Venerdì - Piccoli cambiamenti - (prima parte)

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Gli sarebbe piaciuto restare a letto qualche ora in più, ma Brian decise che così poteva bastare. Non era stato semplice per Rick andare al lavoro e per lo più aver fatto le ore piccole dopo un'intera giornata passata fuori città. Iniziava a pensare di non avere più l'età per certe cose, anche se ventotto anni non erano poi così tanti. Uscì nel cortile e vide Brian armeggiare nel ripostiglio.

«Che fai?» gli domandò, alzando leggermente la voce per superare il baccano.

«Cerco di tirare fuori la tavola da surf per darle una spolverata, ho sentito dire che oggi giù al mare ci sono delle onde bellissime.»

«Vuoi una mano?»

«Sì, è incastrata tra una montagna di roba inutile, prima o poi dovremmo dare una bella ripulita.»

Lo aiutò a liberare la tavola, e visto che pure lui sarebbe dovuto andare al mare, tirò fuori anche la sua, non gli sarebbe dispiaciuto cavalcare qualche onda.

«Hai scelto di venire con me?» gli chiese Brian, guardandolo estrarre la tavola.

«No, con Erin abbiamo deciso di farci un salto nel pomeriggio.»

«Ok allora invito anche Cindy, se non sbaglio si dovrebbero già conoscere?»

«Ottima idea, così eviteranno di annoiarsi mentre noi siamo in acqua.»

«Con Cindy ci metteremo vicini al molo, ci troverete là.»

«Va bene ma non fare come l'altro giorno che poi arrivo e non ci incontriamo.»

«Tranquillo questa volta non accadrà.»

Dopo aver terminato di sistemare le tavole da surf, Rick andò a prepararsi, avrebbe ripreso con la corsa ad Hampton Park. Sperava che la mattinata passasse velocemente, iniziava ad avvertire un forte bisogno di rivedere Erin, i suoi occhi, le sue mani, sentire quel corpo a un passo dal suo.

«Rick!» lo chiamò Brian poco prima che uscisse di casa. «Non prendere impegni per stasera.»

«In che senso? Non capisco, stasera siamo impegnati al pub.» Rispose.

«Ti sbagli, oggi del pub se ne occuperanno i ragazzi.»

«Continuo a non capire.»

«Fidati di me, avremo di meglio da fare.»

«Va bene farò come vuoi te, mi fiderò.» Poi aggiunse: «Allora ci vediamo questo pomeriggio al mare, ora scappo altrimenti rischio di beccarmi le ore più calde della giornata.»

Affrontò la corsa con la crescente voglia di passare del tempo con Erin, l'attesa era resa più sopportabile dal fatto che tra qualche ora l'avrebbe rivista. Tornato a casa si fece una doccia e si sdraiò sul divano a leggere il libro che lei gli aveva prestato il giorno prima. Ne lesse parecchie pagine, e con immenso stupore si rese conto che non era poi così male dedicare del tempo alla lettura. A distogliere la sua attenzione dal libro fu l'arrivo di un messaggio di Erin sul cellulare, l'avvisava che a breve avrebbe terminato al museo e che necessitava di un po' di tempo per prepararsi e per mangiare un boccone al volo, Rick le rispose di fare con calma, sarebbe passato a prenderla tra circa un'ora. Ne approfittò per leggere ancora qualche pagina, non riusciva a staccarsi da quel romanzo. Ammirava quel giovane ragazzo e il suo amore per Carlotta, che nonostante non fosse corrisposto non cessò di esistere. Si chiedeva come si sarebbe comportato se si fosse trovato nella sua stessa condizione, molto probabilmente avrebbe lasciato il paese, sarebbe scappato il più lontano possibile da lei. Non avrebbe sopportato l'idea di vedere quella che lui riteneva essere la donna ideale, sposata con un altro uomo, o peggio ancora sapere che non avrebbe mai provato nulla di più di un sentimento di amicizia. Che carattere quel Werther.

Dieci Giorni E Un Futuro [COMPLETA]Where stories live. Discover now