out in the open.

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Chiuse il portatile, lasciandosi andare ad un sospiro carico di frustrazione. Sembrava proprio essere una giornata no.
Taehyung era come sparito, non l'aveva più sentito dalla mattina precedente. Inoltre, come se non bastasse, aveva passato l'intera mattinata davanti il computer e non era riuscito a scrivere un bel niente.
Jimin sapeva fare bene il suo lavoro, non c'era alcun dubbio, eppure non riusciva proprio a scrivere nulla di decente, in quel momento. E come avrebbe potuto? Yoongi l'aveva obbligato a scrivere uno stupido articolo pieno di belle parole nei suoi confronti; doveva contraddire esattamente quello che aveva detto nel primo articolo, insomma, andando contro tutto ciò che gli aveva fatto acquistare un minimo di visibilità, almeno agli occhi del suo capo.
Già, Seokjin. In effetti, pensò Jimin, dovrei parlarne con lui.
Non sarebbe stata una passeggiata, ne era consapevole, ma era certo che Jin l'avrebbe assecondato. Gli aveva detto di avere fiducia nelle sue capacità, gli aveva detto che apprezzava il suo spirito d'iniziativa; quindi, perché no?
Bussò alla porta dell'ufficio del suo superiore convinto che non sarebbe poi andata così male.
Quanto si sbagliava.

"Avanti!" Jimin entrò nel grande ufficio, salutando il suo capo con un mezzo inchino. "Jimin, che coincidenza! Sarei venuto a cercarti più tardi per parlarti di quel nuovo articolo." Dio, no.
"Già, a proposito di questo.." Seokjin aggrottò le sopracciglia.
"Prego, accomodati." gli fece segno di sedersi di fronte a lui, una scrivania con sopra una quantità spropositata di fogli a dividerli.
Una volta sistematosi sulla sedia, il ragazzo riprese a parlare.
"So che potrebbe sembrare un po' azzardato e pretenzioso da parte mia, lo riconosco, ma ti prego di credermi, Seokjin, nulla di ciò che faccio è casuale." per la seconda volta, Jin lo guardò con un'espressione confusa. Jimin strinse forte i pugni sotto la scrivania. Dannato Min Yoongi.
"Non ti seguo, Jimin." e come avrebbe potuto?
"Voglio scrivere un articolo su Agust D." il suo superiore si sporse verso di lui, poggiando i gomiti sulla scrivania.
"Ti ascolto." il più piccolo percepì qualcosa di strano nel suo tono, vagamente inquietante.
E così, convinto che l'improvviso interesse che Seokjin stava mostrando fosse un "segno positivo", Jimin gli spiegò la sua idea. Omise, ovviamente, il piccolo dettaglio del ricatto.
Jin lo lasciò parlare senza interromperlo un attimo. Solo quando ebbe finito di parlare, il maggiore si alzò dalla sua sedia.
"Dimmi, Jimin, ci tieni a questo posto?" il biondino per poco non si strozzò con la sua stessa saliva. Voleva cacciarlo?
"Penso di aver dimostrato che ci tengo abbastanza, sì." rispose con sicurezza. Quel lavoro gli serviva. Sapeva di essere fatto per scrivere, e nonostante non si trattasse proprio della sua occupazione ideale, Jimin la vedeva più come un male necessario. Se voleva sfondare, doveva prima passare attraverso lavori poco piacevoli. E Kim Seokjin.
"Allora, se non vuoi che ti licenzi in tronco, non menzionare mai più Agust D, intesi? Gli unici articoli che questo giornale pubblicherà su di lui dovranno avere sempre e solo una connotazione negativa, mi hai capito? Niente di ciò che passa per le mani di Namjoon merita  complimenti." Namjoon? Il tizio strano che avevano incontrato al ristorante? Cosa c'entra lui adesso? Jimin lo guardò dal basso verso l'alto, sentendosi spiazzato. Non avrebbe mai potuto pubblicare quell'articolo. "Jimin, rispondimi. Ti ho chiesto se hai capito." il biondo si affrettò ad annuire, alzandosi con un balzo dalla sedia.
"Assolutamente, Seokjin, non era mia intenzione imporre la mia idea." si grattò la nuca con finto imbarazzo.
"Lo so bene, Jimin, so che non sei un idiota." Jin era tornato a sedersi. "Ora torna a lavoro, più tardi ti farò avere per e-mail i dettagli sul tuo articolo, mh?" Jimin annuì, facendo un ultimo inchino prima di uscire dalla porta.

Non appena rientrò nel suo ufficio, Jimin iniziò subito a fare le dovute ricerche su quel Namjoon, e non ci mise molto a trovare in rete foto che lo ritraevano con il suo capo.
Doveva assolutamente parlare con Yoongi.
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Backbite; taekook|yoonminWhere stories live. Discover now