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Aveva gli occhi fissi sulle scarpe, aveva paura di sollevarli e scoppiare in lacrime dopo quello che i suoi occhi avevano visto, che pensava fosse la più grande merda del mondo e che non valesse nulla

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Aveva gli occhi fissi sulle scarpe, aveva paura di sollevarli e scoppiare in lacrime dopo quello che i suoi occhi avevano visto, che pensava fosse la più grande merda del mondo e che non valesse nulla.

Camminava in silenzio da dieci minuti, sentiva solo l'eco delle macchine che suonavano il clacson nel traffico, la fredda brezza serale gli batteva forte sul viso, le ciocche di capelli rossi che volavano in tutte le direzioni. Ancora non riusciva a togliersi dalla mente l'immagine di Jungkook quasi a baciare Taehyung. A volte pensava che il karma stesse facendo il suo procedimento per essere stato infedele con Min Yoongi, ma non poteva farci niente, aveva buttato via più di due anni di relazione con Jungkook solo per i suoi fottuti ormoni.

Vide una panchina in lontananza e corse verso di essa, si sedette e scoppiò in lacrime, non voleva attirare l'attenzione di qualcuno, ma non ce la faceva più. Mise le mani sul viso lasciando fuori uscire le lacrime, si sentiva come un bambino che aveva perso sua madre, sentiva che non meritava nulla e che tutto era colpa sua.

Fino a quando qualcuno si sedette accanto a lui e udì la sua voce, la voce che meno desiderava sentire in quel momento.

-Cosa stai facendo qui, piccolo?- il ragazzo dai capelli scuri provò a far sembrare dolce la sua voce, anche se la smorfia sul suo volto mostrava una presa in giro.

Jimin sentì un grosso groppo in gola che non riusciva nemmeno a parlare, non aveva voglia di guardarlo, non aveva voluto essere così sentimentale e esagerato, non voleva apparire debole a nessuno.

Yoongi, vedendo che non rispondeva, tolse le mani del piccolo dal viso e si preoccupò quando lo vide piangere. Per lungo tempo gli piaceva il minore, ma temeva di essere giudicato dagli altri, anche se oggi a Yoongi non importava più, a tal punto che avrebbe combattuto finché Jimin non lo avrebbe amato.

-Perché piangi, piccolino, puoi fidarti di me.-

-Stai seriamente dicendo che posso fidarmi di te quando la causa di tutti i miei problemi sei proprio tu?- il minore urlò, attirando l'attenzione di alcune persone che passavano

Yoongi si accigliò, non capendo nulla di quello che gli era stato appena detto.-D..Di cosa stai parlando Jiminie?-

-Se non fosse stato per il tuo stupido obbligo di baciarmi, niente di tutto questo sarebbe accaduto! P-Per colpa tua.. Jungkook non mi ama più, è solo colpa tua se adesso vuole a Taehyung, perché dovevi baciarmi? perché mi è piaciuto?- sussurrò l'ultima frase come se solo lui volesse ascoltarla.

A Yoongi non piaceva vedere il minore così, i suoi occhi cristallini erano tristi e non erano più quei bei occhi a forma di mezze lune che solo a guardarli ti ipnotizzavano; le guance erano bagnate e arrossate, istintivamente passò l'indice asciugando qualche goccia, sorprendendo il rosso, non aveva mai mostrato segni di affetto, o perlomeno non per chiunque, ma per Jimin era necessario, se si vuole pensare, lo portava con se nel suo cuore.

Guardò i suoi occhi, ancora con la mano sulla guancia, e si stava avvicinando per toccare le labbra carnose di Jimin, in modo lento, era la colpa per qualcosa che non riusciva a biasimarlo frustrato. Lo irritava però pensare che Jungkook lo aveva toccato, in realtà, per lui, quest'ultimo non l'aveva mai veramente amato, perché pensava sempre che l'unico pensiero di se stesso era la sua stupida vendetta per Taehyung.

Jimin era ancora sorpreso, non capiva perché non riuscisse ad allontanarsi dal tocco che il maggiore gli stava dando, sentiva una lotta di emozioni dentro di sé, si sentiva impotente; la felicità, la furia, il conforto, un mare di emozioni che stava per esplodere. Ma era lì, di nuovo con le labbra su quelle di Yoongi, a essere infedele.

Il maggiore si staccò dal bacio e lo fissò. -Jimin smettila di incolpare te stesso, non devi essere in colpa ad avere un ragazzo che non apprezza tutto quel che fai per lui, che pensa solo a se stesso. Non credi che dovrebbe essere lui qui, al posto mio, a baciarti?-

Per quanto Jimin volesse negarlo, sapeva che Yoongi aveva ragione, Jungkook non l'aveva mai amato e faceva male.

-P..però sono infedele..- Jimin non smetteva di incolparsi e Yoongi si sentiva ferito.

Si avvicinò, ignorando tutto e tutti, e lo abbracciò, un abbraccio che entrambi avevano bisogno.

Il più grande accarezzò i capelli rossicci di Jimin e parlò, cercando di tirarlo su di morale. -Guarda cosa mi fai fare, Jiminie, ho persino dovuto tingermi i capelli di nero per sembrare un pò uguale a quell'idiota del tuo eagazzo, ora me ne pento, ma sta meglio a me, vero?-

Jimin annuì e ridacchiò, sentendosi ancora un festival di emozioni dentro, dimenticando per un momento Jungkook e di tutte le chiamate che erano state ignorate, e il flash di una fotocamera in lontananza.

false II ° vkook ° pauseWhere stories live. Discover now