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La vendetta è la prelibatezza più gustosa e saporita all'inferno

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La vendetta è la prelibatezza più gustosa e saporita all'inferno.
Walter Scott.

-Sono molto nervoso, Kookie.- parlò Jimin, dopo che scesero dalla macchina di Jungkook.

Era il primo giorno all'università per Jungkook e Jimin, non sapevano davvero cosa dovevano fare. Non capivano come nei film fosse tutto cosi facile, mentre nella vita reale era tutto un caos.

C'erano studenti che passavano di qua e di là, spingendoli e dicendo a loro di lasciarli passare. Jungkook stava quasi per colpire uno di quelli che aveva preso a calci la sua valigia ma fu fermato da Jimin che gli disse di non iniziare a fare lo scontroso. E in parte aveva ragione, non si era fatto il culo abbastanza per venire cacciato il primo giorno di università.

Dopo aver trascinato le sue valigie attraverso il grande edificio Jimin, chiese quale fosse il numero della sua stanza e Jungkook rispose "235, secondo piano", qualcosa che scoraggiò quest'ultimo un po' perché non sarebbe stato in grado di stare con il suo fidanzato.

I due presero poi strade diverse, salutandosi con un bacio sulle labbra, Jungkook trascinò le sue valigie alla ricerca della stanza '240', fino a quando non la trovò lungo il corridoio, sperando in sé di non trovarsi un compagno di stanza psicopatico e pazzo.

Poggiò la mano sulla maniglia della porta, girandola e aprendola, per poi trovarsi un ragazzo con i capelli viola/rosa/blu mettere dei vestiti nei cassetti al lato della sua stanza. Jungkook entrò lentamente, cercando di non far rumore, ma ovviamente tutto quello che lui desiderava fare succedeva sempre il contrario. La valigia aveva colpito il telaio della porta, facendo sì che Jungkook si tirasse indietro e generasse un rumore forte che fece poi girare l'altro ragazzo velocemente.

-Oh, tu devi essere il mio coinquilino, permettimi di aiutarti.- il ragazzo senza nome parlò, poi gettò gli indumenti che aveva tra le sue mani e corse verso Jungkook per prendere una delle sue valigie e trascinarla su uno dei due letti. Jungkook si inchinò appena, per ringraziare il più alto.

-Il mio nome è Hoseok, ma puoi chiamarmi J-Hope, spero di diventare buoni amici.- disse Hoseok, facendo l'occhiolino al più giovane. -Tu sei?-

-Il mio nome è Jeon Jungkook, ma puoi chiamarmi Kookie o Kook, come tu vuoi.- rispose sorridendo, sperando che Hoseok non pensasse che lui somigliava ad un coniglio o un topolino, dato che tutti, dopo averlo guardato bene, gli affidavano un nome da animale per la somiglianza del suo sorriso o viso.

-Okay, Jungkook. Quanti anni hai?-

-18, e tu?-

-19. Visto che sei qui, cosa devi studiare?-

Jungkook, chiaramente stava aspettando quella domanda. -Ho intenzione di sorprendere mia mamma, così ho scelto un po' di tutto; musica, letteratura, fotografia.- disse fiero di se, una cosa ovvia, però non poteva rispondere che era lì per Taehyung, anche perché non era del tutto così, in parte aveva anche una sua propria vita da voler mandare avanti nei migliori dei modi. -Tu?-

-Danza e filosofia.- Hoseok amava ballare, così l'aveva scelta, anche se sua madre non era d'accordo con questa decisione. Ci sono ancora gente che sono abituati a dire che la danza non fa per gli uomini, che dovevano studiare qualcosa di più normale, la danza non portava a nulla, però a lui non importava, la madre comunque gli aveva insegnato ad inseguire i propri sogni e se quello era il suo sogno allora dovevano accettarlo tutti.

-Ah, ti piace ballare, sarà molto stancante.-

-Per me non lo è,- parlò Hoseok sorridendo verso Jungkook.-Kookie, ti andrebbe di venire con me e i miei amici, dopo aver finito di ordinare tutto? O forse, hai una ragazza?-

-Ho un ragazzo.-

Disse riferendosi a Jimin, non sarebbe andato con dei ragazzi senza il consenso del suo fidanzato, aveva passato molte cose con lui e sicuramente non voleva avere intenzione di rovinare la loro relazione per qualcosa che per il Jimin sarebbe potuto essere inopportuno.

-Può venire con noi?- continuò il giovane.

-Si, certo, nessun problema.- rispose Hoseok, ritornando alle sue cose. -Voglio che voi conosciate Namjoon, Seokjin, Suga e V.-

Hoseok era appena arrivato all'università eppure aveva già cosi tanti amici, perché invece a lui non successe? pensò Jungkook.

-V?-

Chi si chiamerebbe V?

-Si, dice che non vuole essere chiamato con il suo vero nome, gli riporta brutti ricordi in mente.-

-E qual è il suo vero nome?- Jungkook era una persona molto curiosa, per non essere definito amante dei pettegolezzi.

-Si chiama Tae...- il ragazzo non potette finire di parlare perché il suo telefono cominciò a squillare.

false II ° vkook ° pauseTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang