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I due erano sotto il sempreverde della villa comunale, Jimin era disteso nelle gambe di Yoongi intento al fissarlo con un sorriso sincero sulle labbra.

Era ancora primavera e i due erano costretti a portare quelle orribili e scolorite giacchette a vento.
-Yoongi hyung, posso farti una domanda?- chiese il ragazzo con le mani unite al più grande.
Lui annuì.

-Cosa ci hai trovato in me, tre mesi fa, da conoscermi?- chiese con le gote di un rosa acceso che cercò di mascherare con le mani.
-Guardandoti, mi hai dato la sensazione di voler essere protetto- disse infine.

-Protetto?- ripeté perplesso il piccolo -Che intendi?-
-Hai bisogno qualcuno che ti protegga da tutto il male perché sei troppo fragile per questo mondo-
-Non è vero Yoongi hyung, posso benissimo cavarmela da solo, perché credete sia ancora un bambino?- disse mettendo il broncio girandosi da tutt'altra parte.
-Vuoi una prova, Jimin?- chuese Yoongi avvicinandosi al piccolo baciandogli velocemente, prima che lo allontanasse, le labbra.
Al tocco Jimin diventò subito di un colorito strano e si allontanò subito dal corpo troppo vicino dell'altro.

-E questo cos'era?- urlò con gli occhi spalancati guardando il ragazzo davanti a sè e toccandosi poi le labbra.
-Non lo so Jimin- disse tra le risate -Ma visto che sei grande spiegamelo tu, no?-

I loved you, bloody;; yoonminWhere stories live. Discover now