Ops! Esta imagem não segue nossas diretrizes de conteúdo. Para continuar a publicação, tente removê-la ou carregar outra.
-Taehyung?-
Il castano si sentì teso sentendo la voce del minore dietro di lui. Era corso via dopo aver sentito quello che Jungkook pensava di lui e della sua presunta vendetta, non riusciva a credere che avesse ancora quell'idea nella sua mente.
Si girò verso di lui e Jungkook poté notare i suoi occhi pieni di lacrime, le sue guance arrossate e i capelli castani scompigliati. Per qualche motivo inesistente moriva dalla voglia di abbracciarlo e stringerlo tra le sue braccia, scartando però immediatamente quell'idea perché pensava che non fosse giusto e mise le mani sulle sue ginocchia prendendo una grande boccata d'aria.
-Perché sei qui, Jungkook?- si passò una mano sulla guancia, togliendo l'umidità con la manica del maglione, rendendolo piccolo e carino.
-Taehyung per favore, quello che ho detto era solo uno scherzo, seriamente non ti odio, non penso quello di te.- Jungkook avvicinò la sua mano all'altro ma, prima di poterlo fare, si allontanò.
Non sapeva perché faceva male vedere Taehyung in quello stato, avrebbe dovuto ridere del suo viso orribile e non volerlo tenere tra le sue braccia.
-Perché non me lo hai detto a me Jungkook? Sarebbe stato più facile dirmi quanto ti ho infastidito. Sarebbe stato sufficiente anche un pestaggio, ma addirittura era necessaria una vendetta? Non è la risposta a niente, so di meritare la più grande merda al mondo per quello che ho fatto ma ti ho già detto che mi è dispiace molto, capisco anche che questa cosa ti ha fatto male, tutt'ora sono sicuro che ti faccia male ancora. Lo so che ti ho rovinato la vita e non sai come mi sento a vivere con questo rimorso dentro di me, quindi, p-perfavore, se vuoi vedermi stare male fino a piangere colpiscimi, sono qui Jungkook, non hai nulla da perdere. Uccidimi pure, concludi il dolore che provo ogni volta che ti vedo ma poi perdonami, perdonami ti prego...-
Taehyung cadde in ginocchio a terra, ripetendo 'perdonami' urlando. Lacrime seguite da più lacrime rigavano il viso del maggiore, aveva le braccia allungate in attesa di un colpo, chiuse gli occhi, ma tutto ciò che ebbe fu un un grande abbraccio. Si scosse, ma poi tranquillizzandosi, passò la sua mano dietro la schiena di Jungkook aggrappandosi. Il minore con il suo respiro solleticava sul suo collo e Taehyung continuava a pensare di non volerlo lasciare andare.
-Kim Taehyung, per favore non dire più queste cose.- si sistemò trovandosi alla stessa altezza di quest'ultimo.-Non voglio colpire il tuo bel viso, e non voglio vendicarmi contro di te, è stato l'idiota del tuo amico ad interpretare male, ti ho detto che voglio solo che tutto sia come prima, ti ho perdonato e non ti lascerò andare, quello che mi hai fatto e già superato. Eravamo solo bambini, non ci importava niente se non di essere popolari, ti capisco, ma ora va tutto bene.-
Inspirò l'odore di vaniglia che emanavano i capelli di Taehyung e li accarezzò con una delle sue mani, non sapeva perché stava mentendo, voleva dirgli la verità; desiderava fortemente potergli dire quanto lo odiasse, quanto volesse colpire il suo corpo delicato fino a quando non lo avrebbe visto giacere a terra, ma le parole e i colpi non venivano proprio da lui e questo per lui era frustante.
-M-Ma tu mi odi.-
-Pensi che se ti odiassi farei questo?-
Lasciò l'abbraccio con Taehyung e mise le mani a coppa sulle sue guance, fissandolo per un attimo prima di premere le labbra fredde su quelle del maggiore, che fu sorpreso di questa azione, ma poi ricambiò mettendo le mani sui fianchi del minore. Jungkook non riusciva a fermare i suoi atti; il suo corpo chiedeva di baciare le labbra dell'altro, anche se le voci nella su testa non lo lasciavano in pace, rimproverandolo per quello che stava facendo. Allo stesso tempo pensava anche al suo cuore che martellava nel petto, quasi uscendone fuori.
Jimin lo avrebbe uccise dopo questo.
-Pensi che se ti odiassi io mi innamorerei così tanto di te?-
