décimonoveno capítulo

2.2K 60 15
                                    

L'arbitro fischia calcio di rigore,porgendomi il pallone.
Lo prendo con mani tremanti e lo metto sul dischetto dell'area di rigore,posso farcela.
Prendo la rincorsa e quando l'arbitro fischia tiro,ma non è come qualche mese prima.
La palla rimbalza sui guantoni del portiere e esce fuori,tutto sotto i tifosi stupiti e scioccati.
L'arbitro fischia tre volte e le nostre avversarie esultano.
Noi no,perché abbiamo perso.
È arrivata la prima sconfitta.
"Hai visto?!" Mi volto,quando mi sento urlare dietro,questa è Sara.
È tutta colpa mia,cazzo,che cosa ho fatto?
Mi volto verso gli spalti,ma non sono i tifosi ad attrarre la mia attenzione,sono loro due.
Paulo tiene un braccio mezzo piegato,come se prima si fosse toccato il volto,in volto ha un sorrisino strafottente e mi guarda,dicendo qualcosa. Leggo il labiale
"Ritenta,sarai più fortunata" le lacrime minacciano di scendere.
Antonella al suo fianco ride,e tende una mano per toccare il bicipite del suo ragazzo.
È un incubo.

Mi sveglio di scatto,ansimando,sudata,con le lacrime agli occhi,probabilmente rossa in volto.
Era solo un incubo,non è mai successo niente del genere.
Guardo l'orario sulla sveglia.
Le 2:00 di notte,è presto.
Mi alzo a sedere.
Ormai mi tormenta,non ce la faccio più,devo risolvere questa cosa una volta per tutte,o non riuscirò a vivere.

"Ragazzi.." ammetto che mi vergogno a bussare alla porta dello spogliatoio maschile,ma devo parlare con Paulo,senza quella troia intorno.
Poco dopo la porta si apre un poco,rivela Gigi Buffon.
Ah,leggenda.
"Si?" Mormora.
Devo parlare con Paulo,devo parlare con Paulo.
Mi ripeto mentalmente,per non fare figure di merda.
Oh,questa frase mi ricorda quando ad un riassunto di un brano una mia compagna di classe scrisse 'ho parlato con Pedro'. (EmAmerika prenditi il tuo momento di fama😂)
"Devo parlare con Pedro" porca puttana,porca puttana,lo sapevo!
Il numero 1 fa una faccia stranita.
"Paulo,Devo parlare con Paulo!" Mi correggo immediatamente e lui annuisce,ridendo.
Torna dentro,così mi allontano dalla porta e poco dopo questa si apre,rivelando Paulo.
Non Pedro,Paulo.
D'ora in poi lo chiamerò Pedro Dybala.
E va ad aggiungersi a Paolo,Pablo e Mauro.
"Dime" cazzo,quanto è sexy quando parla spagnolo?
Siete d'accordo?
"Ped-Paulo.." Lo stavo per chiamare davvero Pedro.
"Volevo risolvere la questione..perché io ci sto malissimo,non sopporto il tuo odio,tu sei la persona più importante della mia vita..mi hai salvata.." inizio,mentre lui chiude la porta dietro di se.
Indossa la tenuta verde acqua,i pantaloncini blu scuri,i pantaloni termici neri,un cappellino nero in testa e già le scarpette nere ai piedi.
"Non voglio discutere ancora su Antonella,lasciamola da parte lei..la ami,però vorrei che fossimo amici Paulo,ti prego" mi sento cretina a pregarlo della sua amicizia.
Lui annuisce,sistemandosi il cappellino sulla testa.
"Vittoria è difficile,no è che se offendi la mia ragazza io lo lascio passare" annuisco,ha ragione,non è possibile lasciarla da parte.
"E..io non riesco a fidarmi,ho paura di rimanere fottuto,perché non posso sapere se tu vuoi essere mia amica solo per la mia fama,capisci?" Sapevo che lui era diffidente,l'avevo letto nell'intervista a vanity fair,e ora ne ho la conferma.
"Capito..fa finta che non abbiamo mai parlato" è stato tutto inutile.
Faccio per andarmene,ma stavolta Dio mi ama.
"Ferma..aspetta.." mi fermo.
Cazzo,ancora le lacrime.
Se piango forse si risolve tutto..ma sarebbe da vera e propria vittima.
"Ho visto come stai in questi giorni..sul campo l'ultima volta sei stata mandata a fare la doccia,non riesci a concentrarti per questa cosa..Luna mi ha detto che piangi in continuo,odio far soffrire le ragazze,sul serio,non voglio che tu soffra,non sono un mostro,quindi magari potremmo provarci..a essere amici,non penso sia difficile.." grazie Dio,grazie.
E per la prima volta sorrido,sorrido sinceramente.
Mi avvicino e lo abbraccio,finalmente.
Il suo profumo mi avvolge,per come posso lo stringo a me,lui si lascia abbracciare,le sue grandi mani si appoggiano sulle mie spalle,poi scorrono sulla mia schiena,stringendomi a se.
Mi rilasso,finalmente sono fra le sue braccia,ora è tutto sistemato,forse.

Gracias a tu sonrisa || Paulo Dybala Where stories live. Discover now