Sabato - Un incontro casuale - (prima parte)

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Charleston, 2007

Aveva deciso da un paio di mesi, di ritagliarsi del tempo da dedicare alla corsa, giusto per mantenersi un po' in forma. Perciò ogni mattina alle nove, cascasse il mondo, Rick si recava ad Hampton Park. Quel sabato però, fece un'eccezione. Anticipò la sua attività fisica di un'ora, in mattinata avrebbe dovuto raggiungere Brian al pub, per dargli una mano a sistemare le ultime cose in vista della serata d'inaugurazione.

Si era svegliato intorno alle 7:30, ancora assonnato trovò a stento la forza per tirarsi su dal letto. Spinse lentamente la porta della camera di Brian, per controllare se stesse ancora dormendo, ma con immenso stupore notò il letto vuoto e in ordine. Doveva essersi già recato al locale, pensò sorridendo. Gli piaceva la serietà che il suo amico stava dimostrando per quella nuova esperienza che avevano deciso di affrontare. Senza lasciar passare un minuto di più, tornò in camera e iniziò a prepararsi, indossò la tuta e le scarpe da ginnastica. Prima di uscire addentò anche un croissant e una banana, di solito preferiva non mangiare nulla prima della corsa, ma non riuscì a resistere, la sera precedente si era addormentato a stomaco vuoto. Si sciacquò il viso, i denti, e davanti allo specchio del bagno si sistemò i capelli, quella mattina sembravano essere più castani del solito, forse grazie anche alla luce del sole che attraversando il vetro della piccola finestrella riusciva a illuminarli.

Il parco non era tanto distante dalla loro casa, da St Margaret Street ci volevano circa sei minuti per raggiungerlo a piedi. Si trattava di un parco pubblico, prese il nome dal generale confederato Wade Hampton III, che dopo la guerra civile divenne anche governatore del South Carolina. Rick come ogni giorno, subito dopo essere arrivato si mise a correre, non prima però di aver impostato il cronometro sull'orologio che portava al polso.

Il tracciato aveva una forma rettangolare, circa un chilometro e mezzo di terra battuta. Al suo interno racchiudeva un grande prato, ben curato, e al centro di esso un altrettanto grande fontana. Da quando iniziò a frequentare quel parco, Rick ebbe la maniera di conoscere parecchie persone, la maggior parte delle quali si potevano definire i classici corridori del week end, quelli che nonostante la vita gli metta davanti mille impegni riescono a ritagliarsi un po' di tempo per se stessi, Rick li suddivise in tre tipologie: c'era chi correva per scaricare lo stress accumulato durante la settimana, chi invece per perdere qualche chilo, e chi come lui semplicemente per restare in forma. In realtà c'era anche una quarta tipologia, più professionale, erano quelli che correvano per preparare il fisico ad un'eventuale gara, ma quelli, a detta sua, erano tutta un'altra storia. Su di un lato del tracciato, Rick si era ritagliato un posto all'ombra di una grande quercia dove poter fare qualche esercizio di stretching. Lo scelse perché oltre a offrirgli riparo dal sole gli permetteva, una volta terminati tutti gli esercizi, di riposare standosene seduto ai piedi dell'albero con la schiena appoggiata al suo tronco.

Proseguì con la corsa, lanciò un'occhiata al cronometro e scoprì che erano passati quindici minuti da quando aveva iniziato, ne sarebbero bastati altri trenta per concludere l'allenamento, ma ne passarono soltanto cinque prima che iniziasse ad avvertire un forte dolore all'addome. Cercò una panchina dove potersi sedere, ne trovò una a pochi metri da lui di fianco a un chiosco, le fitte erano fortissime. Si sedette, sperando che quel piccolo rimedio potesse attenuare il dolore. Provò a rilassarsi respirando profondamente con la bocca. Le sue espressioni di sofferenza suscitarono l'interesse degli altri corridori, infatti poco tempo dopo essersi seduto alcuni di loro si avvicinarono per sincerarsi che stesse bene, Rick li liquidò rispondendo di sì, benché il dolore fosse ancora presente. «Accidenti!» Esclamò. Sapeva che non avrebbe dovuto fare colazione quella mattina, dopo la corsa sarebbe dovuto andare ad aiutare Brian al pub, e non poteva tirarsi indietro per uno stupido mal di pancia. Adagiò una mano sull'addome e provò a massaggiarselo per qualche minuto, il dolore sembrava diminuire.

Dieci Giorni E Un Futuro [COMPLETA]Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ