata,autobus che girano,macchine,i tram,anziane donne che vanno a fare la spesa e vecchi uomini che camminano,probabilmente per andare al bar.
Non posso resistere,spero solo sia sveglio.
Mi fermo e prendo il cellulare,scrivendogli.

A idolo❤
Paulo sei sveglio? Sei a casa?

La risposta non arriva subito,così ripongo il cellulare nella tasca del parka e continuo a camminare.
Devo ricordarmi il tragitto,ci vuole davvero poco ad arrivare a casa sua.
Il cellulare vibrà nella mia tasca,finalmente.
Lo riprendo.

Da idolo❤
Si,sono sveglio e si,sono a casa..perché?

Rispondo subito,prima che torni offline.

A idolo❤
Ok..posso venire?

La risposta non arriva e mi fa un Po rimanere male,ma lascio perdere.

Dopo poco arrivo a casa sua,davanti al portone color marroncino.
Guardo i campanelli e cerco il suo nome,poi suono.
"Chi è?" Ah,ho beccato la troia al campanello.
"Vittoria" quante possibilità ci sono che mi apra?
"Ti apro,terzo piano.." lo so già,questo.
No aspetta,ha appena detto che mi apre?
Sono scioccata,forse è la mattina presto che non le fa collegare il cervello.
Poco dopo il portone si apre con uno scatto,entro e lo richiudo dietro di me.
Subito sento un buonissimo profumo.
Davanti a me una rampa di scale in marmo,inizio a salirle tutte velocemente,fino al terzo piano.
Suono al campanello e aspetto.
Mi verrà ad aprire sicuramente lei,Paulo penso che sia bloccato a letto.
La porta si apre leggermente;poi si apre tutta,rivelando la ragazza Argentina.
"Che vuoi?" Non mi frega di lei,io voglio Paulo.
"Potrei entrare?" Senza dire nulla si fa da parte e mi fa entrare.
Davanti c'è il solito corridoio lungo,con in fondo due porte,da una proviene della luce,anche se la porta è accostata.
"Ripeto la domanda,cosa vuoi?" Continua lei,chiudendo la porta.
"Vorrei vedere Paulo" e sbuffa.
Devo trattenermi perché sono in casa loro e l'unica cosa che voglio è andare da Paulo.
"Vai avanti in questo corridoio,ultima porta a destra" dice con un tono annoiato,poi entra nella prima porta sulla sinistra,il soggiorno e la cucina.
Vado avanti passando velocemente davanti alla porta,sento solo voci che parlano spagnolo/argentino:Alicia,Mariano,Nahuel e Fede,assieme a Antonella.
Arrivo davanti alla stanza di Paulo e busso.
"Adelante" (avanti) lo sento mormorare.
Apro la porta lentamente.
"Ciao.." volta la testa verso di me.
È sdraiato sul suo letto matrimoniale,con le mani sulla fronte.
Lancio una rapida occhiata alla sua stanza.
Il letto è vicino alla porta,ai piedi del letto ha un mobile e sopra una tv,poi accanto la finestra e accanto a questa un puf rosso con qualche vestito gettato sopra così,assieme al pupazzo a forma di orso.
C'e un attaccapanni e infine una porta,probabilmente la cabina armadio.
"Vittoria.." mormora in risposta.
La sua voce trema,si sente che sta male.
Mi avvicino timidamente,accostando la porta.
"Come stai?" sta male,ma magari può darmi risposta contraria.
"Male,sto male.." si passa le mani sul volto,poi si mette seduto e batte una mano davanti a se,facendomi segno di sedermi.
Avanzo e mi siedo sul letto.
È morbido.
Mi volto verso di lui,tutto tace.
Mi guarda con i suoi occhi verdi spenti,con un espressione quasi abbattuta,le spalle rilassate,le labbra a formare una linea.
"Quindi cos'è?" Continuo,interrompendo il silenzio.
"Stiramento distrattivo ai flessori della coscia destra.." mormora,cambiando espressione.
Non so cosa voglia dire distrattivo,ma so cos'è uno stiramento,e so quanto possa far male.
Mi sono fatta male come lui un tempo.
"Capito...quanto starai fermo?" Sento che sta per esplodere.
"Dai 30 ai 40 giorni..più o meno.." sussurra,quasi non capisco cosa dice.
Un mese,quindi.
"Passeranno presto,dai" mi prendo la libertà di appoggiare una mano sulla sua spalla.
Lui scuote la testa.
"Non è tanto per questo;è perché rischio di saltare il Tottenham in Champions,perché sono stato..perdonami la parola..un coglione...è colpa mia se ora sono così" lo tiro a me dalle spalle e lo abbraccio,me lo lascia fare,così mi sistemo mettendomi in ginocchio.
Gli accarezzo le spalle,sono tese,segno di stress.
"Ti prometto che se vorrai,nei limiti possibili;ti starò vicina,ti farò compagnia quando potrò e magari anche da balia quando dovrai per forza stare fermo,come ora,solo se tu vorrai" manterrò la mia promessa a tutti i costi,lo giuro.
"Grazie"

Buooona domenicaa
Come va?
Oggi ho la partita..speriamo un bene..#hoansia 😭

Voi come l'avete preso l'infortunio di Paulo? Io ho pianto un po,però ho dormito bene,avevo la maglia con me.
Davvero! Quando non riesco a dormire prendo la maglia di Paulo e la abbraccio,mi addormento magicamente,immagino di abbracciare lui..funziona!
Ora vi saluto,ciauu

Aridybala_10❤

Gracias a tu sonrisa || Paulo Dybala Där berättelser lever. Upptäck nu