morning

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Jinin stava sistemando le varie scartoffie dell'ufficio del capo quando sentì un suono che subito associò alla suoneria del suo telefono.
Corse verso il bancone prendendolo e accettando la chiamata in arrivo.
-Pronto?-venne subito interrotto dai singhiozzi di una voce fin troppo conosciuta alle sue orecchie.

-Mi dispiace tantissimo Jimin- disse tra le lacrime Yoongi cercando di respirare regolarmente.

-Yoongi è successo qualcosa?Parlami, ti prego. Non posso sentirti piangere, soprattutto al telefono- disse cercando di capire il motivo per cui il più grande stava piangendo.
-Non è successo nulla, merito solo di non vederti più.-
-Stai scherzando per caso, hyung?Perché non dovresti più vedermi?Non capisco le tue parole, sono così insensate- borbottò il piccolo sedendosi nella sua sedia oltre il bancone.

-Non ti merito- ripeté cercando di calmarsi e respirando affannosamente.
-Mi spieghi cosa ti è preso, hyung?Non mi hai mai parlato così- disse sentendo gli occhi pizzicare -Non ti piaccio più, vero?Dovevo aspettarmelo- aggiunse stringendo il pugno sinistro con tanta forza da conficcare le unghie nella propria pelle.

Dall'altra parte del telefono nessuno rispose, riusciva a sentire solamente piccoli affanni e borbottii.
-È così Min Yoongi?Stavi per caso giocando con me?- quasi urlò il più piccolo sbattendo il telefono nel bancone.
Poi, realizzando il tutto, riprese velocemente notando che il più avesse staccato la chiamata.

-Ti odio così tanto- urlò buttando, stavolta, il telefono per terra.

I loved you, bloody;; yoonminWhere stories live. Discover now