afternoon

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Erano passati giorni dalla chiamata del ragazzo che, a quanto pare, aveva chiuso i rapporti con il più piccolo.
Jimin si sentì così inutile in quei giorni, non aveva nessuno in negozio come anche a scuola e a casa.
Non aveva nessuno come Yoongi che, appoggiato al bancone, gli raccontava la sua giornata e ascoltava ogni cosa che avesse ds dire con occhi luccicanti.
Non aveva nessuno come lui che lo portava sempre al parco vicino al ponte dei fiori di sakura, nessuno faceva quelle cose per lui.

Non si abituò per niente al non averlo accanto tanto che al lavoro chiamava sua madre per spezzare quel silenzio di cui il negozio possedeva, senza la presenza di Yoongi.

E quasi non pianse dalla felicità quando dopo tre giorni, Min Yoongi si presentò all'ingresso del negozio.
Aveva il viso più pallido e scavato delle altre volte e le occhiaie molto più visibili.
Era malconcio e la sua figura ne era una prova più che valida, era rimasto alla porta con gli occhi bassi e senza proferir alcuna parola.

Finché Jimin non andò ad abbracciarlo tenendolo stretto a sè per non farlo più andar via.
-Non ci provare mai più hyung, mi sei mancato veramente tanto questa volta- disse tra le lacrime cercando di stringerlo di più.
Yoongi sorrise.

I loved you, bloody;; yoonminOnde histórias criam vida. Descubra agora