10) Un caro amico

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10) Un caro amico

La piccola porta del rifugio si aprì. Un uomo, alto e muscoloso, entrò con passo deciso.

«Valery?»

«Bill?»

«Oh my baby, io non posso... credere!» Esclamò Bill, con chiaro ed evidente accento americano.

Valery rimase a bocca aperta. Non riusciva a muoversi e tantomeno a parlare. Lui chiuse la porta e guardò sospettoso Agox, le si avvicinò e porse le braccia in avanti. Lei lo abbracciò. Con molta facilità la sollevò da terra e la baciò sulla guancia. Lei lo fissò negli occhi e sussurrò: "Why are you here Bill?" (Perché sei qui Bill?) L'americano mise giù l'amica, le accarezzò i capelli e si voltò a guardare Efisio. «Cosa fare lei, qui?»

«Non sapevo che la conoscessi.» Rispose allibito Efisio.

Bill si avvicinò ad Agox che era sconcertato e stava in silenzio. «Tu chi sei?»

«Piacere, io sono Agox. L'Assistente della Dottoressa Valery.» Disse, allungandogli la mano, quasi intimorito.

Lui lo guardò compiaciuto e prima di stringergli la mano, gli diede una pacca sulla spalla. «Piacere, mio nome è Bill Rocker.» Si voltò di spalle e si riavvicinò a Valery. «Allora... Quale sorpresa è questa?» Chiese Bill a Efisio indicando i due ospiti.

Efisio allargò le braccia. «Te l'ho detto Bill, non sapevo che vi conoscevate. Stavano cercando me... E invece, li ho trovati io. Erano vicini a Orgosolo, nascosti dietro una roccia.» Prese un tronchetto di legna e si affrettò a metterlo nel camino. «Ero in perlustrazione, sono stato individuato e stavo tornando indietro di corsa. Se non li avessi visti io, li avrebbero visti loro.»

«Tua macchina non è fuori. Dove messa?»

«C'è stato un incidente.»

«Incidente? Voi feriti?» Bill guardò meglio un po' tutti, per accertarsi delle loro condizioni fisiche e notò un bel bernoccolo sulla fronte di Valery. «Come va testa? Male? Messo acqua?»

«Stiamo bene ma,» Rispose Efisio. «c'è mancato poco.»

«Come successo?»

«Ci stavano inseguendo e... Inspiegabilmente, i freni dell'auto si sono rotti.»

«Loro seguito voi?»

Efisio spiegò che avevano percorso a piedi dei vecchi sentieri ed erano riusciti a far perdere le tracce.

Bill si voltò verso Valery. «Oh, baby... Come here!»

Lei gli si buttò fra le braccia. Bill la accarezzava come se fosse stata sua figlia e Agox era sempre più perplesso. Bill orientò Valery verso il divano e la invitò a sdraiarsi. «Tu stanca e tua testa, grande botta. Meglio che tu riposi ora, sì?»

Lei si sdraiò, ma continuò a tenergli stretta la mano.

«Io ora prendere cose da macchina. Tornare presto. Ok?»

Valery assentì e si mise seduta. Bill guardò Efisio e indicò la porta.

«Vado a prendere. Ok?»

«D'accordo Bill.» Rispose l'amico.

«Ok!» L'americano uscì.

Agox esclamò: «Beh.. Ora, qualcuno mi vuole spiegare chi è quel tizio?»

Efisio rimase in silenzio. Valery si alzò dal divano e guardò fuori dalla finestrella. «E' un'Agente della CIA.» Disse, rilasciando la tendina. «Lo conosco da quando ero bambina.» Tornò a sedersi sul divano.

La Trita ScomparsaWhere stories live. Discover now