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-Sei sicuro di non voler restare?-
Taehyung era nella stanza di Hoseok, aveva deciso di dirgli ogni cosa di quello che era successo con Jungkook, non poteva più sopportare ciò che sentiva nel suo cuore, aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse, che gli consigliasse qualsiasi tipo di consiglio e Hoseok era la persona giusta.
-Me lo hai chiesto più di mille volte Taehyung, ti ho già detto che per me non c'è un problema che tu resti qui, puoi aspettarlo, voi dovete assolutamente sistemare questa cosa.-
Il castano abbassò la testa timido, semplicemente si vergogna di dover rivedere il volto della persona a cui aveva rovinato la vita, l'ultima volta che l'aveva visto non era molto chiaro sul suo comportamento e le sue parole, né era convinto di quel "perdono" che il ragazzo gli aveva dato. Abbracciò Hoseok, aveva proprio bisogno di un vero amico.
-Ho un'altra domanda.- il ragazzo si separò dal corpo di Hoseok e lo guardò negli occhi.
Qualcuno pensava che quei due fossero una coppia, ma non era niente del genere, per Hobi; Taehyung era come il suo fratellino e gli piaceva prenderlo in giro e trattarlo bene. Dopo averlo incontrato e aver saputo quale era la sua vita, propose di dargli quello che la sua famiglia inesistente non gli aveva mai dato. Pensava che Taehyung avrebbe fatto comunque lo stesso gesto se si sarebbe trovato nella stessa situazione.
-Dimmi tutto, Tae.-
-Ehm, Hobi, mica mi tratterai male dopo quello che ti ho appena detto?- Hoseok si lasciò sfuggire una risatina a quella domanda - non avrebbe mai pensato che il ragazzino potesse dirgli una cosa del genere.
-Taetae, cosa diamine stai dicendo, è ovvio che non cambierà mai il nostro rapporto, non mi interessa del tuo passato dove eri un playboy, uno spezza cuori o altro, mi interessa solo il piccolo che ho abbracciato perché questo sei tu, il vero te, un bambino, anche se a volte sei più vecchio della giacca che mi ha regalato mia nonna.-
Taehyung rise è abbracciò di nuovo l'altro, era così grato per la sua disponibilità, forse anche più di Suga in tutti gli anni, si era guadagnato la fiducia di Hoseok in soli sei mesi.
-Va bene Tae, io ora devo andare, ho alcuni problemi in sospeso e non posso restare a lungo.- Hoseok si separò e si alzò per poi scompigliare i capelli di Taehyung.-Puoi prendere il mio computer portatile e fare quel che vuoi mentre aspetti Jungkook, stai attendo a ciò che farai, quando tornerò controllerò la cronologia Kim Taehyung, e non pensare di cancellarla.- disse con un sorriso malizioso.
Fu l'ultima cosa che il pazzoide aveva detto prima che lasciasse la stanza, lasciando solo un Taehyung pieno di ansia, cercando di pensare alle parole dell'amico appena uscito.
Aveva preso il portatile di Hoseok, guardando alcuni video musicali di qualsiasi genere, vedendo poi l'ora sullo schermo del dispositivo; 11:30. Era passato molto tempo. Era più che nervoso per quello che sarebbe successo con il suo piccolo sole che sarebbe arrivato da un momento all'altro, voleva guadagnarsi il suo perdono, almeno quello, dal momento che non avrebbe mai potuto avere niente di più che l'amicizia con Jungkook.
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Era passata mezz'ora e Taehyung si era annoiato di stare sul computer, lo posò nello stesso posto da cui l'aveva preso e si sedette sul letto di Hoseok, tirando fuori il cellulare e giocando a Candy Crush.
Dopo dieci minuti passati facendo combinazioni di caramelle sul suo cellulare, sentì dei mormorii fuori dalla porta, o meglio dei sospiri e respiri spezzati, presumeva che Jungkook era appena venuto da qualche esercizio di ginnastica.
Si alzò dal letto e scosse la schiena, non sapeva perché lo stesse facendo, non è che il materasso di Hoseok fosse sporco o pieno di polvere. Era molto nervoso e il suo cuore batteva troppo velocemente. La porta d'improvviso si aprì con una scena che gli si presentò d'avanti, facendogli spezzare il cuore.
Jungkook stava baciando, o meglio, stava letteralmente mangiando la bocca del suo ragazzo, Jimin, non avendo notato nemmeno la presenza di Taehyung nella stanza, dopo aver chiuso la porta. Jungkook aveva spinto Jimin al muro, allentando il bacio per un momento, togliendosi la camicia bianca impacciato.
Finché Jimin non lo guardò arrossendo e con i capelli arruffati, Taehyung si stava sentendo malissimo e voleva solo andarsene, ma non ci riusciva, le sue gambe non reagivano - sembrava paralizzato, sopratutto quando rivide Jungkook andare a baciare di nuovo Jimin, ma questo invece cercava di parlargli.
-Cosa stai facendo tu qui?-
Jungkook finalmente aveva realizzato la presenza di qualcuno in quella stanza e si girò a guardarlo, era cosi bello, aveva un corpo da deo, non aveva più quella pancia abbastanza paffuta, ora il suo ventre era piatto e ben lavorato, come le sue braccia; erano abbastanza muscolose. Il nero mostrava un espressione sorpreso mentre l'altro stava quasi per scoppiare di gelosia.
-V, ti vuoi unire a noi?- lo chiamò Jungkook facendo uscire al castano dalla sua trance. Non sapeva se essere felice o triste per aver visto il nero in quella situazione.
-Forse è meglio che tu te ne vada, stai solo disturbando, e tu copriti.- Jimin lanciò la camicia che era caduta a terra a Jungkook e affrontò Taehyung.
-Si-Si, meglio che me ne vada, ne parleremo la prossima volta Jungkook.- disse il castano prendendo il suo zaino e il telefono, aprendo la porta e scappando via.
Aveva fatto così fottutamente male, avrebbe preferito non andare a parlare con Hoseok e non ascoltare i suoi consigli, avrebbe evitato quella scena, forse era meglio se accettava l'invito di andare al cinema che Seokjin, prima di andare da Hobi, gli aveva proposto. Anzi, avrebbe preferito restare con Suga, avrebbe preferito stare da qualsiasi parte, facendo qualsiasi cosa, anche niente, ma non vedere quello.
Definitivamente aveva sentito il dolore che stesso lui aveva provocato tempo fa a Jungkook, vedendolo con un'altra persona.
