Capitolo 2

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Pov's Eddie

Richie iniziò ad essere attento a quello che stavo dicendo riguardo fisica. Se ne stava in silenzio di fronte a me e scriveva quello che gli dicevo di scrivere.
Non ero stupido: era successo qualcosa. Lui non fa mai quello che gli dico, per nessuna ragione. Mi sentivo in colpa per quella cazzata che avevo sparato. Non sapevo come rispondergli quando mi aveva chiesto chi mi piaceva. Ma che avrei dovuto dirgli? "Richie Tozier, io amo te"? Lui sarebbe scoppiato a ridere e probabilmente mi avrebbe detto: "Eds, da quando sei diventato frocio?". Molto probabilmente a lui piace Bev. Passavano un sacco di tempo insieme, mi sentivo quasi escluso dai due. Facevano battute che solo loro due capivano, avevano dei nomignoli con cui chiamarsi, e condividevano tutto. Ed é per questo che dovevo essere distaccato con lui, non fargli capire i miei sentimenti. Ma solo a guardarlo mi veniva una voglia irrefrenabile di baciarlo e affondare la mia mano tra i suoi ricci. E se la cosa del mio amore nei suoi confronti lo avrebbero saputo al liceo, mi avrebbero preso ancora piú in giro di prima.
Richie si morse un labbro che si colorò di rosso per lo sforzo dei denti sulla pelle. Mi avvicinai a lui e mi ci misi di fianco.
"Usare colori diversi ti potrebbe aiutare a capire meglio lo schema" gli dissi prendendo un evidenziatore. Mentre gli sottolineavo le cose piú importanti, mi accorsi che eravamo dannatamente vicini.
"Grazie Eds" disse con voce profonda. Io mi raddrizzai la schiena che era stata percossa di brividi. Poi mi allontanai alzandomi dal letto. Non potevo permettermelo. Non potevo lasciarmi sfuggire i miei sentimenti.
"Richard?" lo chiamai.
"Si...?" rispose incerto.
"Ti prego sii sincero: ci sei rimasto male?" volevo una sua risposta.
"Per cosa, per l'evidenziatore?"
"Ma cos... Dio" mi passai una mano tra i capelli. Quanto era scemo a volte. "Intendevo il fatto di Bev".
"Oh amico" sospirò "ti ho già detto che per me é ok" si grattò la nuca.
"Richie non ti é ok, ok? Ti vedo che sei strano. Tu non mi ascolti mai e fino a pochi minuti fa ascoltavi il fatto che ti stavo dicendo di scrivere uno schema"
"Eddie..." sbuffò "Senti per me é uguale sei lei ti piace o meno ok? Non me ne frega niente, se sei felice buon per te. Ora... Dovrei studiare" il suo sguardo si fece duro, indugiandomi ad andarmene.
Io raccolsi lo zaino e me ne andai. Mi sentivo male, una sensazione che mi soffocava il petto di attanagliava. Amavo Richie e lui pensava altro. Che deficiente che ero stato.

"I don't want you, Richie" //ReddieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora