6) Molti segreti

27 3 0
                                    

6) Molti segreti

L'orologio segnava le 08.17.

Da trentadue minuti, avvolto dall'azzurro intenso del cielo, l'aereo di linea della Compagnia"ALISARDA", viaggiava a velocità di crociera diretto a Nord, verso Milano. Sotto, una coperta di nuvole, in mezzo alle quali Valery intravedeva il mare e tratti della costa, illuminata dal sole.

Il giorno precedente, dopo il funerale del Professor Baldi, Valery e Agox salutarono il collega Efisio all'aeroporto di Olbia e si recarono all'Hotel Janas. Agox non la accompagnò fino in camera, si limitò a salutarla dalla Jeep. Si sarebbero rivisti al mattino seguente.

«Alle otto».

«Ok, alle otto».

Si dissero.

Dopo un bel bagno rilassante nella vasca idromassaggio Valery si buttò sul letto, stanca e ancora scossa dal funerale, ma trascorse tutto il tempo a pensare e a ripensare, facendosi sempre le stesse domande, voltandosi e rivoltandosi tra le lenzuola. Questa volta, tra l'altro, c'era un elemento in più che le danzava nella mente: Circella.

«Ti aspetto.» Questo le aveva sussurrato all'orecchio. "Perché?" Improvvisamente, decise di ripartire.

Non era ancora sorto il sole, scese alla Hall e, grazie all'addetto della Reception (che telefonò a mezzo mondo e buttò giù dal letto amici e conoscenti), riuscì a noleggiare un'auto, con la quale raggiunse Cagliari; più precisamente, l'aeroporto di Elmas. Fece il biglietto e prese il primo volo per Milano, alle 07.45.

Agox arrivò all'Hotel Janas puntualissimo e si recò alla Reception per farsi annunciare.

«Mi dispiace Signor Agox, ma la Dottoressa è andata via stamattina presto. Ha lasciato questa busta per lei.» Disse l'addetto della Reception, usando un tono molto formale.

Agox prese la busta, ringraziò l'addetto e salì sulla Jeep. "Come sarebbe, è andata via? Perché?"Si domandava, mentre nervosamente estraeva un cartoncino dalla busta. Trasalì, quando lesse l'unica parola scritta sul cartoncino: SCUSAMI.

La cercò subito al telefono:

«L'UTENTE DA LEI DESIDERATO, NON E' AL MOMENTO RAGGIUNGIBILE – THE USER YOU CALLED IS NOT ...»

Chiuse la comunicazione e riprovò:

«L'UTENTE DA LEI DESIDERATO, NON ...»

Niente da fare.

Se ne andò desolato al Campo e iniziò il lavoro da solo, interrompendosi ogni cinque minuti per chiamarla. La vocina femminile computerizzata, che ripeteva ogni volta la stessa frase, lo scoraggiò sempre di più, fino a fargli credere che con Valery fosse davvero finita.

-

Circella era la governante della villa del Professor Baldi. Valery non l'aveva mai vista di persona, ma aveva sentito parlare molte volte di lei. Quello strano nome glielo aveva assegnato proprio il Professore; era nato per scherzo, in merito al fatto che l'hobby preferito della sua governante era quello della chiromanzia. Una cartomante, una maga, come la Maga Circe. Era diventata, per abbreviazione, la Circe. Il passaggio successivo, dato al fatto che aveva una statura molto piccola, fu: Circella. E ora la aspettava... Cosa voleva da lei? Perché le aveva sussurrato: «Ti aspetto.»? Tra non molto, l'avrebbe scoperto.

L'aereo atterrò all'aeroporto di Milano - Malpensa (provincia di Varese) alle 09.10. Valery salì sul Taxi e si diresse alla residenza del Professor Baldi. Arrivata di fronte al cancello della villa, fu immediatamente assalita da un cane particolarmente aggressivo. Un Pincher di taglia media, una specie di Dobermann in miniatura; aveva oltrepassato il muro di cinta con un salto, e si era avventato contro colei che, evidentemente, considerava un'intrusa. Ringhiava e mostrava i denti con ferocia, la bava colava dalla bocca e gli occhi erano spiritati. Valery fece un balzo, ma poi, saggiamente, rimase immobile per non irritare maggiormente la belva. Gli spaventosi latrati allertarono Circella, che arrivò in un battibaleno. Imbracciava una scopa elettrica, senza fili, come se fosse stato un fucile, e aveva un'aria molto minacciosa...

La Trita ScomparsaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora